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Lo studio degli architetti Strocco, Tomatis e del geometra Calvo si è formato ed ha iniziato la propria attività a metà anni settanta quando Strocco e Tomatis dovevano ancora completare gli studi Universitari.
Lo studio svolgeva una normale attività professionale che alternava il lavoro alla frequenza delle lezioni presso il Politecnico, allo studio ed alla realizzazione delle esercitazioni a casa, coinvolgendo in quest’ultima anche il geom. Calvo.
Completati gli studi, il gruppo ricerca nuove esperienze, sente il bisogno di realizzare più liberamente le idee progettuali proposte ed a volte imposte dai clienti; ad inizio anni ottanta inizia una nuova attività nel campo immobiliare, sicuramente più complessa ed articolata ma con il preciso obiettivo di sviluppare liberamente le intuizioni progettuali ed i contenuti ad esse correlati.
Senza l’inevitabile condizionamento normalmente esercitato dalla committenza, il gruppo ha potuto sviluppare nuove esperienze, ricercare tipologie edilizie innovative e propositive sotto il profilo tecnico- professionale e paganti a livello commerciale (le crisi di settore sono state ininfluenti alla commercializzazione dei prodotti realizzati).
Questo tipo di attività è iniziato con la realizzazione di alcune case a schiera (anni 79-80) e successivamente, nel 1982 è stato progettato e realizzato il primo complesso residenziale (tipologia edilizia intensiva) in Via Biga.
Questo intervento e tutti i numerosi altri realizzati in seguito, ha spostato verso il centro e cambiato sostanzialmente il modello di residenza del ceto medio-alto, sino ad allora prevalentemente costituito da villette uni e bifamiliari ed ha proposto al contempo criteri e tipologie edilizie fino ad allora non ancora sperimentate nella nostra realtà locale.
Gli interventi realizzati, come già accennato, sono stati improntati al miglioramento qualitativo del prodotto edilizio: attenzione alla scelta tipologica dell’insediamento, cura nell’esecuzione, attenzione ai particolari costruttivi e di finitura, utilizzo di componenti edilizi d’avanguardia.
In particolare, a livello urbanistico, il gruppo si è sempre preoccupato di prestare particolare attenzione all’impatto ambientale; lo stile dei fabbricati è sempre stato dettato dall’intorno esistente, ponendo quali obiettivi stilistici l’adattamento al luogo quindi il rispetto delle caratteristiche ambientali.
A livello tipologico costruttivo, si è iniziato a realizzare autorimesse interrate con sovrastanti giardini o cortili arredati, preoccupandosi sempre dell’arredo esterno; si è cercato di dare il massimo spazio alle superfici per balconi e terrazzi per collegare direttamente l’unità abitativa allo spazio esterno e permetterne l’utilizzo nei modi preferiti dalla committenza; si è inoltre cercato di personalizzare il più possibile le unità abitative adeguando le superfici interne alle necessità del residente.
A livello tecnico-costruttivo si è prestata notevole attenzione alla scelta dei materiali costruttivi e di finitura, introducendo attrezzature tecnologiche d’avanguardia ed al contempo materiali di rivestimento o coloriture tradizionali ove richiesto dall’intorno.
Il tempo sarà il vero giudice delle suddette scelte operative ed architettoniche; gli interessati affermano: “non pensiamo di aver inventato cose nuove o di aver rivoluzionato le tipologie residenziali, ci auguriamo almeno che questo severo giudice ci assolva perché non sussiste reato”