" ...... la misurazione del tempo "


 

Sin dagli antichi Assiro-Babilonesi, l'idea della misurazione dello spazio temporale è stato oggetto di studio per molti secoli. I primi sistemi di misurazione del tempo furono le clessidre ad acqua e successivamente a sabbia. I Babilonesi usavano il sistema sessagesimale, un ora era divisa in 60 minuti. Nel 1400 a.C. gli egiziani quantizzavano con precisione lo scandire del tempo tramite mezzi non meccanici. Con l'utilizzo di gnomoni che, talvolta erano proprio gli obelischi, riuscivano a determinare anche le fasi lunari. Con Vitruvio, gli orologi vengono descritti nel libro IX " de architettura ", come orologi funzionanti ad acqua ( anaphorici ) decifrando inoltre la posizione dello zodiaco. I primi mezzi meccanici in tutti i libri di storia risalgono dopo il medioevo, ma non è assolutamente vero: la " Macchina di Anticitera " che risale all' 87 a.C. è una testimonianza di quello che sto affermando. Nel passato esistevano i gridatori di ore che erano figure istituzionali dedite all'annunciare il tempo che scorreva. Con il tempo gli orologi si perfezionarono sempre di più sia nella precisione che nelle dimensioni sempre più piccoli e sempre più precisi e personalizzabili. La necessità di frazionare il giorno e la notte è oggi il risultato di una invenzione che è andata nel corso dei secoli via via perfezionandosi. Ad oggi gli orologi sono oltre che elementi capaci di regolare le nostre abitudini giornaliere anche elementi facenti parte di un patrimonio architettonico e stilistico. Anche nel campo scientifico, quantizzare processi ultra rapidi, basti pensare alla velocità di trsmissione della luce ( 300.000 Km/sec.) è una delle invenzioni più importanti che l'uomo abbia compiuto.