Parallel Mind

"Colossus ADEA"

Unicorn Digital (2005)

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Recensione di R. Guarnieri

Dopo un breve periodo di riflessione, a livello produttivo, torna a farsi viva la canadese Unicorn, etichetta che ha dato i natali ai grandissimi Spaced Out, mitica band con il bass-player Antoine Fafard, forse l'unico bassista che ha detto qualcosa di straordinario negli ultimi tre anni. Il primo progetto di questo nuovo, e si spera fecondo, decorso musicale si chiama Parallel Mind, band che vede fra le proprie fila il talento di un altro bassista, gia' con Par Lindh e Michael Angelo, William Kopecky. Lo stile risente molto delle sonorita' anni settanta dei primissimi ELP, con le tastiere di Nibandh Nadkarni a piroettare con estrema enfasi in quasi tutti i brani. E' un po' lo stesso tipo di atmosfere che si respirano in alcuni cd delle giapponesi Ars Nova, con la sola differenza che i Parallel Mind sono in possesso di una tecnica straordinaria, in alcuni momenti travolgente. Ad essere onesti "Colossus ADEA" sembrerebbe fin troppo vicino ad alcune soluzioni dei Spaced Out, ma il prodotto finale è e' ugualmente ottimo. Non merita il massimo dei voti per un semplice motivo, a volte la band denota qualche piccola imperfezione quando e' il momento di uscire da pezzi pieni di carica, per affrontare composizioni piu' melodiche. Per contatti: promotion@unicornrecords.com