Sean Mercer

"Electric Storm"

Import (2002)

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Recensione di R. Guarnieri

Carriera molto strana quella del chitarrista americano Sean Mercer, scoperto diversi anni fa' dal gia' noto Mike Varney e lasciato cadere nel dimenticatoio per molto tempo. Ricorderete, comunque, che il produttore americano decise, per un periodo, di lasciar perdere i lavori metal strumentali, per dedicarsi a chitarristi blues. Mercer non si e' pero' arreso ed esce con " Electric Storm ", primo lavoro interamente strumentale che piacera' sicuramente a coloro che apprezzano il neo-classicismo di Vinnie Moore e similia. Le sonorita' del cd rimangono ancorate a quelle strutture tipiche del fine anni ottanta, con armonizzazioni molto melodiche ed assoli eseguiti con una padronanza tecnica non indifferente. Un deja-vu' promosso in pieno, anche perche' Mercer non ha quella freddezza tipica di suoi altri colleghi. Direi che, forse, Varney ha fatto male a non produrre un chitarrista cosi' bravo, almeno in un periodo storico come il ventennio passato. Per contatti info@seanmercer.com