Vince Mendoza

"Highway 154"

Import (2003)

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Recensione di R. Guarnieri

Ecco uno di quei chitarristi da collocare fra le migliori espressioni musicali dell'ultimo periodo! Non ci troviamo dinanzi ad un solista al fulmicotone, ma ad un vero e proprio musicista che, sicuramente, ha ascoltato Neil Schon, Mike Landau e Steve Lukather. " Highway 154 " e' una grande testimonianza di feeing portato sulla sei corde, una sorta di nuovo Gary Moore dalle enormi potenzialita'. Nonostante il cd sia autoprodotto, Vince riesce ad emozionare in ogni suo assolo, ogni nota e' suonata con il massimo del sentimento, per un cd di rock strumentale semplicemente unico. Ripeto, sotto l'aspetto solistico Mendoza e' un po' piu' parsimonioso, rispetto soprattutto a Schon, ma quando e' il momento di tirar fuori un assolo...
Per gli amanti della rock-fusion piu' intensa si tratta certamente di una perla da trovare assolutamente, altro che gli ultimi lavori del pur bravo Verheyen. L'unico difetto risiede nella brevita' di durata del cd, ma questo e' davvero un piccolissimo difetto.