Michael J Miller

"Ascension"

Tom Atom Records (2003)

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Recensione di R. Guarnieri

Echi di metal, strumentale e cantato, propri degli anni ottanta, con riffs degni del miglio George Lynch e pezzi di potenza inaudita. Di certo non mi sarei aspettato, in questi primi grigi anni del terzo millennio, un prodotto del genere, bello quanto ricco di tecnica e melodia. Poi ti accorgi che Michael J Miller non e' un chitarrista di primo pelo, ma un vecchio marpione canadese che ha gia' al suo attivo diversi lavori, fra cui una partecipazione per un tributo ai Metallica ed un paio di cd con i Rapid Tears, misconosciuta band canadese di heavy metal. Da questo quadro ne' esce fuori un chitarrista che fara' felicissimi, ed io sono fra questi, i cultori di un certo tipo di class-metal chitarristico, con alcune partiture sullo stile di Impellitteri, Zakk Wilde e Joe Satriani, oltre chiaramente al gia' citato Lynch. Una cosa pero' me la chiedo da tempo e vorrei che qualcuno mi mandasse qualche risposta: perche' i migliori cd sono quelli che non hanno una distribuzione? Ai posteri, come hanno gia' detto in tanti, l'ardua sentenza. A voi posso solo dare un aiuto con il contatto internet di Miller, ovvero: http://www.curtsys.com/tomatom