Ben Lacy

"One Track Mind"

Ben Jammin (2003)

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Recensione di R. Guarnieri

Si puo' costruire un cd solo su uno strumento? Ad ascoltare questo cd si dovrebbe dire di si', anche se convengo con voi su quanto sia difficile finire l'ascolto di un cd strumentale per sola chitarra, nel quale poi le parti dedicate agli assoli sono estremamente stringate. Nel caso di Ben Lacy il progetto e' ancor piu' ambizioso, in quanto si cerca di alternare parti ritmiche a scale suonate con discreta velocita' d'esecuzione. Che ci sia, in alcuni punti, lo zampino di Van Halen, questo lo si intuisce anche dalle note di copertina, che mettono in evidenza un background artistico lontano dal tipo di rock sperimentale che Lacy esegue. Lo potremmo definire come un Tuck Andress in versione elettrica, ma con un approccio musicale che lo porta di piu' in territori piu' sperimentali. Si tratta di un cd non facile da ascoltare, costruito su una scaletta che mette in mostra una delicata rivisitazione di " Billie Jean " di Michael Jackson ed altri brani, come " Layercake ", frutto di improvvisazione ed assoli interessanti.