Marc Klock Group

"Tentacle Dreams"

Import (2004)

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Recensione di R. Guarnieri

Fra i nomi che compongono la formazione risaltano subito due vecchie conoscienze, il bassista Phil Chen ed il violinista Jerry Goodman. Entrambi hanno colorito il movimento del jazz-rock anni settanta ottanta, il primo con le sue collaborazioni con Jeff Beck, il secondo con alcuni cd strumentali interessanti, ma soprattutto per i suoi trascorsi con la Mahavisnu Orchestra e l'ultima formazione dei Dixie Dregs di Steve Morse. Due marpioni che non hanno perduto il vizio di ricreare quelle atmosfere ricche di pathos e, specie Goodman, di eseguire partiture soliste virtuose come una volta. Chiude il quadro Marc Klock, anche lui influenzato dai grandi del passato, Lukather e McLaughlin in primis, con risultati comunque non sempre apprezzabili. Se volessimo trovare dei difetti a questo cd li individuerei nella decisione di aver messo in primo piano il violino, al punto che mi chiedo se Klock abbia dovuto sottomettersi a delle scelte ben definite. E' comunque un problema che passa lo stesso in secondo piano, in quanto i continui richiami ai Return To Forever, ed ad un certo tipo di neo-classicismo metal, fanno di " Tentacle Dreams " un prodotto da applaudire in tutte le sue composizioni. Un po' cio' che era successo con i cd di Keith Howland.