Ho unito in una sola recensione gli ultimi due lavori della band capeggiata dal chitarrista Keith Howland, solo perche' questo doppio concerto tenuto al Baked Potato ha dato vita, contemporaneamente, a due cd separati. E' comunque molto importante distinguere le due formazioni, in quanto, a mio modestissimo parere, la seconda e' certamente piu' vincente, rispetto a soluzioni di jazz moderno ugualmente belle presenti nella prima. E' pur vero che Tris Imboden come batterista non possa temere nulla. la sua tecnica non e' assolutamente in discussione, ma il secondo progetto, che vede Howland unito all'altra chitarra di Chris Pinnick, rivela un'energia superiore, come del resto evidenziato dai medisimi due cd in studio. Resta il fatto che Keith Howland rappresenta uno dei punti massimi raggiunti da un musicista heavy-fusion, quando per musicista si intenda poi l'unione di vari elementi come la capacita' di scrivere bei pezzi e di suonarli con grande mestiere. L'erede di Scott Henderson e Steve Lukather? Forse è un po' presto per poterlo dire, ma queste due testimonianze live vedono accrescere questo ben gradito timore. Chiarito che l'unico brano presente nelle due scalette è " Sharp Funk 5 ", posso solo consigliarvi di provvedere immediatamente al loro acquisto, Keith Howland e' uno di quei pochissimi chitarristi capaci anche di trasmettere feeling. per contatti:sniggy@compuserve.com