Gianluca Galli "Back Home" Audioglobe (2004) |
Rating: Recensione di R. Guarnieri |
Mi ero lasciato, qualche
anno fa', non troppo bene con il primo cd di Gianluca, lo ritrovo, a breve distanza
di un solo cd, un chitarrista completamente trasformato. Non che il sottoscritto
rappresenti una sorta di psicologo per musicisti, ma evidentemente qiualcosa
deve essere scattato nella testa
dell'ora quasi perfetto axeman toscano. In effetti " Back home " e'
uno straordinario viaggio nell'interno del rock strumentale anni ottanta, con
alcuni come-back dedicati allo stile seventies dei Led Zeppelin. Influenzato
chiaramente da gente come Steve Vai, George Lynch e Doud Aldrich, il nuovo Gianluca
Galli si e' trasformato in un genio, in uno di quei guitar-heroes che sanno
sapientemente come arrangiare i pezzi, imprimendo alla scaletta una potenza
sonora davvero impressionante. Un cd praticamente perfetto. dove la parte solista
non accenna minimamente ad alcuna indecisione, al punto che mi chiedo. e ve
lo chiederete anche voi dopo l'ascolto del lavoro, su chi suonasse realmente
sul suo primo cd. Si tratta certamente di uno dei migliori cd di metal strumentale
di tutti i tempi, arricchito anche dalla presenza, in qualita' di ospite, del
mitico Patrick Rondat. Ottima anche la sezione ritmica, ma il mio dubbio rimane,
come hai fatto? Per contatti:http//www.gianlucagalli.com