Rusty Cooley

"Rusty Cooley"

Lion/Frontiers (2002)

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Recensione di R. Guarnieri

Sara' che sono stufo di ascoltare chitarristi privi di idee, ma sinceramente mi aspettavo molto di piu' da Rusty Cooley uno dei talenti piu' interessanti dell'ultimo decennio. Pero' questo suo primo cd per la Lion di Lars Eric Mattson mi lascia un po' perplesso, non fosse altro perche' i dodici brani della scaletta sono un continuo di assoli sfrenati e riffs neppure troppo graffianti. Sicuramente i due Michael, Angelo e Romeo, hanno fatto scuola, ma mi chiedo che senso abbia registrare un cd privo di una qualsiasi struttura melodica. Che Cooley sia bravo non sono certo il primo a scoprirlo, ma cosa si intende con il termine " bravura " ? Non certo una corsa folle sulle corde, od almeno non solo quello, Jason Becker ed il primo Richie Kotzen hanno dimostrato che si puo' anche plettrare alla velocita' della luce, ma che
un minimo di composizione e' davvero necessaria per dar vita ad un cd piu' che dignitoso.