Filippo Bertacche

"I.M.C. vol.III"

Cyber production (2002)

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Recensione di R. Guarnieri

Ad ulteriore testimonianza di come in Italia vi sianno grandissimi musicisti ecco comparire il nome di Filippo Bertacche, batterista che considero come uno fra i drummer piu' intelligenti che abbia mai ascoltato. Se ci pensate bene quanti cd avete ascoltato di drummers che hanno superato la prova? Si', e' vero, Simon Phillips, Dave Weckl e Dan Gottlieb hanno anche inciso degli ottimi lavori, ma ogni volta c'è sempre quel qualcosa che non va', cosa che invece non si nota nei capolavori dei chitarristi fusion. Oculata pure la scelta dei musicisti chiamati per la registrazione del cd, magari meno conosciuti di altri ma bravissimi nel calarsi all'interno dei brani. Lo stile di Filippo ci porta in quell'area di jazz-moderno contaminata dal blues, in un insieme di arrangiamenti semplicemente unici. Sembrerebbe quasi di avere nel cd-player un cd strumentale prodotto negli Stati Uniti, mentre invece il tutto e' stato creato da un batterista vicentino. Un consiglio..., se amate i virtusismi di classe provate ad ascoltare questo cd. Per contatti fbertacche@crabendola.it