LO SKA E IL RAPPORTO
CON LE SOTTOCULTURE
Pensando al collegamento
tra ska e skinheads non si può non riconoscere il ruolo spesso
molto importante di altri culti giovanili nel supportare tale
musica nel corso degli anni.
Furono i Mods il primo culto giovanile britannico a fare propria
la musica ska. Se avete
visto il film Quadrophenia,potreste esser perdonati se avete
pensato che i tipi degli Who furono i migliori protagonisti Mod
durante i 6Ts. Ma se avete l'occasione di parlare con chiunque fu
li durante quegli anni,potrete scoprire che la musica ,sia essa
Soul americano oppure ska giamaicano,fu quella che riempiva le
piste da ballo quando i Mods erano in città.
Il
classico degli WHO "my generation" non fu pubblicato
che nel "65,al cui tempo il picco del movimento Mod era già
passato. Al tempo,per riferirsi allo ska veniva spesso usato il
termine "blue beat",dall'etichetta Blue Beat,che fu
responsabile della pubblicazione della maggior parte della musica
di quell'epoca in Inghilterra (era stata creata come una
sussidiaria della Melodisc nel 1960 al fine di concentrarsi sulla
pubblicazione di musica giamaicana).I Mods furono i primi a
scoprirla alle feste blues underground tenute dagli immigrati
delle Indie Occidentali. Infatti,a dispetto delle spesso numerose
vendite,la musica ska raramente riuscì a penetrare nel "mainstream"
della musica britannica ,visto che poi era perlopiù venduta da
punti di vendita specializzati (spesso bancarelle ai mercati o
sul retro di furgoni!)e otteneva pochissimi passaggi radiofonici.
Nel 1966,lo
ska cominciò a perdere il suo posto di "musica della
Giamaica",per lasciare il posto al rocksteady,sebbene a
causa del ritardo dei dischi nel raggiungere le spiagge
britanniche,lo ska rimase popolare in Inghilterra fino all'anno
seguente. Infatti,l'album "CLUB SKA '67" della Island
restò 19 settimane nelle posizioni più basse della classifiche
nazionali del 1967,mentre PRINCE BUSTER raggiunse il suo unico hit da top 20 con "Al
Capone" (Blue Beat) e gli SKATALITES avanzarono nella top40
con "Guns of Navarone" (Island).
In modo abbastanza curioso
entrambi i singoli erano stati pubblicati 2 anni prima,ed erano
stati presenti in modo massiccio presso i circoli Mod mesi prima
di essere anche minimamente notati dalle classifiche nazionali.
La nascita del culto skinhead può probabilmente esser
rintracciata al momento del decesso del culto Mod,sulla scia
dell'attenzione dei media concentrata sugli scontri tra mods e
rockers durante i bank holidays del 1964. C'erano dei Mods a
Londra fin dal 1965 che potrebbero esser visti oggi come
traditional skinheads e c'erano gangs di"hard Mods"sparse
per le città della Gran Bretagna che sempre di più adottarono
quella che più tardi verrà riconosciuta come stile skinhead.
Dal 1968,il culto skinhead si sviluppò completamente (200
Millwall skinheads attaccarono la Grande Marcia di Solidarietà
al Vietnam durante l'ottobre di quell'anno) e dal 1969 fu il
culto d'adozione di ogni ragazzo working class con un minimo di
senso d'appartenenza di strada. Ai nostri giorni,gli stretti
legami tra Mods e skinheads sono spesso dimenticati,ma nel '69
erano tanto ovvi quanto un pugno in faccia! Il culto skinhead era
perlopiù un culto giovanile,con quasi tutti gli skinheads sotto
i 18 anni.E' facilmente intuibile che molti di loro avessero dei
fratelli maggiori che erano stati Mods e non c'era (e c'è)
nessuna miglior fonte d'abbigliamento e musica di un fratello
maggiore. La camicia americana button down,come quella poi
copiata dai tipi della Ben Sherman,le polo della Fred Perry,i
jeans Levi's,le Harrington jackets e altri capi d'abbigliamento
che si potevano (e si possono) trovare nel guardaroba di uno
skinhead,erano tutti già stati indossati un paio di anni prima
dai mods.
E sebbene lo ska non fosse più in voga ,c'era sempre il fratello
maggiore che aveva tutti i suoi singoli affinchè tu li potessi
chiedere,avere in prestito o rubare! Il soul fu anche un mod
sound adottato dagli skinheads. Ma naturalmente fu il reggae che
dal '69 dominò indiscusso,e proprio come i Mods ballarono lo
ska,così gli skinheads cominciarono a battere i loro anfibi al
tempo di reggae.
Difatti,la musica fu chiamata "Skinhead Reggae" a causa della inseparabile congiunzione tra culto giovanile e musica,e ci furono una gran quantità di canzoni reggae dedicate al culto skinhead di quell'epoca.
Ricordiamo
l'album "Skinhead
Moonstomp" dei Symarip
(Treasure Isle) e "Skinhead Train" di LAUREL AITKEN (Newbeat). Il culto skinhead scomparve agli
inizi degli anni '70 ,per esser rimpiazzato da una sequenza di
culti ad esso correlati,quali Suedeheads,Smoothies e Bootboys.
La musica era cambiata di nuovo,con il reggae che stava entrando
nella sua fase "roots". Lo ska era tutto fuorchè
dimenticato,finchè una "certa" band di
Coventry,chiamata THE SPECIAL AKA,lo fuse con il punk , a creare
il sound 2 TONE .
"Gangsters" (un "remake"del pezzo "Al Capone" di Prince Buster,completato dal suono di freni cigolanti campionato dalla versione originale su Blue Beat) fu pubblicato nel '79,e per tutto l'anno successivo o giù di li,lo ska fu una delle forze dominanti nella musica britannica,in particolare fino a che i culti giovanili ne furono coinvolti.
Veramente pochi degli
skinheads delle origini erano ancora "in attività",ma
dal '77 il culto cominciò a vivere un fortunato revival,in
particolare a Londra. Street punk bands come i COCK SPARRER, SHAM69,SKREWDRIVER
e MENACE fornirono la scena di sfondo alla nuova generazione di
skinhead.
Lo Skinhead reggae era spesso suonato tra le bands,perciò,fu del
tutto normale che la nuova generazione di skinheads venisse
attratta da bands come The Special A.K.A.. Difatti,il miglior
posto dove poter sentire gli Special A.K.A. suonare dal vivo agli
inizi della loro carriera,era come gruppo di supporto ad un
concerto punk. Presto si cominciò a vedere skinheads ad ogni
concerto legato al 2Tone,sia che fosse stato degli SPECIALS (nome
con il quale gli Special A.K.A. si fecero conoscere),BEAT, UB 40,
o SELECTER,gli skinheads erano presenti,anche se furono i
MADNESS e i
BAD MANNERS ad avere il più folto seguito
di skinheads. I concerti a quell'epoca potevano attrarre poche
migliaia di corpi sudati e danzanti su base regolare,e un buon
numero del pubblico poteva avere la testa rasata!
Infatti,man mano che passavano i mesi,i concerti 2Tone divennero
qualcosa di simile a un ghetto del culto giovanile skinhead,con
pochi "regolari" che li frequentavano a causa della
paura di esplosioni di violenza (peraltro tutt'altro che rare).
Prince Buster,Laurel Aitken e un certo numero di altri padri fondatori dello ska fecero una sorta di ritorno durante quell'era,ma nessuno destò molta impressione nelle classifiche o sulla gioventù della nazione. Infatti,la maggior parte dei giovani skinheads al tempo erano appena a conoscenza del fatto che i loro eroi 2Tone si rifacevano pesantemente alle covers e a versioni di classici ska della decade precedente. Infatti,guardando alle set lists di alcune bands,non è difficile indovinare da quale album dei 6Ts una grossa parte del loro materiale proveniva! E' da notare che,il primo scala classifiche della 2Tone fu il live EP dei Special A.K.A. che includeva 4 pure covers e una rielaborazione di "Birth Control" di Lloyd Terrell intitolata "Too much too young". Sull'EP,la band riconosceva il tributo al loro seguito skinhead includendo "Skinhead Moonstomp",ma non furono solamente gli skinheads ad essere attratti dal nuovo sound dello ska.Anche un Mod revival era in piena attività al tempo,e una volta di più,i Mods stavano facendo la scena ska dovunque. ma come gli skinheads,i Mods non si limitavano allo ska, per quanto riguarda il divertimento musicale.Entrambi i culti erano e sono una "parrocchia " dalle ampie vedute riguardo la musica.Ci fu però un culto totalmente dedicato allo ska,a quel tempo:il culto del RUDE BOY. L'original rude boy britannico era d'importazione giamaicana - i giovani indo-occidentali che si mescolavano ai primi Mods e poi agli skinheads negli anni '60 furono spesso chiamati "rude boys" (sebbene ci fossero sia Mods che skins di colore!),ma non fu mai visto veramente come un culto giovanile. Il rude boy del '79,tutto sommato,era una creatura differente. Per cominciare,si trattava di un culto giovanile prevalentemente bianco,sebbene nelle aree abitate da neri ed asiatici fosse composto sia da ragazzi bianchi che da ragazzi di colore.
Per
quanto riguarda lo stile,se avete in mente il logo della 2Tone
soprannominato "Walter Jabsco",avrete la miglior
immagine del modo di vestire tipico del rude boy del '79. Pork
pie hats, occhiali scuri, completo nero,camicia bianca,cravatta
stretta,calze bianche e Loafers. Un'altro look classico del '79
era quello composto da Harrington,polo Fred Perry,sta-press (raramente
Levi's,quasi certamente imitazioni più a buon mercato) e
mocassini. Questo look fu adottato da Mods,Skins e Rudies. E c'è
di più,tutti e 3 i culti sfoggiavano capelli a spazzola,così
che l'unico modo per attribuire correttamente un ragazzo al
rispettivo culto,era di guardare i badges a spilla che portava.
Mi permetto ora una digressione:i badges oggi sono ancora molto
importanti per riuscire a dare una connotazione "politica"
agli skinheads.essendo l'abbigliamento abbastanza standard (seppur
con qualche eccezione),è molto difficile riuscire a capire se il
soggetto che vi sta davanti è uno Skin apolitico, SHARP oppure
White Power! In alcune parti gli skinheads si fanno riconoscere
per il colore dei lacci degli anfibi e delle bretelle,ma è
talmente diverso da zona a zona,che raramente oggi vi si fa caso.
Tornando al '79,i Mods usavano ricoprire la parte anteriore dei
loro Harringtons con spille Mod.I Rudies facevano lo stesso con
spille ska.E gli Skins ne avevano una o due con scritte tipo
"Skins rule ok","Sham army" o simili.
Certamente si tratta di una cosa superficiale,ma a quell'epoca
questi piccoli distintivi significavano veramente molto per i
loro possessori.Con il decesso del periodo 2Tone dopo appena un
anno di ribalta nei circuiti mainstream,lo ska abbandonava il
palco dal retro. Da allora,il movimento oi! cominciò a diventare
una distrazione sempre più importante per un vasto pubblico di
Skins,mentre altri dedicarono le loro vite ad una carriera di
violenza calcistica,creando così le basi per molte delle gangs
occasionali degli anni '80. Altri ancora si allontanarono
definitivamente dal culto Come sempre,tuttavia,ci furono dei
noccioli duri di Skins,Mods e Rudies che rifiutarono di accettare
che il declino del periodo 2Tone fosse la fine di tutto,ed essi
continuarono a sostenere la musica ska ovunque vi fosse una
occasione di ritrovo - gli SCOOTER RALLIES (i quali avevano ad avere una vita propria una
volta che vi era stato il revival Mod,e se ne era andato) erano
un buon posto come un'altro per ascoltare ska durante la prima
metà degli anni '80. Nella seconda metà del decennio,gruppi
come i POTATO 5 ,i DELTONES,e i TROJANS (guidati da John
Mayall,figlio del più noto Taz) cominciarono a portare in giro i
loro concerti e , prima di accorgersene,un altro ska revival era
alle porte, anche se questa volta rimase per la maggior parte una
cosa underground.
E' questo il periodo dei nostri Casino Royale, Spy Eye, Strange
Fruit, Mobsters, Downtowners,etc.. Gli skinheads ancora una volta
si fecero notare ad ogni concerto ska,e spesso essi formavano la
maggioranza del pubblico. Eventi come gli Ska Festivals di
Londra,erano affollati di skinheads provenienti da tutto il Regno
Unito,Europa,Australia e Nord America. Fu probabilmente la prima
volta che un mucchio di Skinheads britannici realizzarono quanto
lontano il movimento Skinhead si era spinto.Fu anche la prima
volta che essi si accorsero che ,mentre nel Regno Unito il culto
era tenuto vivo da veterani di ere ska precedenti,in Europa e
oltre il culto stava attraendo nuova linfa,giovane e vitale,e
stava diventando di nuovo un movimento giovanile di una certa
preminenza. In Germania in particolare,il culto skinhead era
molto sviluppato e questo aiutò sicuramente a nutrire ed
incoraggiare una delle scene ska europee più vivaci (ricordiamo
ad esempio gli SKAOS). Di fatto,per molti versi,il collegamento
fra Skinheads e ska non fu mai più solido. Gli Stati Uniti non
mancarono certo all'appello,e quando la scena ska iniziò a
svilupparsi,attirò sempre più Skinheads alla causa.
Ricordiamo,tanto per fare qualche nome,un gruppo Skinhead non
"dedito" allo ska,(tra l'altro ancora in attività) gli
Agnostic Front, dove l'HardCore prese il posto negli USA del
movimento oi! britannico,e un gruppo attuale,sicuramente da
tenere d'occhio,gli Inspecter 7, rigorosamente ska e
rigorosamente skinheads. Probabilmente saprete la storia meglio
di me, ma se qualcuno avesse ancora qualche dubbio riguardo lo
stretto legame tra Skinheads e Ska, vi invito a guardare al Boss
"supremo" della MOONSKA RECORDS di New York City, Mr
Buck o "Bucket" come è anche conosciuto,l'uomo che ha
fatto più di chiunque altro per portare avanti la causa dello
ska negli Stati Uniti. Per i più distratti, ricordo che Bucket
è uno dei pochissimi membri originari della prima formazione dei
TOASTERS, ed ancora suona con loro,come chitarrista.