Guglielmo Pepe
Guglielmo
Pepe nasce a Squillace il 13 febbraio 1783 . Il suo fervente
attivismo nei movimenti repubblicani lo ascrive tra i personaggi
più celebri del Risorgimento italiano. Una vita, la sua,
dedicata alla carriera militare che ha inizio quando, a soli
sedici anni, dopo avere frequentato la
scuola militare La Nunziatella, entra nell'esercito per
schierarsi in difesa della Repubblica Partenopea .
La sconfitta contro le truppe borboniche gli costa il carcere e
successivamente l'esilio in Francia. Qui ha modo di entrare
nell'esercito napoleonico, prestando servizio tra le truppe del
re Di Napoli Giuseppe
Bonaparte e del governatore
Gioacchino Murat.
Pepe partecipò attivamente all'esperienza della Rivoluzione
Napoletana del 1820 per poi assumere successivamente il
comando di varie campagne militari tra cui quella organizzata da
Ferdinando II contro gli austriaci nel 1848,
Vicende alterne lo condussero nuovamente in esilio prima
a Corfù e poi a Parigi. Il ritorno
in Italia avvenne poco prima di spegnersi a Torino nel 1855.
Di lui se ne ricorderà l'ardore e la passione con la quale ha
tenuto vivi gli ideali del Risorgimento italiano, ma anche la
sua prolifica attività di scrittore con la quale non mancò di
raccontare in vari libri gli eventi della "lotta partigiana".
Tra i più famosi L'Italia militare
del 1836, L'Italia politica e i suoi rapporti con la Francia e
l'Inghilterra del1839, Memorie intorno alla sua vita ed ai
recenti casi d'Italia del 1847. |