JOHN DULANEY
Oklahoma City, USA, 11/12/1946
John Dulaney nasce ad Oklahoma City, la città della divina Pamela Tiffin, l'11 dicembre del 1946, da papà TJ e da mamma Betty, studia alla Harding High School, prima di trasferirsi, a Chicago prima (Columbia College) e Los Angeles poi (sempre Columbia College). Il suo incontro con il mondo del cinema avviene a 19 anni, quando inizia a lavorare in un laboratorio di sviluppo ed effetti speciali, anche se la passione non può manifestarsi solo in questo modo. Gira infatti qualche corto a Los Angeles, poi si trasferisce a New York, dove prende in gestione un piccolo cinema a East Village. Qualche anno dopo, John comincia a viaggiare ed arriva in Italia nel 1969, è a Roma quando legge che Federico Fellini sta preparando il set per "Roma", si convince che deve incontrarlo ed inizia una continua caccia al regista, finché Fellini cede, regalandogli una piccola parte. Ormai John ha capito che il suo futuro è il cinema, prende casa a Roma (in via Vittoria, a due passi da Piazza di Spagna), si cerca un agente ed i suoi primi, veri contratti da attore sono per "E' tornato Sabata, hai chiuso!" di Giancarlo Parolini, dove lavora fianco a fianco con Lee Van Cleef, e "La lunga cavalcata della vendetta" del mitico Tanio Boccia (buona la prima!), dove tra l'altro conosce Richard Harrison, un'amicizia che dura ancora oggi, con il quale ha modo di lavorare anche nel successivo "Jess & Lester: due fratelli in un posto chiamato Trinità", opera di Renzo Genta. L'incontro destinato a cambiare la sua carriera avviene una notte di gennaio del 1975 quando, casualmente, si imbatte a Campo de' Fiori nel set di "Squadra Antiscippo" di Sergio Corbucci, con il regista alla ricerca di una spalla per il ruolo dell'aiutante del maresciallo Giraldi (dal momento che Jack La Cayenne, originariamente previsto per la parte, ha abbandonato improvvisamente per sopraggiunti impegni televisivi). Naturalmente la parte è sua e Ballarin entra nella storia, quasi quanto Nico Giraldi - Tomas Milian e Venticello - Bombolo - Franco Lechner.
Il film regala a John una popolarità incredibile perché, per la cronaca, Squadra antiscippo è il terzo incasso dell'annata 1976. Squadra che vince non si cambia, recita un antico detto calcistico, ma nel caso specifico non c'è alcunché di più pertinente ed ecco che nei tre anni seguenti Ballarin è l'aiutante di Nico er pirata in "Squadra Antifurto", "Squadra antitruffa" e "Assassinio sul Tevere", nel mentre trova il tempo di partecipare al fallimentare, ma spettacolare, "Cassandra crossing", al buon "Autostop rosso sangue" di Pasquale Festa Campanile. Verso la fine degli anni '70, John Dulaney compra una antico casale in Umbria, dove si trasferisce con la famiglia e ricomincia a girare il mondo, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Lo ritroviamo su un set cinematografico negli anni '80, spesso nelle Filippine così come, siamo nel 1988, quando è con Bruno Mattei per "Robowar", una nuova ma breve carriera in quell'angolo di mondo asiatico prima del ritorno, dopo oltre 30 anni, negli Stati Uniti con una nuova attività (John fonda e dirige la Mind Logic, società di commercio on line). L'Italia è comunque nel sangue di questo sempre giovane ragazzo americano (vedesi foto del 2001 a Roma!!), destinato al contrario di quello che egli stesso crede, ad essere ricordato per sempre, grazie a quel Ballarin che ha regalato a tutti noi, autentici momenti di storia del cinema di genere. Grazie Ballarin, porta via lo stronzo!.
