Mi riesce un po’ difficle dare una descrizione di Hattrick. Molti se la caverebbero dicendo che è un gioco manageriale sul calcio (gratiuto!) basato sul web. Ma questa descrizione mi sembra francamente riduttiva.
Una risposta più completa l’ho trovata leggendo un forum dedicato ai videogiochi. Ho visto cha a molti appassionati di videogiochi di ruolo on-line piace l’idea che, nel mondo virtuale in cui si muovono giocando in rete, ciascuno non debba per forza andare a caccia di draghi, o uccidere il maggior numero possibile di altri giocatori collegati da tutto il mondo o avanzare in skill varia (forza, mana, resistenza, carisma e così via). Piace molto invece il gioco che dia la possibilità di fare tutto ciò, ma anche di ritagliarsi un ruolo proprio completamente diverso. Non è un mondo solo di arcieri, maghi e combattenti. C’è chi vorrebbe diventare anche solo commerciante o fabbro. O semplicemente prendere possesso di una casa; e chiacchierare con tutta queste gente quando passa lì davanti. Per divertimento o per sonderne l’animo.
In Hattrick si giocano dei campionati. Ma non tutti hanno come obiettivo primario quello di vincere, di scalare le divisioni fino alla serie A e magari allenare la nazionale del proprio Paese. Oltre a questi, che comunque sono la maggioranza, ci sono tante altre tipologie di giocatori. C’è il giocatore che pensa solo al bene della nazionale, e pregiudica i suoi risultati in campionato per investire sulle giovanili nella speranza di plasmare il futuro Roberto Baggio; c’è chi gioca perché giocano gli amici, segue la propria squadra ma il gioco è quasi una scusa per partecipare alla comunità dei giocatori; c’è chi gioca solo per avere la possibilità di guadagnare sul mercato nella compravendita dei giocatori: quei soldi magari non li investirà mai per migliorare la squadra, ma li accummulerà soltanto, per vedere il proprio nome associato ad una delle squadre più ricche della propria nazione o del mondo intero; c’è chi si ritaglia una nicchia che lo rende famoso in tutta la comunità sondando i mercati di tutti i Paesi alla ricerca di giocatori adatti a rivestire il ruolo di team leader; c’è chi si sente portato ad allenare, e niente e nessuno lo trattiene dal dare tuttte le risorse per far crescere i giovani calciatori che ha in squadra, a costo di rinunciare ad una vittoria in campionato; c’è chi gioca per trovare chi imbroglia, per far vincere il senso di giustizia. Ce ne sono tanti altri di tipi strambi, ognuno con una nicchia particolare e nel suo cuore solo sua, ma anche fra i tanti che giocano “semplicemente” per vincere, ognuno lo fa a modo suo, ciascuno è unico.
Ecco cosa è per me Hattrick: è il MMORPG più vicino alla perfezione; e se la grafica è inesistente, beh, tuto il resto ha mille sfumature, molte più dei partecipanti, con una longevità praticamente infinita. Se ancora non avete mai giocato potete provare. Ma attenzione: Hattrick dà assuefazione. Sappiatelo.
Nelle varie pagine a seguire parlerò della mia squadra e di alcune delle sfumature che ho trovato io nel gioco. Ovviamente tutto è soggettivo, ci saranno errori ed imprecisioni, ma nn voglio fare un trattato esaustivo sui vari aspetti del gioco. Ce ne sono di ben fatti in rete, li elencherò nelle pagine dei link. Però mi piacerebbe dare i miei 2 centesimi per quelli che ritengo essere i pilastri del gioco (ed anche altro): l’allenamento, le giovanili, lo stadio. Ovviamente molti penseranno che il cardine del gioco sia la tattica, la socializzazione, l’economia o altro. Se cercate qualcosa riguardante altri aspetti vi rimando alla sezione dei link, qualcosa troverete, tante cose no: scopritele da soli.
Ultimo avviso, probabilmente inutile: per molte delle cose che tratto do per supposto che abiate letto il regolamento di Hattrick.