GIOCHI CON IL SOLE
NOZIONI DI GNOMONICA E COSTRUZIONE DI UN OROLOGIO
SOLARE VERTICALE.
Direzione Didattica di Azeglio (To) plesso di Azeglio.
Anno scolastico 2002/2003 Classe Quarta.
Ins. Luciano Cignetti
Con la collaborazione di :
Ins. Luciana Richeda (cura degli approfondimenti geografici e
delle attività più propriamente artistiche)
Prof. Silvano Bianchi (esperto di gnomonica del Laboratorio
permanente di educazione ambientale del C.I.R.D.A. di Ivrea)
Prof. Lino Judica e Adriana Bovio (esperti del Laboratorio
permanente di educazione ambientale del C.I.R.D.A. di
Ivrea)
Maria Grazia Scozzari, Raffaele Vallero, collaboratori
scolastici (collaborazione nella gestione dei gruppi durante
le attività costruttive e le uscite didattiche)
I RIFERIMENTI TEORICI
In questa esperienza l’approccio
cognitivista/costruttivista è esplicitato dai seguenti
elementi:
- gli alunni sono co-protagonisti del processo;
- l’apprendimento è ancorato a situazioni realistiche;
- vengono predisposte diverse modalità per apprendere gli
stessi contenuti;
- si progetta un ambiente che supporta il pensiero del bambino
attraverso fasi transitorie in cui le conoscenze precedenti
vengono approfondite e talora sono messe in discussione per
essere superate da nuove acquisizioni.
OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI
Gli obiettivi sono di diversi tipi:
disciplinari
geometria (concetto di: circonferenza, archi e
circoli), misura (misura degli angoli: unità di misura e
strumenti), astronomia (coordinate geografiche: latitudine e
longitudine. Coordinate di un punto: uso della carta
millimetrata. Conversione angoli tempo. Fusi orari. Polo
magnetico e geografico)
transdisciplinari
utilizzo delle risorse del computer in varie
situazioni , sviluppo delle capacità manuali fini, utilizzo
delle fonti storiche in campi diversi, sviluppo delle capacità
lessicali, saper utilizzare la terminologia scientifica
adeguata
metodologici
Saper progettare e realizzare oggetti finalizzati
ad attività specifiche, saper scomporre un problema complesso
in molti problemi semplici, saper utilizzare in campi diversi
conoscenze acquisite in precedenza.
NUCLEI FONDANTI
Nodi disciplinari: l’angolo e la sua
misura, il tempo e la sua misura.
Nodi curricolari: movimenti della Terra. Equinozi e solstizi.
Giorno, anno. Moto apparente del Sole.
Nodi trasversali: la progettazione, le fonti storiche, le
macchine da calcolo e le loro potenzialità
METODOLOGIA E PROCEDURA
La metodologia seguita si è basata
essenzialmente su questi punti:
1. effettuazione di più esperienze (inerenti lo stesso
nodo affrontato) in situazione operativa (ad esempio
per misurare l’inclinazione di un raggio luminoso si è
utilizzato prima una lampada ed uno spillo come gnomone su un
tavolo, successivamente il clinometro e i raggi solari ed
ancora lo gnomone e i raggi del sole ed infine lo gnomone il
sole e le macchine da calcolo.)
2. approfondimento bibliografico, rielaborazione e
consolidamento tramite la documentazione. La documentazione,
se ha delle solide motivazioni, può rilevarsi un buon sistema
per rielaborare le nozioni acquisite ed interiorizzarle (se
devo trasmettere le informazioni per costruire un orologio
solare devo avere ben chiare tutte le procedure ). Le modalità
di lavoro che hanno caratterizzato l’esperienza sono state le
seguenti: utilizzo delle informazioni e degli stimoli
dell’esperto (posta elettronica, lezioni, presentazione di
strumenti..); ricerca bibliografica per approfondire le
conoscenze; selezione ed uso di alcuni siti internet
specialistici per acquisire informazioni specifiche utilizzo
di strumenti per effettuare esperienze pratiche; progettazione
e realizzazione di parte degli strumenti da utilizzare per
giungere a nuove conoscenze.
ITER DIDATTICO
1. Nozioni-base di GEOMETRIA e ASTRONOMIA
(Archi e circoli; misura degli angoli: unità di misura e
strumenti. Coordinate geografiche: latitudine e longitudine.
Coordinate di un punto: uso della carta millimetrata.
Conversione angoli tempo. Fusi orari. Polo magnetico e
geografico)
2. Terra-Sole-Meridiane (Movimenti della Terra. Leggi di
Keplero [I e II]. Equinozi e solstizi. Giorno, anno. Moto
apparente del Sole), utilizzo del tellurio.
3. L’equazione del tempo.
4. Dai fusi orari all’OROLOGIO EQUATORIALE. Dall’orologio
equatoriale all’orologio solare orizzontale e da questo a
quello verticale.
5. La GNOMONICA (Riferimenti storici. La misura del tempo nel
tempo: gli aspetti più significativi. Le meridiane a "camera
oscura": la Riforma del Calendario; la taratura degli orologi
meccanici. Il tempo oggi).
6. Il MERIDIANO della scuola. La declinazione della parete.
7. La COSTRUZIONE di un orologio solare: (oltre a quello
progettato e preparato in "kit" dal laboratorio del CIRDA di
Ivrea) l’orologio equatoriale (con facile procedimento
geometrico); l’orologio orizzontale (cenni più o meno
approfonditi sulla costruzione). L’uso del computer per la
progettazione e costruzione di orologi solari.
8. Elementi costitutivi di un orologio solare verticale: le
linee orarie. Vari tipi di orologio solare. Lo stilo. Le altre
linee. Lettura di un orologio solare.
9. Orologio solare e orologio da polso.
10. Progettazione del quadrante scolastico (materiali e
metodi. Motto e decorazioni). La realizzazione pratica.
Costruzione del quadrante.
11. Un giro ad orologi solari. Passeggiata in località di
rilievo in quanto a orologi solari (nel ns caso Piverone).
Ricerca della documentazione inerente gli orologi solari
locali al fine di un loro censimento, utilizzo delle carte
topografiche per elaborare il percorso. Documentazione
fotografica e brevi note degli orologi osservati.
Individuazione sulle carte topografiche dei punti esatti ove
sono ubicate le meridiane. Preparazione di schede informative
sui singoli oggetti.
PROCESSI PRODOTTI
Tutto il lavoro è stato condotto in modo
individualizzato, sovente i bambini conducevano le esperienze
a coppie o a piccoli gruppi e successivamente socializzavano i
risultati. Particolarmente interessanti sono state alcune
esperienze sulla misurazione dell’inclinazione dei raggi
solari o sulla misurazione delle ombre nonché sulla
documentazione. Raramente sono riuscito a motivare e a rendere
così partecipi i ragazzi nella fase della documentazione come
in questo percorso. Il fatto di essere riusciti prima a
penetrare nel mondo sconosciuto dell’astronomia e
successivamente a produrre degli strumenti coi quali si può
"controllare " il tempo ha reso consapevoli i ragazzi del
fatto che tutto questo patrimonio non poteva andare disperso.
Nel corso dell’esperienza sono stati costruiti: un clinometro,
uno gnomone di precisione per misurare le ombre, due tipi
diversi di orologi solari equatoriali orizzontali, tutta
l’attrezzatura per determinare un meridiano con precisione,
una meridiana verticale (permanente, fissata alla parete della
scuola) con stilo normale, un libro con tutta la
documentazione delle attività svolte, nonché i progetti degli
oggetti costruiti ed i risultati delle ricerche bibliografiche
e sul campo (per es. censimento delle meridiane presenti in
zona). E’ in fase di preparazione un ipertesto su CD anche se
non era previsto in fase di progettazione. Probabilmente verrà
terminato nel prossimo anno scolastico. Questo lavoro è stato
fortemente voluto dai ragazzi che hanno utilizzato il computer
nel corso di tutto l’anno.
MONITORAGGIO
Esiste il diario dell’insegnante nonché gli
scritti preparatori degli interventi chiave intercorsi tra
l’insegnante e l’esperto. Durante l’attività è stata raccolta
una buona documentazione fotografica, un libro diario prodotto
dai ragazzi, le esperienze riportate sul quaderno. I dati
raccolti servivano unicamente per la documentazione in quanto
tutte le attività erano già state programmate (anche nei
dettagli) prima dell’inizio delle attività.
VALUTAZIONE
Tutto il piano di lavoro progettato
all’inizio è stato puntualmente realizzato in quanto si era
fatto un calcolo abbondante del monte ore necessario per la
realizzazione. L’unico punto non approfondito è stata la
taratura degli orologi meccanici poiché si è rilevata
un’attività troppo tecnicistica e per esperti. Durante le
attività si sono fatti alcuni approfondimenti che non avevamo
previsto in fase di progettazione e un primo approccio all’uso
di alcuni strumenti di misura :sestante (i ragazzi sono
affascinati da questo antico strumento!), GPS... Gli esiti più
significativi, in termini di processo, vanno ricercati nello
sviluppo delle capacità riflessive, nonché nello sviluppo di
un atteggiamento di curiosità positiva nei confronti dei
fenomeni che costituiscono la vita quotidiana. Gli esiti più
significativi, in termini di prodotto , sono senz’altro lo
sviluppo delle capacità di osservazione di fenomeni, anche
complessi, cercando di effettuare delle misurazioni in modo da
giungere alla ricostruzione semiquantitativa dei fenomeni
stessi. Le competenze disciplinari maggiormente sviluppate
sono di tipo - matematico capacità di stimare l’ordine di
grandezza, capacità di effettuare misurazioni di precisione
utilizzando strumenti adeguati;
- geografico (capacità di utilizzo di mappe e carte
topografiche, abilità nell’utilizzare i riferimenti solari per
orientarsi), Anche la partecipazione alle gare zonali di
orienteering sono state una conferma delle buone capacità
acquisite.
- storico (saper "storicizzare" i problemi utilizzando i
riferimenti corretti per proporre delle soluzioni adeguate);
Le competenze trasversali maggiormente sviluppate sono di tipo
- informatico (saper utilizzare il mezzo tecnico per trovare
soluzioni a problemi altrimenti non risolvibili con le
conoscenze acquisite.
- Manualità fine. La consuetudine a maneggiare strumenti
delicati, precisi ed a volte costosi ha sviluppato le capacità
di manualità fine. Tranquillamente i ragazzi riuscivano ad
orientare e posizionare meridiane portatili anche complesse
imprestateci dall’esperto o utilizzare il GPS.
- Sviluppo delle capacità logiche
FATTORI DI SUCCESSO E DI CRITICITA’
I principali fattori di successo
dell’esperienza si possono individuare in quelli che ritengo
anche essere i punti di forza della programmazione:
- tutte le fasi sono partite da attività pratiche, con
possibilità di affrontare in modi diversi gli stessi nodi
concettuali;
- tempi a disposizione non misurati per poter svolgere le
varie attività;
- motivazione reale e non calata dall’alto anche nelle fasi
più teoriche o astruse;
- possibilità per tutti i bambini (anche quelli con più
difficoltà) ad inserirsi nel progetto al loro livello senza
sentirsi esclusi.
I fattori critici individuati e che potranno solo essere
risolti con un maggior sforzo organizzativo in fase di
progettazione sono stati la coordinazione (tempi e
metodologia) delle attività in questione con le attività
storico-geocrafiche nonché di educazione all’immagine. E’
senz’altro un’esperienza positiva poiché permette di essere
riproposta e ripetuta in contesti diversi e ponendo più
l’accento su alcuni aspetti (storico geografici, matematici,
astronomici …) piuttosto che su altri. Soprattutto le fasi
inerenti le attività costruttive possono essere semplificate.
Un aspetto che può rivelarsi critico è la costruzione di un
orologio solare da esporre sulla facciata della scuola o
simili poiché nella fase terminale i ragazzi si sentono sotto
pressione per l’aspetto estetico finendo per utilizzare molto
più tempo per abbellire l’orologio che per curarne gli aspetti
tecnici. Forse la costruzione di semplici orologi portatili è
alla fine più remunerativo per una piccola scuola mentre può
essere senz’altro interessante potendo disporre di più gruppi
classe di ragazzi la realizzazione di opere più complesse
(grandi meridiane analemmatiche da giardino…).
Riflessione sull’esperienza
Ritengo l’esperienza significativa in
quanto affronta argomenti (il tempo, la sua misura, il moto
apparente del sole…) che fanno parte della vita di tutti i
giorni ma che solitamente non vengono mai affrontati in modo
strutturato e organico ma nei migliori dei casi solo
teoricamente ed in modo episodico nella scuola elementare.
L’esperienza è stata molto coinvolgente in modo particolare
quando mi sono accorto che ero riuscito a contagiare i ragazzi
nella passione verso la scoperta degli strumenti antichi e le
esperienze fatte secoli prima di noi da altri studiosi.
Nella mia pratica didattica quotidiana quest’esperienza è
stata una conferma della necessità di partire sempre da
situazioni operative rispettando i tempi dei ragazzi e
permettendo a loro di partecipare secondo le capacità
individuali alla realizzazione di un progetto reale.
Possibili sviluppi dell’esperienza.
Come già esplicitato negli obiettivi generali dell’esperienza(
"realizzare un percorso all'interno del Parco della Polveriera
illustrante la storia della misura astronomica del tempo")
quest’anno lo stesso percorso verrà riutilizzato , con i
dovuti aggiustamenti, da più classi di diversi ordini di
scuola (elementari, medie, superiori).
SLIDES UTILIZZABILI CON I BAMBINI
Cinquanta slides in ordine progressivo
scaricate da un sito Internet collegato al Coordinamento
Gnomonico Italiano – Progetti Gnomonici Settoriali /
Didattica: http://utenti.tripod.it/abcgnomonica
in cui Charlie Brown e amici illustrano il cammino
dalla osservazione del Sole alla meridiana con immagini
efficaci e linguaggio semplice e chiaro.
UNITA' DIDATTICA 1
OROLOGIO SOLARE: una sintesi di Scienza,
Tecnologia e Arte, con più di 5000 anni di storia alle spalle.
Il più semplice degli orologi solari, l’orologio equatoriale,
e l’esperienza di Ipparco per la determinazione della data
degli equinozi.
Un esempio di rapporto tra scienza tecnologia nel passato.
Sostanzialmente l’orologio è costituito dalle due superfici di
uno stesso quadrante, in genere di forma circolare, una
rivolta al Polo Nord (quadrante superiore) e l’altra al Polo
Sud (quadrante inferiore): a seconda della stagione si
utilizzerà l’una o l’altra faccia, ad eccezione degli equinozi
in occasione dei quali il quadrante non segna ore: in tali
giorni il Sole si trova infatti nello stesso piano della
circonferenza oraria, quello che rappresenta l’equatore. Tale
circostanza permette di ripetere, per ben due volte nel corso
dell’anno, l’esperienza eseguita da Ipparco di Nicea nel II
secolo a.C.
UNITA' DIDATTICA 2
La determinazione della direzione nord-sud,
del meridiano locale e della declinazione di una parete.
Questa esperienza prende l’avvio da presupposti storici e si
basa sulla osservazione della realtà astronomica giornaliera.
Dall’osservazione della salita graduale e costante del Sole al
mattino e della sua discesa pomeridiana fino al tramonto con
un momento di massima altezza nel cielo, nasce l’idea di
utilizzare il Sole (unitamente allo gnomone) per determinare
il meridiano locale e quindi la direzione del nord-sud
geografico, nonché la declinazione di una parete (sulla quale
ad esempio si vuole costruire un orologio solare o di cui ci
interessa semplicemente conoscere l’esatto orientamento) cioè
di quale angolo varia il suo orientamento rispetto ad una
parete esattamente direzionata secondo l’asse est-ovest.
UNITA' DIDATTICA 3
La ricerca sul campo: andare "in cerca di
meridiane". Momento importante a supporto delle lezioni di
gnomonica è la cosiddetta "ricerca sul campo" che può essere
attuata sotto forma di censimento degli orologi solari di una
determinata area (in genere il territorio in cui è situata la
scuola). La ricerca sul campo rappresenta una attività di
notevole complementarietà nel processo educativo, non solo
quindi in campo gnomonico, in quanto momento di verifica di
ciò che è stato trattato in aula che obbliga al confronto tra
quanto appreso dall’insegnante su immagini e disegni e su come
gli argomenti svolti si presentino invece nella realtà. E’
inoltre un nuovo momento di interdisciplinarietà per gli
ulteriori coinvolgimenti che comporta (programmazione della
ricerca, organizzazione dell’itinerario, studio e utilizzo di
carte geografiche, attività di orientamento, valutazione
tecnica ambientale e artistica dei manufatti, studio del
degrado, tecniche fotografiche, attività fisica e motoria). |
|