stazione di Sigerico

Puntremel

stazione di Nikulas Montreflar
Stazione di Filippo II Punt-Tremble
  Pontramble nella Chanson de Roland (circa A.D. 1000)

 

Pontremoli

Probabilmente in origine solo un punto fortificato lungo la francigena (di questo tipo sono le più antiche notizie sopra riportate), alla confluenza tra il fiume Magra e il torrente Verde, decaduto col tempo all'epoca in cui re Enzo di Svezia nel 1247 decise di restaurarlo edificandovi intorno. Dall'età del Bronzo fino alla conquista romana si annidavano qui i Liguri Apuani, come riferito da Stradone (Geografia, libro V), della cui cultura sopravvivono varie statue-menhir, lastre di pietra o stele funerarie con scolpite sembianze umane stilizzate. Le prime notizie di Pontremoli ci vengono fornite da Sigerico che intorno al mille la descrive come tappa importante nei pellegrinaggi diretti verso Roma o, in direzione opposta, verso Santiago de Compostela. La stessa etimologia del toponimo "Pontremoli" è stata interpretata variamente: secondo la spiegazione più diffusa il nome della città deriverebbe dalla presenza di un ponte "tremulus" nome latino del pioppo, legno con il quale poteva essere stato costruito. E' certo comunque che la prima parte del nome composto, Pontremoli, (in dialetto Puntrémal), contiene sicuramente la parola "ponte" (in dialetto punt) e nello stemma gentilizio della città appare un ponte con una torre. Il nucleo più antico della città sorge sull'ultima propaggine del monte Molinatico che poi digrada nella stretta lingua di terra che separa il fiume Magra dal torrente Verde e si sviluppa fino alla confluenza tra i due corsi d'acqua. Subì la signoria dei Malaspina finchè nel XII secolo riuscì a ottenere l'indipendenza, destinata tuttavia a durare poco perché Federico I di Hohenstaufen, interessato al controllo delle vie di comunicazione e dei traffici della zona, tra l'altro punto obbligato della via di comunicazione tra Europa settentrionale e Roma, espande il dominio sulla città (mantenendo comunque molti dei diritti acquisiti in precedenza). Successivamente, Federico II di Hohenstaufen, in una lettera al figlio Enzo, ebbe modo di definirla "chiave e porta insieme" della Toscana: non a caso col tempo s'interesseranno di Pontremoli i comuni più importanti: Milano, Genova, Firenze, Lucca, Parma e Pisa si contenderanno ferocemente la supremazia sulla zona.

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