Che mago sono, se non so fermare il tempo,
e gli lascio cambiare tutto quanto,
cambiare tutto come cambia tutto la neve,
che non lascia mai nulla com'era prima.
Che mago sono, se dico di poter muovere il futuro,
ma non riesco a segnare appunti nel cuore,
e accartoccio emozioni, e le butto come carta straccia,
così che poi il futuro fa quel che gli pare.
Che mago sono, se riesco a far apparire,
dal cilindro magico, un mazzo di fiori,
ma non riesco a tirarti via una lacrima,
e tutte le altre lacrime.
Che mago posso dire di essere,
se il freddo ti attraversa e ti ferisce,
e non riesco a prenderti le mani,
e non riesco a scaldarti le mani.
Che mago sono, se dico che il temporale era opera mia,
ma quando vuoi far volare l'acquilone,
non riesco a far alzare il vento,
e ti guardo da lontano, senza fare nulla.
Che mago sono, se ho un grande mantello,
che agiterò davanti al pubblico stupito,
e il trucco riuscirà tra gli applausi e lo stupore,
ma tu non ci sarai e non ci sarà il tuo sguardo da cercare.
Che mago sono, se cambio colore alle nuvole,
con la mia bacchetta dirigo l'orchestra del cielo
ma se non puoi sentirmi, non puoi ascoltare,
ogni sinfonia finisce ancora prima di iniziare.
Che mago sono, se m'appendo all'arcobaleno,
scivolando giù fin dove tocca la terra,
perchè si dice che vi troverò un tesoro,
ma forse ho scelto il lato sbagliato, e non ti trovo.
Che mago sono, se mi nascondo nella scatola,
scompaio e ricompaio a mio piacere,
ma quando trovo quel sottile spazio che t'allontana,
mi perdo mi confondo e non riesco più ad uscire.
Che mago sono, che mago posso dire di essere,
se le mie mani scrivono nelle pagine del destino,
ma il libro si cancella e riscrive mille volte,
e persino io rimango senza le parole.
Che mago posso dire di essere, se chiudo il libro della magia,
da esso ne cade un filo di parole, come sabbia da una clessidra,
e il tempo, se fugge dalla clessidra, vola via nel vento,
la sabbia finisce, finisce il tempo, finiscono le parole.
Il libro della magia si svuota e sparisce,
senza sabbia, senza parole, la clessidra scompare, il tempo finisce.
Senza sabbia, senza parole, senza libro di magia, anche il mago,
nella sua più grande magia, sparisce, per non tornare mai più.

Il canile lager Carezze e consonanti incomprese
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Ho di meglio da fare