Corporazione commercio

rispetto ad oggi rimane tutto invariato, eccetto che

licenze    -->  Il credito sociale potrà essere utilizzato anche per l’acquisto di negozi o veicoli professionali (es. taxi), o per intraprendere nuove attività (sia da singoli che in società) o acquisire licenze commerciali<--    licenze      Per gli uscenti dal ciclo scolastico la possibilità tra entrare in aziende già esistenti o fondarne di nuove sarà determinata dall'esistenza delle imposte di pianificazione economica, la cui entità minima sarà stabilita dalle aziende già esistenti, e quella massima da ---cipe?---- sulla base della programmazione statale che si vorrà imporre (sulla base di ---), per cui l ---------- verrà a determinarsi perennemente automaticamente su quella ideale in quel momento e in quel contesto ----------, senza squilibri dirigistici -------. Ragion per cui in settori come quelli professionistici le cui aziende sono composte di un unica persona o per quelle agricole i cui posti disponibili a livello nazionale sono naturalmente spontaneamente limitati (dato che limitata è l'estensione dei terreni) le imposte differenti da quelle di altri settori determineranno automaticamente l'imposta ideale ----------.      tosap = plateatico 

“Con qualche notevole eccezione, gli uomini d’affare favoriscono la libera impresa in generale ma s’oppongono ad essa quando questa viene a riguardarli” (Milton Friedman)

aziende     --> Così come per quanto riguarda liberi professionisti, coltivatori diretti, artigiani, aziende a conduzione familiare, anche per i piccoli commercianti tutto rimane invariato come è oggi. Si tenga presente che nel testo quando si parla di azienda ci si riferisce anche ad attività aventi un unico gestore, ad esempio i negozi. Ogni persona che possieda anche da solo un attività economica dovrà costituirsi in azienda, per ovvi motivi fiscali (in pratica l’odierna “partita iva” e la “dichiarazione di inizio attività” art. 35 d.p.r. 633/1972), iscriversi alla corporazione, ed eventualmente entrare in consorzio assieme ad altre attività simili. Le attività abusive saranno punite solo indirettamente, per l’evasione fiscale conseguente. Tipici casi in cui non sia necessaria la costituzione in azienda (e quindi il pagamento di imposte statali) sono i mercatini dell’usato domenicali ed il commercio di prodotti di seconda mano senza punto vendita (tipo e-bay).  <--     aziende

puntualizzare di più che ognuno pagherà quante tasse vuole   -  ricordarsi di mettere su imposta di pianific che anche per esercito ecc sono loro a decidere il minimo in modo che non entri concorrenza, e quindi non zero deciso da stato! Tendenza all’entrata di nuove aziende nel settore 
 - non ci sarebbe alcun bisogno di imporre limiti -------- in quanto basteranno già di per se le norme fiscali applicate a tutte le aziende ad adeguare la dimensione de ------ al livello necessario, nè più nè meno. 
imposte su attività commerciali calibrate sulla copertura del territorio, tenendo conto anche dell'esistenza dell'imposta del difensore civico - favorita la grande distribuzione, quella automatica, e quella a domicilio, anche postale. discorso gioacchino bocaca su libro 1 su maggior redditività di primario e secondario anziché terziario - unire con discorso di scelta tra lavorare meno o produrre di più  - In un azienda socializzata l'automazione non potrebbe essere vista come ladra di lavoro, ma come in realtà è, sgravio dalle fatiche umane. 
se il saggio di profitto è più alto in un settore vi sarà una tendenza all’entrata in quel settore da parte di nuove imprese, e ciò porterebbe il saggio di profitto a livelli in equilibrio con l’intero sistema economico. Le barriere imposte dai cartelli impediscono --------- permettendo in questo modo la permanenza di queste differenze di saggio di profitto. -------concorrenza tramite pubblicità, gadget, e concorsi a premi---------.       imposte su attività commerciali calibrate sulla copertura del territorio, tenendo conto anche dell'esistenza dell'imposta del difensore civico.          solo che di conseguenza chi merita di più avrà di più, chi merita di meno avrà di meno. un unità produttiva che esplichi il commercio di più settori merceologici dovrà pagare l'imposta di pianificazione per ognuno di essi, ma diminuita del 10% oltre il primo, del 20% dopo il decimo. 

Aprendo a tutti la possibilità di ------- non ci sarebbe alcuna necessità di ------------. le imposte saranno anche finalizzate a sostituire le licenze nella tendenza all’entrata di nuove aziende nel settore. corporazione composta di aziende di una singola persona (professioni, commercio) l'imposta di pianificazione probabilmente sarà bassa rispetto a quelle composte di molti soci, ma pro socio sicuramente uguale o maggiore. consorzi: così per tenere aperto in orari notturni e festivi basterà che un attività paghi una tassa al consorzio, e tutti gli altri non avranno motivo di lamentarsi (partecipando in tal modo anch'essi agli utili tramite la diminuzione delle spese da sostenere per il consorzio)

danni causati da licenze ottenute per falle su piani regolatori - tar -

la fiscalità monetaria come l'iva colpisce il trasferimento di ricchezza

amministratori eletti da assemblea aziendale in azienda socializzata: possibilità di corruzione (come gli amministratori comunisti) pari (ne più ne meno) a quella degli attuali manager delle spa. Ma limitata dal fatto che tanto più efficiente azienda = + possibilità di mantenere il ruolo, in una competitività e controllo di molto superiori ad un azienda liberista. 
Si calcola che oggi il 30-50 % dei fallimenti: per furto.

commercio internazionale, bilancia commerciale, tendono ad equilibrarsi come la teoria dei vasi comunicanti. I dazi lo bloccano. 
Analizzare sanzioni e aumento del prezzo di domanda di stato sanzionato. - mettere su aziende dove scritto aumento di produttività e scomparsa di disoccupazione

regolamento per vendita postale

bagarinaggio permesso con licenze tramite solito metodo - ma non attività illegali di danno alla persona quali l'intromissione saranno messe alla stregua di estorsione e come tali punite. 

piazzisti: estorsione

call center

consorzi: così da favorire i maggiormente consorziati, per pubblicità, ecc    Consorzi tesi a aumentare ---- redditi --- mediante la diminuzione delle spese (fiscali e di approvvigionamento comune) e aumento delle entrate (per pubblicità, ricerca, investimento comune, ecc).

imposte    --> L’import-export rimane come oggi, ogni azienda sarà libera di acquistare e vendere all’estero. Non ci saranno dazi sui prodotti, ma imposte sulla filiera delle aziende interne che importano, lavorano, o vendono determinati prodotti (es. diamanti, oro, prodotti di lusso, automobili), oppure a seconda della nazione di provenienza dei prodotti importati (soprattutto in tema di giustizia sociale internazionale, es. abbigliamento importato da paesi che usano manodopera infantile). L'imposta di programmazione economica su queste importazioni sarà fissa sull’azienda, non su ogni socio; quindi si ripercuoterà in una monopolizzazione (se un certo numero di aziende pagano tot ciascuna, fuse in unica azienda pagheranno un unico tot suddividibile tra più soci), la quale notoriamente è fonte di inefficienza e aumento dei prezzi (seppur non tanto quanto si creda comunemente). In questi casi ciò non può essere altro che positivo ed auspicabile, e perciò appositamente favorito.

I dazi saranno aboliti, anche per semplificare le attività doganali. L’abolizione dei dazi sarà equilibrata anche dal fatto che essendo nel mercato interno i prodotti italiani artificialmente meno costosi (a causa del divario indotto dal sistema bimonetario tra moneta stabile apprezzata e moneta decrementante deprezzata, e perché meno gravati da imposte nazionali) rispetto a quelli esteri, i prodotti esteri avranno di per se un maggior costo nel mercato interno (perlomeno del differenziale tra le due monete della nazione socializzata). Nelle esportazioni, essendo pagate utilizzando la moneta stabile, non vi sarà alcuna variazione del valore rispetto ad oggi. Ma essendo esenti dal carico indotto al dettaglio del mercato interno dalla fiscalità monetaria, l’azienda esportatrice sarà essa stessa indotta a riequilibrare i prezzi per il mercato estero apponendovi un ricarico sul quale ne avrà un profitto, ma compensato (cioè annullato) appunto dall’imposta fissa sull’autorizzazione all’export, la quale sarà calibrata proprio su questo parametro (il ricarico). Ciò sostituirà quindi più o meno esattamente il carico oggi aggiunto dai dazi, ma evitando gli effetti negativi di essi;  mentre nelle importazioni a riequilibrare interverrà il fatto che la moneta decrementante (sulla quale sono fissati i prezzi ma non il pagamento estero) pur essendo svalutata rispetto a quella stabile, nella media tra le due sarà corrispondente comunque ad un equilibrio sui mercati internazionali, quando non piuttosto un apprezzamento medio (dato che nel commercio internazionale si userebbe come veicolo solo quella stabile, apprezzata proprio a causa della svalutazione di quella di riferimento dei prezzi sul mercato interno). Perciò dato che ceteris paribus le variazioni di valore (tasso di cambio) internazionale sono effetti della variazione della produzione, e non cause, ne consegue che l’equilibrio import/export rimarrebbe invariato rispetto ad oggi ceteris paribus, seppur condizionato da altri fattori, in quanto nonostante ciò che si potrebbe pensare i vari fattori variati verrebbero a riequilibrarsi a parità di produzione comparata su altrettanti fattori. Come oggi, solo la diminuzione di produzione (cioè di PIL) comporterà un apprezzamento della moneta rispetto al valore di partenza favorendo l’importazione e limitando l’esportazione, e facendo aumentare i tassi di interesse con cessione di attività finanziarie (un attività finanziaria è tutto quello che produce un reddito da rendita; la vendita di un attività finanziaria è detta “passività finanziaria”, in quanto provoca la necessità di dover corrispondere una rendita; un cittadino che apre un conto corrente acquista un attività finanziaria dalla banca; la banca invece acquista una passività finanziaria; tutte le altre attività, rendita da produzione o affitto, sono dette “tangibili”). In definitiva in regime di cambi flessibili la bilancia dei pagamenti sarà sempre in pareggio e non si scaricherà su altri fattori interni. Pur sempre tenendo conto dei costi di trasporto, che oggi vengono già di per sé a rappresentare un peso sui beni. In virtù di ciò la provincia di Trieste potrà essere finalmente decretata “zona franca”, mentre sarà possibile abolire l’ormai inutile zona franca di Livigno. Mentre per le importazioni strategiche potrebbero essere defiscalizzate direttamente le aziende che lavorano questi prodotti intermedi (es. pastifici, acciaierie, raffinerie) rispetto alla normale fiscalizzazione. Sarà a cura dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero.

Tra le uniche accise previste ci saranno quelle (facilmente quantificabili) sulla pubblicità, in quanto “bene elastico (i beni elastici sono quelli per i quali ad un aumento di prezzo corrisponde un equivalente diminuzione di domanda; più superfluo o sostituibile è ritenuto un bene, più elastico sarà il suo commercio; la maggior parte dei beni sono elastici) per eccellenza, in modo da poter colpire i divi dello spettacolo e dello sport. Saranno adeguate fino ad ottenerne il voluto calo delle quantità di pubblicità, o meglio, fino a quando esse raggiungano un livello da cui ne derivi un calo, senza oltrepassarlo di molto. <--    imposte

 

ispezioni sanitarie a chi? sanità, manodopera, o pubblica sicurezza? - ulss abolite? o consorzi di ospedali? o corporazione provinciale? 
farmacie qui?

 

Imposta regionale per il commercio

prendere da imposte -   riguardo lo stabilimento dell'imposta da parte dei consorzi: si farà la media tra tutti i consorzi del territorio (suddivisione tra attività locali e diffuse su tutto il territorio? sulla base dell'imposta regionale per il commercio?); se vi saranno un azienda molto grande ed una molto piccola e la media scomodasse entrambe, quella che propone la cifra maggiore potrà proporre arbitrariamente a ---chi si paga le tasse----- di pagare la cifra maggiore anche per quella piccola 

 

ogni azienda potrà rivolgersi per l'asporto rifiuti anche ad aziende non necessariamente quella dell'asporto pubblico del quartiere dove l'azienda si trova, ma una qualunque. - messo su rifiuti - mettere anche su difensore civico - dove parte che dice aziende di 6 soci deve fare da se?

coop di consumo? 

 

contenziosi con amministrazioni: il tar solo per contenzioni riguardanti cittadini contro amministrazioni (espropri, ecc) (e non tra amministratori o tra cittadini ed aziende o amministratori e aziende). tra commercianti e 

In ogni caso l'ultima parola sarà del presidente della Repubblica anche come presidente del Csm.

 

attività decadenti: pensione 10 anni prima di norma - numero chiuso scolastico - credito sociale agevolato (stesse prerogative del primo?)

Imposte di programmazione economica:

Base per questa corporazione: 500 euro

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