Ponte

Con raggiri infinitesimi
di nuvole le nostre
vite incespicandosi
nell'uno altro sfiato
s'intendono, resta
il termine del dopo
il durare dell'impatto
l'equivocata spaurita essenza
di trovarsi a sé
singoli caduti di poche ore
nell'attesa ma raminghi
dentro un niente di voci.

Giorni Diversi

Questi giorni
odorosi di pioggia
sanno di versi.
La strada
il freddo
lo stringermi addosso
il senso placato
della paura
il disimpegno
di uno sguardo.
Sono giorni illusi
alla noia
giorni di versi
in principio di nascere
nel mentre
che vivo.

Cose Insignificanti


Fisso le ore
e il vetro trema
lo specchio laggiù
la sua cornice d'ebano
i loro stormi naufragati
il proprio inesistere
esistente sommerso
sprofondando tra due righe
anniversario degli umani
encomio che in fondo
è satira: una sottile
parentesi tra denti ignoti,
ultimamente anche le cose
insignificanti pesano.


Favola per l'autunno


Ci fu un tempo
nel quale
a tutte le cose
davamo un nome
e un compito
ci premeva forte
al vivere
stagioni oltre stagioni
immense;
il profumo dei boschi
nel cosmo spinoso
della castagna,
l’aria intima
della notte penombra
tra le foglie lontane.
Ci fu un tempo
nel quale
noi esistemmo perduti
tra percezione e sogno
o solamente
tra l’illusione e l’attesa
di potere noi
colmati delle cose
sulla nostra morte
illuminare
la morte di tutti

Sola


" La fede è in te , la fede è una persona "
( Mario Luzi da "La notte viene col canto" )

Gli occhi lucidi
avere un solo cuore
per descrivere tutto questo
ma il dolore non è sapienza.
Gli occhi stanchi
il bisogno d'una carezza
la morte spirituale voglia
e l'attesa d'un sentimento equivoco.
Non basta un'anima
mentre osservo questo silenzio
ed il gatto che si muove
e tutt'intorno opaca la meraviglia
d'un autunno che si perde,
con il piede a terra esploro
l'inerzia e la paura
gli occhi tristi della Fede
e di nuovo chi vorrebbe
amarmi e non sa come.

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