Recto


Oltre la burla
degli anfratti
spia il ritorto
d'umane condizionate
una ragione sola
universare solo
un solo esserci
una morte sola.
A pochi accorrono
spiando dalla buca
che sorta è semplice
ma nel cosmo d'esser tutti
tratta dagli sguardi
empia si fa
e di vuoto.


Nemesi

Armeggiato
sull'asfalto la sua troica
scura, affissi murari
di poche ore sento
lo svariare delle pinzochere
fluttuando il risifico dei luoghi.
A diamanti tardi sfuggo
di strisce luminarie
e pena la via di sempre
il limite per potere
mi trascolora. Anima colpita
che a prestito tieni un nome,
altra vita di spurgo
altro concavo riguardo
altra sfiducia di compromessi,
è forza d'uomo
un malessere che incombe
e tutta la vita si sfuma
a tentare di celebrarlo.

Illuminata

Periodi
sopravvivo
nei quali percepisco
solo il contorno
e le barriere
delle cose,
non si tratta
di illimitato
o di limitato,
di orizzonti immensi
tracciati da altri
sguardi
se il tuo
si ferma ...tormentato.
Si tratta di concetto
e di emozione
di anima
e di respiro.
Un uomo
solo
non racchiude
l'universo,
lo disegna.
Confini sfocati
di cielo terreno
sulle colline
verso la terra
che conosco
osservo;
nella realtà cerco
il mancante
il soffio
il sempre costante
o la parola chiave
solamente.

Cento Giorni

Era
il nostro insistere
l'esistenza ma svegli
veglianti sognatori,
era
attraverso le nostre
pupille lo sprofondare
quieti e frenetici
di sogni conquistati
sempre
senza troppa fatica
senza lodevole impegno.
Era
il nostro volersi attenti
le facili stagioni
ambigue pertinenze
di confessati niente
come se niente
ci appartenesse;
mortalità apparente
ovunque, mortalità
insistente comunque.
Eravamo
solo ingenui festanti
adolescenti
che adesso sanno
come è difficile
ricordarsi di sé,
viversi di nuovo
e sapere non
chi siamo stati
ma come arrivammo
un giorno d'aprile
ad esserlo.
Non è
per sempre
tutta la nostra storia
mutata, convertita,
elaborata; non è
per sempre
che si giudica
esistendo a caso
col solo pensiero
d'essere nell'acqua
strani progetti.

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