TIGLIO
Appartiene alla famiglia delle Tigliacee.
Nelle nostre zone si possono trovare: tiglio nostrale, pianta che raggiunge i 35 metri di altezza ed ha foglie pubescenti inferiormente e tiglio maremmano, pianta che raggiunge i 20-25 metri di altezza con chiona tondeggiante.
Lungo i viali cittadini, oltre a queste due specie vengono coltivati anche: tiglio americano (alto 30 metri con foglie accuminate) e tiglio tormentosa (con foglie bianco-tormentose al rovescio).
La coltivazione del tiglio é abbastanza semplice anche perchè quando la pianta è adulta diviene rustica e resiste, grazie ad un apparato radicale profondo, alle avverse condizioni climatiche.
Numerosissime sono le utilizzazioni delle varie parti del tiglio; il suo legno di colore chiaro, flessibile ed omogeneo, è prezioso per lavori di ebanisteria, per le asticciole dei martelli dei pianoforti e fornisce inoltre un carbone usato in disegno (carboncino) e per preparare polvere pirica.
Dalla corteccia per macerazione, si ottiene materiale adatto a fabbricare corde e tappeti.
Le foglie sono usate come foraggio o come aggiunta al tabacco.
Dai fiori, l'industria farmaceutica estrae varie sostanze utili all'organismo umano.
Dai semi è possibile estrarre un olio alimentare pregiato.