Il Generale Baldassarre nacque a Trani il 27 aprile 1883 e vi rimase fino al 1896, quando il padre, funzionario delle imposte dirette, si trasferì a Messina. 
Conseguita brillantemente la licenza liceale nella bella città isolana, entrò nell'accademia Militare di Torino, riportando, negli esami finali della successiva scuola Applicazione e Genio, la più alta valutazione allora raggiunta.

Cessata la guerra, per incarico del Comando del corpo di S.M., attese alla compilazione delle  "Istruzioni di Artiglieria" che, per molti anni, costituirono il testo sul quale forgiarono la propria formazione professionale intere generazioni di ufficiali. In seguito ad un'altra importante opera di alta basilica, ottenne la promozione a colonnello per meriti eccezionali e gli venne  affidata la carica di Segretario Generale della Frabbriguerra fino alla promozione a maggiore generale. Fu successivamente nominato Comandante di artiglieria del comando del corpo d'armata di Milano, dove succedette al duca di Bergamo nel comando della Divisione Legnano. Allo scoppio della seconda Guerra Mondiale gli furono affidati l'organizzazione ed il comando della leggendaria Divisione Ariete che, in Libia, si coprì di gloria nella conquista della Cirenaica e nella vittoriosa battaglia di Torbuk a fianco delle truppe guidate dal Maresciallo Rommel.

Dopo la riconquista della Cirenaica, su proposta del comando di Libia, gli fu conferita la croce di Cavaliere Ufficiale dell'Ordine Militare di Savoia, riconoscimento del quale si sentiva giustamente orgoglioso.

La morte lo colse, quale Comandante del XX Corpo d'Armata, sul fronte di Marsa Matruk, mentre, tra i suoi soldati, stava per raggiungere la zona stabilita per l'attacco. Cadde da valoroso, come testimonia quel documento di toccante umanità che è il rapporto sul tragico episodio reso dal Tenente Nistri, ufficiale addetto alla persona del Generale Baldassarre ed unico superstite del suo grado al tremendo bombardamento.

Alla memoria di Ettore Baldassarre è stata conferita la medaglia d'oro al valor militare. 
Il seguente documento ne spiega i motivi:

 

"Valente artigliere. Tecnico insigne. Già distintosi per capacità, coraggio e sprezzo del pericolo in numerosi combattimenti ha, quale comandante di grande unità, contribuito in modo decisivo a vittoria riportate dalle nostre armi in aspre battaglie. Incurante di ogni rischio, mosso dal desiderio di portare la sua parola incitatrice alle truppe, era sempre tra i suoi soldati nei punti più esposti. Durante la preparazione di un attacco veniva gravemente ferito in seguito a un bombardamento aereo, mentre trovavasi tra le truppe di prima schiera. Malgrado la conseguente fortissima emorragia, consentì di essere trasportato al posto di medicazione solo dopo aver dato le direttive per la prosecuzione dell'azione a chi doveva succedergli nel comando. Trasportato a una sezione di sanità, sopportava virilmente una dolorosa operazione chirurgica e decedeva poco dopo, pronunziando parole di fede nel felice esito della battaglia. Ain El Gazala, Bir Hacheim, Torbuk, Sidi El barrani 16 Marzo - 26 Giugno 1942"

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