Il
trigramma “Fortis
- Ferox - Fertilis”
ricorda la
storia di Trani che fu forte, valorosa e fertile. La torre (Fortis) significherebbe
la forza, la testa del bue (Ferox) la fertilità, il drago (Fertilis)
il prospero commercio che Trani svolgeva con gli altri Paesi. Tutto è
sormontato da una corona di conte a cinque punte forse in ricordo del celebre
conte Pietro di Trani. Secondo un'antica leggenda, Trani risale a Tirreno,
figlio dell'eroe omerico Diomede, che l'avrebbe fondato al ritorno della guerra
di Troia. Vi è anche un'altra leggenda che indica l'imperatore Traiano
quale uno dei possibili fondatori. Dai nomi di Tirreno e di Traiano, la
città prese il nome. Infatti su una lapide, un tempo murata sulla
Porta Bisceglie di Trani, che ora si trova nell'atrio del vecchio Municipio,
vi sono scritte le seguenti parole:
“Tirrenum Me Fecit”
“Traianus Me Reparabit”
“Ergo Mihi Tranum
Nomen”
“Uterque Dedit”
Questa leggenda
è stata ricavata da un antico documento romano “Tabula Peutingeriana”
del III sec. d. C., la quale si trova a Vienna, per cui le origini di Trani
possono farsi risalire ad epoca non posteriore al III secolo. Alcuni storici,
invece, affermano che Trani fu fondata dai Tirreni, un popolo che viveva
nell'Etruria, perché durante gli scavi, si sono trovati oggetti
simili a quelli che si trovano nell'Etruria. Alcuni dicono che il nome
deriva da Trana con il quale si indicava quel tratto di mare circondato
da bracci di terra. Altri dicono che Trani prese il nome da Reti tese per
la pesca. Altri ancora, attribuiscono la fondazione di Trani a Traiano
e dicono che questa città una volta si chiamava Traianopoli. Leggende
a parte, le condizioni naturali di Trani autorizzano l'ipotesi che questa
città possa essere esistita anche in età preistorica. La
presenza del porto, una conca naturale formata dall'azione erosiva di un
torrente, e la comodità di un facile approdo per i marinai, potrebbero
aver favorito il sorgere di prime case, quindi di primi agglomerati e di
vita dei primi abitanti, che avevano a disposizione un clima mite, un mare
pescoso, un terreno fertile e anche tufo in abbondanza per la costruzione
delle loro abitazioni. Si giunge così al XI sec. d. C. e quindi alla
dominazione longobarda, per individuare una prima grande struttura urbana
quale fu la murazione dell'insediamento abitativo con le sue quattro porte:
“Porta Vetere" che
la metteva in comunicazione con Barletta ed Andria; "Porta Antica" con
Bisceglie, Corato e Ruvo di Puglia; "Porta Nova e Porta Vassalla" con l'entroterra.
Fu da queste mura erette a difesa della città che partì il
suo sviluppo. Al dominio longobardo, cessato intorno all' 845, subentrò
quello bizantino, quello saraceno nel 988, quello normanno nel 1042, poi
la dominazione veneziana, per giungere a quella sveva.
Trani fu un importante
centro culturale e commerciale: ricordiamo a questo proposito gli Statuti
marittimi che la città si diede e che furono ampiamente accettati
e seguiti dalle città marinare dell'Adriatico, un po' come le famose
Tavole amalfitane lo furono per tutti i porti del mar Mediterraneo.
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