La nostra parrocchia, poco più di 10 anni fa, è stata affidata ai Salesiani di Don Bosco,
che erano già presenti a Venaria nella parrocchia di San Francesco, dall’anno precedente.
Che cos’ha di particolare una parrocchia affidata ai Salesiani? Abbiamo un chiodo fisso, e sono
i ragazzi e i giovani; Don Bosco era solito affermare: “Il bene della società e della
Chiesa risiede nella buona educazione della gioventu'; e aggiungeva anche: “Io ritengo
che senza religione nulla si possa ottenere di buono fra i giovani”.
Per questo è una nostra scelta prioritaria l’educazione dei ragazzi e dei giovani,
privilegiando gli ambienti popolari e giovanili.
L’oratorio è l’espressione concreta della nostra preoccupazione educativa; ed è motivo di soddisfazione
accorgersi che il nostro oratorio sta crescendo, come numero di ragazzi e come iniziative.
Ci sono gruppi per fasce di età: elementari, medie, biennio, trienno e animatori; ci sono varie proposte
sportive: calcio a 5, danza, tennis tavolo, volley femminile… e chissà che cos’altro ancora.
Anche la catechesi quest’anno presenta un volto nuovo e cerca di diventare più attraente.
Don Bosco voleva che i ragazzi si sentissero protagonisti nell’ambiente dell’oratorio e della chiesa;
proprio per questo ad ogni annata di catechismo corrisponde un momento particolare di festa.
A ottobre c’è stata la “Festa dell’Annuncio“, per l’inizio dell’Anno Catechistico.
A novembre la “Consegna del Credo” per i ragazzi che riceveranno a maggio la Cresima.
A dicembre la “Festa del Seme piccolissimo” per i bambini che faranno quest’anno la Prima Comunione.
A gennaio la “Benedizione dei Ragazzi e dei Bambini”, per tutti i ragazzi e bambini del Catechismo e
dell’Oratorio.
A febbraio la “Festa del Padre Nostro” per la 2° elementare. A marzo toccherà alla 4° elementare per
la “Festa dell’Amico invisibile”, poi la 5° elementare per la “Festa degli Spiccioli”, e poi ancora
a maggio e giugno per coloro che avranno appena fatto la Prima Comunione e la Cresima.
Ogni mese, una domenica di festa: perché i ragazzi siano protagonisti nella preparazione di questi
momenti di festa e protagonisti in chiesa per la Santa Messa.
In questo modo vengono attirati anche i genitori, che hanno l’occasione di vedere personalmente
che nella comunità parrocchiale c’è gioia e vivacità.
Era proprio quello che anche Don Bosco si era proposto di realizzare: attraverso i ragazzi, attirare
a Dio e alla Chiesa i loro genitori.
Ecco allora un invito ai genitori: lasciatevi attirare, accettate benevolmente di vivere con i vostri
figli i momenti di festa in cui essi sono protagonisti. E a tutti gli adulti: è vero, i ragazzi
sono rumorosi e a volte pesanti da sopportare, ma l’oratorio è un’officina di “buoni cristiani e
onesti cittadini”… e le officine quasi mai sono silenziose!
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