|
Feedback
Leggi
il Guestbook
|
Un altro problema piuttosto comune è dato dalla diversa lunghezza dei due piedi che in alcune persone può essere più accentuata rispetto ad altre (Figura 4); in tal caso è utile scegliere la misura della scarpa sul piede più corto e, conseguentemente adattare lo scafo del piede più lungo deformandolo opportunamente nella zona dell'alluce per evitare fenomeni di callosità reattive (Figura 5). Figura
4: Una atleta nazionale con una
pronunciata differenza tra i due piedi. Alcune aziende offrono modelli di scarpette che si adattano con grande precisione alla forma anatomica del piede (Scarpette termoconformabili oppure ad iniezione). Si tratta di un livello forse eccessivo di personalizzazione, riservato più a chi scia ad un livello medio alto per più di 10 – 20 giorni l'anno. Tuttavia ritengo che tale possibilità debba essere presa in considerazione anche dallo sciatore appassionato che pur non sciando quantitativamente molto ha una conformazione dei piedi che non si adatta a nessun tipo di scarpa nemmeno previo adattamento dello scafo in plastica. Figura
5: Formazione
di callosità in seguito all'utilizzo di una scarpa troppo corta. In
conclusione appare utile ribadire alcuni consigli per chi soffre di problemi ai
piedi durante lo sci e per tale motivo deve purtroppo limitarsi nella
effettuazione delle tanto desiderate discese. ·
Evitare di acquistare uno scarpone in cui, a ganci chiusi, risulti
possibile staccare il tallone dalla suola. ·
Acquistare un plantare personalizzato se i problemi riguardano
l'arco plantare. ·
All'atto dell'acquisto richiedere la possibilità di
personalizzare lo scafo dello scarpone adattandolo al tipo di problema
personale. ·
Ultimo consiglio che può apparire banale ma che pur sempre è
importante. Le unghie dei piedi devono sempre essere ben tagliate in quanto il
poco spazio a disposizione delle dita all'interno della scarpa può determinare
la creazione di piccole ferite o, in alcuni casi, può determinare la totale
caduta dell'unghia.
|