Apparato Respiratorio - Anatomia |
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Struttura del polmone (2^ parte)
La parete alveolare secondo la concezione classica La parete alveolare è tappezzata internamente dall'epitelio respiratorio, sottile epitelio pavimentoso monostratificato, formato da due tipi di cellule: cellule con citoplasma granuloso e nucleo (cellule nucleate ) e cellule più grandi con citoplasma chiaro e prive di nucleo (laminette respiratorie). L'epitelio poggia sopra una sottile membrana basale, che contiene fibre collagene, numerosi elementi elastici ed una sviluppata rete capillare, la quale è in rapporto con le laminette respiratorie.
La parete alveolare secondo la concezione moderna L'esistenza delle laminette respiratorie così come erano concepite dagli antichi AA. è oggi negata dagli Autori moderni. Secondo Marchand e Loosli, la parete dei capillari sarebbe a diretto contatto con l'aria alveolare, senza interposizione di alcuna formazione, e le linee nere rivelate dalla impregnazione al nitrato di argento non rappresenterebbero i limiti delle laminette respiratorie (secondo la concezione classica), ma i margini delle cellule endoteliali dei capillari. Secondo altri Autori (Hayek, Low, Bertalanffy, Leblond, Karrer, Bargmann, Knoop, Policard, Giese, Gieseking), fra l'aria alveolare ed il sangue dei capillari si interpongono non le laminette respiratorie ma le seguenti formazioni:
Cellule endoteliali Come abbiamo precisato precedentemente a proposito della substruttura dei capillari sanguiferi, non esiste alcuna sostanza cementante fra le cellule endoteliali e la loro unione avviene non già per affrontamento dei margini, ma per accavallamento di essi (overlapping). Il lume dei capillari alveolari è molto variabile di calibro (3-8μ) e la sua forma spesso si presenta come una fessura, sicché gli eritrociti sono obbligati a deformarsi per poter passare attraverso i vasi. Fra i capillari alveolari ve ne sono alcuni che rivestono il carattere di canali preferenziali. Stabilito che fra l'aria alveolare ed il sangue dei capillari s'interpongono: il "velo" delle cellule alveolari, la basale alveolare, la basale dell'endotelio e l'endotelio (formazioni che complessivamente presentano uno spessore di 1000-5000μ), rimangono da illustrare l'impalcatura, che sorregge la suddetta barriera aria-sangue e che è rappresentata dalla sostanza fondamentale, ed alcune cellule speciali che ivi si trovano: le cellule settali.
Sostanza fondamentale. La sostanza fondamentale, che fa parte integrante della parete alveolare, è costituita da tessuto connettivo con rari fibrociti e qualche istiocita. In essa sono immerse fibre elastiche e fibrille collagene. Le fibre elastiche hanno in genere uno spessore molto sot-tile, sono poco abbondanti nella parete dell'alveolo polmonare (contrariamente a quanto ritenevano gli AA. classici), mentre sono numerose a livello del condotto alveolare e dell'infundi-bolo; nei punti dove prende origine ogni escavazione emisferi-ca, che costituisce l'alveolo. In tale punto, che alcuni AA. chiamano cercine alveolare o piede d'inserzione dell'alveolo, le fibre elastiche formano un anello. Le fibrille collagene, secondo Policard, si presentano sotto tre aspetti principali:
Le fibrille costituenti i tre tipi dei fasci suddetti, chiamati fibrille collagene primarie, hanno un diametro di 100-200 A e presentano la striatura trasversale ad intervalli regolari di 640 A, periodo caratteristico delle fibrille collagene.
Cellule settali Nella sostanza fondamentale, dove la parete alveolare è più spessa e specialmente lungo i setti di divisione degli alveoli, si trovano alcune cellule di aspetto particolare, chiamate cellule settali. Le più frequenti sono piccole e di aspetto linfocitoide. Le cellule settali sono poco numerose in condizioni normali, invece in condizioni patologiche aumentano di numero e subiscono una evoluzione verso il tipo fibroblastico e reticolo-istiocitario. |