Apparato Respiratorio - Anatomia

 

Naso


Generalità

Il naso è situato nella parte mediana della faccia ed ha la forma di una piramide triangolare, con la base in basso e l'apice in alto. Nella base si aprono due orifizi, le narici, separati da un tramezzo denominato sotto-setto. L'apice della piramide si identifica con la radice del naso, situata tra i due sopraccigli. Questa si continua inferiormente con il dorso del naso, che termina con un piccolo rilievo chiamato lobulo del naso (punta del naso). Le parti inferiori  delle facce laterali, che delimitano lateralmente le narici, prendono il nome di ali o pinne.

 

Fig. 1a - morfologia del naso

Fig. 1b - struttura di sostegno del naso


Struttura del naso

Il  naso è composto da una struttura di sostegno o scheletro, in parte osseo e in parte cartilagineo, da uno strato muscolare, da un rivestimento esterno cutaneo e da un rivestimento interno mucoso.

Scheletro del naso

·         lo scheletro osseo è formato dalle due ossa nasali, pari e simmetriche di forma grossolanamente rettangolare, unite tra di loro lungo la linea mediana.  Costituiscono lo scheletro del terzo superiore della piramide nasale. Il loro margine laterale si congiunge alla branca montante del mascellare superiore, il margine superiore si articola con il margine inferiore del processo nasale dell'osso frontale ed infine il margine inferiore è in contatto con le parti cartilaginea dello scheletro della piramide nasale. Partecipano alla formazione dello scheletro osseo quindi parte del frontale, parte dei mascellari superiori, parte dell'etmoide; concorrono alla formazione del naso inoltre l'unguis e il vomere.

·         scheletro cartilagineo:  è costituito da tre cartilagini principali, due pari situate nello spessore delle pareti laterali del naso (le due cartilagini laterali o triangolari che costituiscono lo scheletro del terzo medio), le due cartilagini alari  pari e simmetriche, che costituiscono lo scheletro del terzo inferiore e del lobulo (la punta del naso) e una impari e mediana, denominata cartilagine quadrangolare (cartilagine del setto), unita nella parte supero-posteriore alla lamina perpendicolare dell'etmoide e nella parte infero posteriore al vomere.

·        setto nasale: la cartilagine quadrangolare, la lamina perpendicolare dell'etmoide situata posteriormente ad essa e il vomere in basso costituiscono il cosiddetto setto nasale che divide l'interno del naso in due "cavità" dette fosse nasali o cavità nasali .

·         Struttura di supporto: è formata da un complesso apparato connettivale, legamentoso e muscolare. Tiene unite tra loro le varie parti dello scheletro nasale e provvede, con i numerosi muscoli che si inseriscono sul naso, ad una corretta mimica del naso e del volto. Copertura esterna: è costituita dalla pelle e dai tessuti molli sottocutanei. La pelle è molto sottile e mobile nei due terzi superiori del naso, diventa più spessa e aderente nel terzo inferiore (lobulo).

 

Le cavità nasali

Le cavità nasali, situate nell'interno del naso, una destra e l'altra sinistra, sono divise tra loro dalla presenza del setto nasale, costituito dalla lamina perpendicolare dell'etmoide, dal vomere e dalla cartilagine del setto. In ognuna delle cavità nasali si possono distinguere quattro pareti: una mediale, una inferiore, due laterali (destra e sinistra). La parete mediale è costituita dal setto nasale, la parete inferiore o pavimento della fossa nasale è costituita dal processo palatino del mascellare e dalla lamina orizzontale dell'osso palatino.  Ciascuna parete laterale presenta tre lamine ossee convesse medialmente, lateralmente connesse alla parete laterale delle cavità nasali, rivestite da mucosa, che prendono il nome di turbinati.  Le cavità nasali sono in rapporto lateralmente con i due seni mascellari che sono ricolmi d'aria, posteriormente con i seni sfenoidali e il segmento superiore della faringe, inferiormente con il palato duro e molle ed anteriormente con l'osso nasale e con le cartilagini nasali. Una parte nasale (setto ), in parte ossea ed in parte cartilaginea, separa la cavità nasale destra da quella sinistra. Solo raramente il setto nasale è rettilineo, di norma è più o meno deviato da un lato (deviazione del setto). Pertanto le due cavità nasali hanno dimensioni diverse e quella più piccola è quasi sempre la prima che si occlude durante un raffreddore. Le cavità nasali comunicano con il rinofaringe attraverso le coane.

Dalle pareti laterali di ciascuna cavità nasale sporgono tre processi ossei posti orizzontalmente e rivestiti da una mucosa notevolmente spessa che filtra, inumidisce e riscalda l'aria inspirata (cornetti o turbinati):

·         cornetto nasale superiore

·         cornetto nasale medio

·         cornetto nasale inferiore

I cornetti inferiore, medio e superiore delimitano e formano tre compartimenti, i cosiddetti meati nasali, ognuno dei quali posto al di sotto del corrispondente cornetto, e ricevono lo sbocco delle cavità paranasali e del canale nasolacrimale.

 

Le cavità paranasali 

Il seno frontale , pari e simmetrico, è situato fra il margine superiore della cavità orbitaria e la linea mediana. Esso si sviluppa in età infantile e raggiunge le massime dimensioni nella pubertà. Altrettanto avviene per il seno mascellare , la più ampia delle cavità paranasali. Esso è a forma di piramide rovesciata, il cui apice giunge in vicinanza delle radici dentali. Poiché il seno mascellare è in rapporto con le cavità nasali solo nel territorio del tetto, è possibile che le secrezioni di mucosa ristagnino in corrispondenza della base. L'infezione di tali secrezioni può portare allo sviluppo di uno stato infiammatorio a carico dell'intera cavità paranasale, cioè alla cosidetta sinusite. 

Il seno sfenoidale , pari anch'esso, è in rapporto anteriormente con le cavità nasali. Fra il seno frontale e quello mascellare ha sede l'etmoide , al cui interno si trova un gran numero di cellule etmoidali che fanno parte delle cavità paranasali.

 

Fig. 2 - seni e cavità nasale


 

Conformazione interna delle cavità nasali

Nel meato inferiore sbocca il canale nasolacrimale che dà passaggio al liquido prodotto costantemente dalle ghiandole lacrimali annesse all'occhio, ossia le lacrime, nella cavità nasale e nella faringe, prima che esso venga deglutito insieme alla saliva. Un'apertura del meato medio, che è particolarmente ampia, collega la cavità nasale con la parte superiore del seno mascellare e con il seno frontale, mentre il meato superiore riceve lo sbocco del seno sfenoidale . Le piccole cellule etmoidali sono in collegamento sia con il meato medio sia con quello superiore e, di conseguenza, con l'ambiente esterno. La comunicazione dei seni paranasali con l'ambiente esterno, garantita dalla pervietà dei condotti che sboccano nei meati nasali, mantiene un adeguato compenso pressorio tra le cavità scheletriche del massiccio facciale e l'ambiente. Inoltre, essa consente lo scaricamento all'esterno, tramite le vie nasali, delle secrezioni mucose in eccesso che si formano localmente.Nella regione del piccolo cornetto superiore è situata la mucosa olfattiva con un epitelio in cui sono accolte cellule nervose sensoriali che reagiscono a stimoli chimici che attivano le ghiandole della mucosa olfattiva.

Conformazione interna dei turbinati

La lamina ossea che costituisce i turbinati è rivestita da mucosa microscopicamente caratterizzata da un epitelio cilindrico stratificato con presenza di cellule ciliate e caliciformi mucipare.  La sottomucosa presenta uno stato vascolo-ghiandolare con le caratteristiche del tessuto cavernoso erettile. 

I turbinati posseggono una estremità anteriore o Testa del Turbinato ed una estremità posteriore denominata coda del turbinato.   I turbinati si distinguono, procedendo dal basso verso l'alto in inferiore, medio e superiore.  La lamina che forma lo scheletro del turbinato inferiore è un osso indipendente che si articola con il mascellare, lo scheletro osseo dei turbinati medio e superiore è costituito da due espansioni mediali delle masse laterali dell'osso etmoide.  Ogni turbinato delimita superiormente e medialmente uno spazio libero  che prende il nome di meato.  Di conseguenza esistono tre meati (superiore, medio ed inferiore).  Lo spazio delimitato lateralmente dai turbinati superiore e medio e medialmente dal setto prende il nome di fessura olfattiva.  La mucosa olfattiva, che riveste la fessura olfattiva presenta uno spessore di circa 1 mm. e presenta un colorito giallino.  E' formata microscopicamente da epitelio prendostratificato e comprende delle cellule specializzate: le cellule neuro-sensoriali o cellule di Schultz.  

Le cellule di Schultz presentano in alto delle espansioni che prendono il nome di "ciglia olfattorie" che si immergono nel muco che riveste la mucosa.  All'estremità opposta tali cellule presentano gli assoni afferenti che insieme vanno a costituire i filuzzi del nervo olfattivo che passando attraverso la lamina cribrosa dell'etmoide (volta delle cavità nasali) raggiungono i bulbi olfattivi della fossa cranica anteriore.  Nel meato inferiore sbocca il dotto naso-mascellare.  Nel meato medio sboccano gli ostii e i dotti delle cavità sinusali  etmoidali, mascellari e frontali.  Al di sotto del turbinato medio è possibile evidenziare procedendo in senso antero-posteriore una sporgenza uncinata detta processo uncinato.  Il processo uncinato con la parete ossea laterale delimita un canale detto "infundibolo"  nel cui fondo si apre l'ostio del seno mascellare.  Procedendo ancora posteriormente si può evidenziare una protuberanza: la bulla etmoidale.

 La bulla e il processo uncinato delimitano uno spazio: lo hiatus semilunaris che è in continuità con l'infundibolo.  Nello hiatus semilunaris  sboccano gli orifizi delle cellule etmoidali anteriori e dei seni frontali.  Le cellule etmoidali posteriori  sboccano nel meato superiore.