Le vitamine

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Carenza (ipovitaminosi) ed eccesso (ipervitaminosi) di vitamine

Vitamina B1 (Tiamina): Vitamina B1: sensibile al calore, all’aria e alcalinità.la sua carenza provoca il Beri Beri, una malattia che compromette la forza muscolare, il sistema nervoso, il cuore e l’apparato circolatorio.

 

Vitamina B2 (Riboflavina): Vitamina B2: sensibile al calore, alla luce e all’alcalinità.la sua carenza può provocare ragadi ai lati della bocca, dermatiti seborroiche, congiuntiviti.

"importante per lo stato di nutrizione della pelle e delle mucose, la riboflavina è raramente scarsa nell’alimentazione delle popolazioni dei paesi ricchi. La sua carenza è invece evidente nelle popolazioni povere, dove associata a un generale stato di sottonutrizione, causa alterazioni della pelle, lesioni alle mucose e al tubo digerente. E’ molto diffusa nel lievito di birra, nel germe di grano, nei cereali integrali, nel fegato, nella carne, nel latte e nelle uova ed è prodotta anche dalla flora intestinale. Una certa parte però viene perduta con la cottura dei cibi. Il fabbisogno giornaliero è di 0,6 mg ogni 1000 kcal assunte".

fonte: http://www.epicentro.iss.it/problemi/vitamine/vitamine.asp#Quante

 

Vitamina B3 (Niacina) o Vitamina PP: Vitamina B3 o Vitamina PP: resistente in tutte le condizioni.la sua carenza provoca la Pellagra, malattia molto presente nel passato, per coloro che utilizzavano una dieta povera di proteine e ricca di farina di mais (polenta). Essa provoca astenia, anoressia, cefalea, dermatite, diarrea, demenza.

"la vitamina PP prende parte alle reazioni della respirazione cellulare, della sintesi e demolizione di amminoacidi, acidi grassi e colesterolo. La carenza di niacina causa la pellagra, una condizione molto diffusa nelle zone povere anche del nostro paese fino all’inizio del ‘900, a causa di una alimentazione principalmente consistente in mais, povero di niacina e ricco di antivitamina PP, una sostanza che si combina con la vitamina PP e la rende non disponibile per l’organismo. Tipici sintomi della pellagra sono dermatiti, macchie e desquamazioni epidermiche, disturbi intestinali, diarrea, fino ad alterazioni neurologiche, come la demenza. La niacina è molto diffusa negli alimenti di origine animale, e viene sintetizzata dall’organismo a partire dall’aminoacido triptofano quindi una dieta a base di proteine ne garantisce un apporto sufficiente. Il fabbisogno giornaliero è di 6,6 mg per 1000 kcal assunte". fonte:http://www.epicentro.iss.it/problemi/vitamine/vitamine.asp#Quante

 

Vitamina B5 (acido pantotenico): Vitamina B5: sensibile al calore."vitamina importantissima nella protezione da una serie di condizioni patologiche, è molto diffusa in tutti gli alimenti sia animali che vegetali, soprattutto nel fegato, tuorlo d’uovo, legumi e lievito di birra. E’ carente solo in stati di grave denutrizione, e il suo fabbisogno quotidiano è di 3-12 mg al giorno."fonte: http://www.epicentro.iss.it/problemi/vitamine/vitamine.asp#Quante

 

Vitamina B6 (piridossina):Vitamina B6: sensibile alla luce. la sua carenza provoca forme dermatologiche, eczemi e forme neuromuscolari degenerative. Nei lattanti provoca convulsioni, lesioni cutanee, anemia microcitica.

"precursore di un enzima importante nel metabolismo dei composti azotati, la presenza della vitamina B6 influenza l’efficienza nell’utilizzo delle proteine da parte dell’organismo, ma anche la sintesi dell’emoglobina e il metabolismo dei carboidrati e dei lipidi. La carenza di B6 è piuttosto rara, e solitamente causa apatia e debolezza, e in qualche caso una forma di anemia ipocromica, dove i globuli rossi sono più chiari del solito. E’ molto diffusa tra gli alimenti, nella carne, nel pesce, nei legumi ed è resistente anche a molti trattamenti industriali. Il fabbisogno giornaliero è stimato in almeno 1,1 mg al giorno per le donne e 1,5 mg al giorno per gli uomini."fonte: http://www.epicentro.iss.it/problemi/vitamine/vitamine.asp#Quante

 

Vitamina H (Biotina): biotina è l'unica denominazione internazionale, accettata dalla IUPAC, di questa sostanza conosciuta anche come Vitamina H (nomenclatura tedesca), vitamina B7 (nomenclatura anglosassone), vitamina B8 (nomenclatura francese).

"La biotina partecipa alla sintesi di glucosio e di acidi grassi. Essendo una vitamina molto presente negli alimenti e abbondantemente prodotta anche dalla flora intestinale, non è solitamente carente nell’organismo. Si trova soprattutto nel fegato, nel pollo, nel tuorlo d’uova, nella frutta secca, in diversi ortaggi e frutta fresca, nel latte e formaggi, nel pesce. Il fabbisogno giornaliero è di 15-100 µg al giorno, solitamente soddisfatto da una normale dieta alimentare".

fonte: http://www.epicentro.iss.it/problemi/vitamine/vitamine.asp#Quante

 

Vitamina B9:  sensibile al calore, alla luce, all’aria e all’acidità.

la sua carenza provoca anemia ipercromica o megaloblastica (presenza nel midollo osseo di eritroblasti, ovvero cellule che devono maturare in globuli rossi ma che non riescono a raggiungere la loro maturazione), leucopenia (pochi globuli bianchi), trombocitopenia, alterazione di cute e mucose.

"L’acido folico (folato), è la vitamina B9. Non viene prodotto dall’organismo ma deve essere assunto con il cibo e dalla flora batterica intestinale, e il fabbisogno quotidiano in condizioni normali è di circa 0,2 mg. Negli ultimi decenni, l’acido folico è stato riconosciuto come essenziale nella prevenzione delle malformazioni neonatali, particolarmente di quelle a carico del tubo neurale, che si possono originare nelle prime fasi dello sviluppo embrionale. Durante la gravidanza, quindi, il fabbisogno di folato si raddoppia a 0,4 mg perché il feto utilizza le riserve materne.
Anche se il suo ruolo non è conosciuto nei dettagli, infatti, la vitamina B9 è essenziale per la sintesi del DNA e delle proteine e per la formazione dell’emoglobina, ed è particolarmente importante per i tessuti che vanno incontro a processi di proliferazione e differenziazione, come, appunto, i tessuti embrionali. L’acido folico, tuttavia, contribuisce anche a prevenire altre situazioni di rischio alla salute. La sua presenza abbassa i livelli dell’aminoacido omocisteina, associato al rischio di malattie cardiovascolari e infarti, anche se non si può al momento stabilire una associazione diretta tra assunzione di folati e riduzione del rischio cardiaco. Inoltre, sembra giocare un ruolo, non ancora ben chiarito, nella prevenzione di altri difetti e malformazioni congenite, come la labiopalatoschisi e alcuni difetti cardiaci congeniti." fonte: http://www.epicentro.iss.it/problemi/folico/folico.asp

 

Vitamina B12: Vitamina B12: sensibile alla luce. la sua carenza può causare anemia megaloblastica o ipercromica, per il mal assorbimento di questa vitamina nell’intestino.

"Si tratta di un gruppo di sostanze contenenti cobalto, coinvolte nel metabolismo degli acidi grassi, degli amminoacidi e degli acidi nucleici. La condizione di carenza è piuttosto rara, e si può manifestare solo nei casi di dieta vegetariana stretta. In questo caso, è particolarmente delicata la fase di gravidanza, dove la carenza nella madre può avere effetti molto pericolosi per il nascituro. La carenza però può derivare anche dall’assenza del fattore che ne facilita l’assorbimento a livello intestinale, con conseguenti disturbi a carico del sistema nervoso e della produzione delle cellule del sangue, fino a una forma di anemia definita ‘perniciosa’. E’ presente in tutti gli alimenti animali in minime quantità, in particolare nel fegato, nella carne, nel pesce nel latte e nelle uova, ed è resistente alla cottura. Il suo fabbisogno minimo giornaliero, normalmente coperto dalla dieta, è di almeno 2 mg al giorno."

fonte: http://www.epicentro.iss.it/problemi/vitamine/vitamine.asp#Quante

 

Vitamina C (acido ascorbico): Vitamina C: sensibile al calore (si denatura velocemente ad una temperatura di 40° e dopo due giorni a temperatura ambiente), alla luce, all’aria e all’alcalinità (è infatti contenuta in cibi acidi come gli spinaci, i peperoni, la rosa canina, gli agrumi, ecc.)la sua carenza provoca lo Scorbuto, malattia da deficit dietetico, causa indebolimento della materia incementante all’interno delle cellule, provocando emorragie diffuse e ritardo nella guarigione di ferite. Nei bambino provoca lesioni ossee. Non sono state riscontrate malattie da eccesso di vit. C, solo pochi casi di calcolosi renale, anzi l’ipervitaminosi, sembra allontani il rischio di malattie infettive.

"Oltre a partecipare a numerose reazioni metaboliche e alla biosintesi di collagene, di alcuni aminoacidi e ormoni, la vitamina C è anche un anti ossidante, interviene nelle reazioni allergiche potenziando la risposta immunitaria, neutralizza i radicali liberi e svolge una funzione protettiva a livello di stomaco, inibendo la sintesi di sostanze cancerogene. La sua carenza provoca una condizione definita scorbuto, una malattia che in passato era molto diffusa tra i marinai che assumevano poca frutta e verdura, i cui primi sintomi sono apatia, anemia e inappetenza e poi, proprio per la mancata sintesi di collagene, sanguinamento delle gengive, caduta dei denti, dolori muscolari, fragilità dei capillari e emorragie sottocutanee. La vitamina C è contenuta soprattutto negli alimenti freschi, come frutta e verdura, in particolare kiwi, agrumi, pomodori e peperoni. La vitamina viene però facilmente deteriorata durante i trattamenti di conservazione e cottura, si perde facilmente durante i lavaggi e la cottura in acqua e viene danneggiata anche dall’ossigeno e dal calore. Per assicurare un buon apporto di vitamina C è quindi necessario consumare frutta e verdura freschissime e crude o poco cotte. Il fabbisogno di vitamina C è di 60 mg al giorno (70 in gravidanza)". fonte: http://www.epicentro.iss.it/problemi/vitamine/vitamine.asp#Quante

 

Vitamina A (Retinolo): sensibile al calore ("termolabile"), alla luce, all’aria e all’acidità.  La sua carenza provoca malattie oculari, lesioni cutanee o alle mucose, con infezioni locali. Il suo eccesso, provoca anoressia, astenia, problemi alla crescita ossea.

"Il retinolo e i suoi precursori, i carotenoidi, costituiscono uno dei fattori indispensabili per la vista, in quanto sono componenti della rodopsina, la sostanza sensibile alla luce presente sulla retina oculare. La carenza di retinolo comporta difetti alla vista che possono arrivare, nei casi più gravi, fino a completa cecità. La vitamina A però svolge anche un ruolo nel processo di differenziazione cellulare, ed è quindi molto importante per un corretto sviluppo dell’individuo, per la sua capacità di risposta immunitaria, per l’integrità del suo sistema di tessuti. Evidenze scientifiche indicano un ruolo della vitamina A come agente antitumorale. Una carenza di vitamina A quindi può provocare malformazioni fetali, difficoltà nel processo di sviluppo e crescita, sensibilità alle infezioni. Il retinolo è presente soprattutto negli alimenti animali, nel fegato, nel formaggio, nel burro, nelle uova e nel latte. Nei vegetali si trovano invece i carotenoidi, soprattutto nella frutta e verdura di colore arancione, giallo e rosso, come il pomodoro, la carota, le albicocche, l’anguria, i frutti di bosco. La vitamina A viene perduta in gran parte durante il processo di cottura. Essendo liposolubile, si accumula a livello del fegato, e può comportare, se assunta in eccesso, problemi di ipervitaminosi che possono causare anche danni permanenti a fegato e milza. Il fabbisogno giornaliero dunque è di 0,6-0,7 mg al giorno di retinolo, fino a 0,95 durante l’allattamento (1 mg di retinolo equivale a 6 mg di β-carotene). E’ però consigliabile non assumere più di 9 mg al giorno di retinolo per gli uomini e di 7,5 per le donne". fonte: http://www.epicentro.iss.it/problemi/vitamine/vitamine.asp#Quante

 

Vitamina E Tocoferolo):Vitamina E: sensibile al calore, alla luce e all’aria. la sua carenza può provocare debolezza muscolare con necrosi focale dei muscoli striati, creatinuria (creatina, una sostanza dei muscoli che conserva l’energia ma che è presente nell'urina), anemia emolitica (distruzione eccessiva di globuli rossi).

“La vitamina E è un antiossidante che contribuisce al mantenimento dell’integrità cellulare. Si ossida e degrada facilmente alla luce e in presenza di calore, quindi durante il processo di cottura e quello di raffinazione dell’olio vegetale. E’ contenuta soprattutto in frutti oleosi, come le olive, il germe di grano, i semi. Una carenza di vitamina E, generalmente associata a una malnutrizione, comporta difetti generali dello sviluppo, compresi disturbi al sistema nervoso e al metabolismo generale. Il fabbisogno si aggira sugli 8 mg al giorno." fonte: http://www.epicentro.iss.it/problemi/vitamine/vitamine.asp#Quante

 

Vitamina D (calciferolo) :Vitamina D: sensibile all’aria e all’acidità (basta esporre al Sole poche parti corporee, per pochi minuti tutti i giorni, o accumulato nell’estate, per fissare il calcio nelle ossa). la sua carenza può provocare osteomalacia negli adulti, cioè un difetto nella calcificazione delle ossa, con dolori e fratture alle stesse. Il suo eccesso può provocare invece decalcificazione ossea e calcemia, cioè troppo calcio che si deposita nei tessuti molli come i reni (litiasi o calcolosi) e nelle pareti dei vasi. Nei bambini la sua carenza provoca rachitismo, non calcificano le ossa lunghe che rimangono molli e si deformano, con debolezza muscolare, atonia intestinale, stitichezza.

"Esistono due forme di vitamina D: l’’ergocalciferolo, assunto con il cibo, e il colecalciferolo sintetizzato dall’organismo. La vitamina D è un regolatore del metabolismo del calcio e favorisce dunque anche una corretta mineralizzazione dello scheletro. La maggior parte della vitamina D viene sintetizzata dall’organismo, per azione dei raggi del sole, a partire da derivati del colesterolo presenti nella pelle. La carenza di vitamina D comporta il rischio di rachitismo nei bambini, con conseguente deformazione delle ossa e arresto della crescita, e di osteomalacia negli adulti, una intensa forma di decalcificazione ossea. Un eccesso di vitamina D, al contrario, può causare calcificazioni diffuse negli organi, contrazioni e spasmi muscolari, vomito, diarrea. La normale esposizione ai raggi del sole è sufficiente a coprire il fabbisogno di vitamina D negli adulti, e va quindi assunta solo durante la fase di accrescimento e durante la gravidanza e l’allattamento. In questi casi l’assunzione dovrebbe essere di 10µg al giorno come integratore, vista la scarsa presenza di vitamina D negli alimenti, con l’eccezione dell’olio di fegato di merluzzo." fonte: http://www.epicentro.iss.it/problemi/vitamine/vitamine.asp#Quante

 

Vitamina K: Vitamina K: sensibile alla luce e all’alcalinità.la sua carenza in rari casi provoca emorragia. Nei neonati dopo molte terapie antibiotiche, la quasi assenza di flora batterica può provocare emorragia.

"La vitamina K svolge un ruolo importantissimo nel processo di coagulazione del sangue. Una carenza, che si verifica però raramente in seguito a malattie che impediscono l’assorbimento intestinale o a prolungati trattamenti antibiotici, comporta quindi emorragie. Il fabbisogno di vitamina K è di circa 60 µg al giorno, normalmente coperto dalla sintesi endogena a livello di flora intestinale. Fonti di vitamina K sono i vegetali, in particolare cavoli e spinaci, e il fegato." fonte: http://www.epicentro.iss.it/problemi/vitamine/vitamine.asp#Quante