La galattosidasi(1)
è un enzima
prodotto
nel primo
tratto
dell'intestino,
capace
di
digerire
il
lattosio,
un disaccaride
presente nel latte
e
in alcuni
suoi derivati.
In presenza
della
galattosidasi,
il
lattosio
si divide
in due zuccheri
semplici, il glucosio
e il galattosio,
che vengono così assorbiti
dall'intestino.
Un'insufficienza
o un'assenza
della galattosidasi
non
permette
la
digestione
del
lattosio,
che quindi
giunge
al
colon
dove
la flora
microbica
lo
trasforma
in acido
lattico
che irritando e
nel tempo infiammando le cellule
intestinali,
provoca
uno stress
ossidativo,
vale a dire la comparsa
di radicali dell'ossigeno
molto corrosivi
per il
DNA
e quindi suscettibili di provocare ogni sorta di alterazione
nella scrittura dei geni fino a determinare talvolta, almeno
teoricamente,
la
comparsa di una cellula tumorale.
Questo enzima, praticamente sempre presente nei bambini fino alla
pubertà, successivamente ha la tendenza a scomparire nella maggior
parte degli adulti. In realtà, l'interesse fondamentale a digerire
il latte è costituito dal fatto che contiene calcio e vitamina
D,
due
sostanze indispensabili alla crescita, la cui assenza può provocare
una malattia grave, il rachitismo. Abbiamo tuttavia un'alternativa
per procurarci la vitamina
D,
responsabile della nostra capacità di conservare il calcio nell'
organismo e particolarmente il suo livello nelle ossa.
È
la pelle. In effetti, quando viene esposta al sole, anche la
pelle produce la vitamina
D.
In questo modo si spiega il fatto che, nel corso dell'evoluzione
dell'umanità, più le popolazioni erano naturalmente esposte al sole
per via della loro collocazione geografica, più la loro pelle
produceva la vitamina
D
di
cui avevano bisogno, rendendole meno dipendenti dal latte. E così, a
poco a poco, queste popolazioni hanno smesso di produrre la
galattosidasi e hanno consumato sempre meno latte perché lo
digerivano male. Si tratta ovviamente delle popolazioni meridionali.
Viceversa le popolazioni settentrionali, disponendo di possibilità
minori
di
esposizione al sole, hanno conservato molto attiva, di generazione
in generazione, la loro galattosidasi senza la quale sarebbero
perite tutte di rachitismo.
Questo giustifica la situazione attuale: la galattosidasi è
,attiva
nell'80 per cento dei belgi, dal 25 al 50 per cento degli abitanti
del bacino del Mediterraneo e solo nel 20 per cento degli africani.
fonte: David Khayat - La vera dieta anticancro - 2011 Arnoldo
Mondadori Editore S.p.A. Milano 1^ Ediz. Aprile 2011 pag. 93-95 |