Definizione della glicemia La glicemia è la quantità di glucosio contenuta nel sangue. A digiuno il valore della glicemia è di circa 1g di glucosio per litro di sangue. Se si assume un carboidrato, questo si trasforma con la digestione in glucosio, provocando un aumento della glicemia.
Definizione di indice glicemico L'indice glicemico (IG) misura la velocità con cui un determinato carboidrato, se ingerito, innalza la glicemia rispetto a uno standard di riferimento che è il glucosio puro. Un indice glicemico pari a 50 indica che l'alimento preso in esame innalza il valore della glicemia con una velocità che è la metà di quella del glucosio.
L'aumento della glicemia dopo il consumo di un alimento contenente carboidrati, non dipende solo dall'IG, ma oltre che dal soggetto, anche da altri fattori, quali:
Gli alimenti considerati a basso indice glicemico sono quelli con valori di IG inferiori a 55. Sopra 70 l'indice glicemico è considerato elevato. http://sucralightweb.files.wordpress.com/2012/01/gi-chart.jpg Alimenti ad alto IG provocano una variazione della glicemia molto veloce, con la conseguente produzione di insulina e rapida ipoglicemia, mentre cibi a basso IG consentono di mantenere la glicemia costante aiutando a prevenire la crisi ipoglicemica e favorendo il controllo dello stimolo della fame. E’ utile quindi come guida nella scelta dei cibi, non come valore assoluto (vedi tabella). Non bisogna però cadere nell'errore di ritenere che i carboidrati ad alto indice glicemico siano i "carboidrati cattivi". Ci sono infatti alcune situazioni in cui l'assunzione di carboidrati con indice glicemico elevato risulta essere appropriata. Ad esempio, in seguito ad un'attività sportiva intensa, per ristabilire le riserve di glicogeno nei muscoli e nel fegato, l'assunzione di carboidrati ad alto indice glicemico è la scelta ideale.
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