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Venerdì, 31 Luglio


 Questa è la cronaca di un viaggio speciale alle isole Incoronate, nell'arcipelago di Split e nel parco del fiume Krka, un viaggio per chi ama il mare  e la natura. Le Incoronate sono isole scabre, essenziali ricche di una pace difficile da trovare….. come recitava un articolo di giornale, un ritaglio che avevo conservato con cura e raccontava un'antica leggenda dalmata: il signore aveva  creato la terra e per ultime, come sigillo alla sua opera con lacrime di stelle e respiro di mare, aveva creato queste isole. Lacrime di stelle e respiro di mare,onde che i capricci del vento e dei secoli hanno trasformato in pietra, la natura  che per istante eterno si ferma si paralizza………Queste frasi avevano eccitato la nostra fantasia e amplificato il desiderio di vederle e di viverle. Viverle con una barca a vela o con un vecchio e pigro gozzo, questo era il nostro  desiderio. Così siamo partiti. La Spezia - Ancona, via Firenze Nel pomeriggio arrivati ad Ancona, ritirati i biglietti per il traghetto abbiamo  passeggiato sul lungomare, molto caratteristico e alle 19 siamo andati in uno dei tanti locali vicino al porto, al ristorante "Le Terrazze", a mangiare  la pizza, ed eccoci quindi all'imbarco, il traghetto è arrivato con solo…due ore di ritardo, il traghetto Jadrolinija è l'unico sulla tratta Zadar (Zara)  - Ancona ed è molto vecchio e sempre affollato. Abbiamo provato il passaggio ponte lo scorso anno e la cabina quest’anno, ma non abbiamo dormito lo stesso per il caldo tropicale e alle cinque giravamo per i ponti invidiando quelli che dormivano all'aperto con il sacco a pelo.


Sabato, 01 Agosto


Ore 9.30 siamo sbarcati a Zadar, dopo le pratiche in agenzia, la Marlin Tour che si trova sul lungomare, abbiamo comprato frutta e verdura al  vicino mercato. Zadar è una bella città e la parte più antica è racchiusa dentro le mura, la piazza del mercato si trova subito vicino all’ingresso  principale e ospita banchi di commercianti abituali e tanti piccoli banchi dove i contadini possono vendere i loro prodotti. Vicino alla piazza del  mercato c’è un’altra piazza molto piccola dove si può mangiare in un grill con i tavoli all’aperto che cucina calamari e carne alla griglia. Sbrigate le pratiche in Capitaneria, (è necessario che una persona a bordo abbia la patente nautica) abbiamo caricato i viveri a bordo delle due imbarcazioni  a motore noleggiate, una pilotina 6.70 per tre persone e il MA.TE un barcone in legno di 10 metri molto comodo con due cabine matrimoniali, due bagni e un grande soggiorno per 6 persone che avevamo già noleggiato lo scorso anno.


Finalmente ore 15 : LA PARTENZA.


Ci siamo diretti a sud, verso il canale navigabile che divide le isole di Uglian e Pasman e subito dopo averlo attraversato, abbiamo fatto una sosta per un bagno. Acqua splendida, blu e limpida come la ricordavamo. Quindi abbiamo costeggiato l'isola di Pasman verso susino alla baia di U Soline, dove abbiamo fatto il bagno, cenato e trascorso la notte. In questa baia si può ormeggiare alle boe, pagando 20.000 circa.


Domenica, 02 Agosto


Bagno per cominciare, con acqua limpida tanto che si vede il fondale senza usare la maschera, mega-colazione e quindi rotta su Kaprjie nell'arcipelago di Sibenik. Alle 13 (il Mate raggiunge  al massimo 5/6 nodi di velocità) siamo arrivati a Mrtvnjak, eravamo fuori rotta di 2 miglia, ci siamo fermati per un bagno e abbiamo pranzato. Nel pomeriggio abbiamo raggiunto l'isola di Kakan, nell'arcipelago di Sibenik. Il paesaggio era splendido, decine di piccole isole con piccoli abitati, il mare pulito e trasparente. In giro si vedevano più barche rispetto all’estate precedente,  ma comunque poche per la vastità di queste isole e nulla se confrontate ai nostri mari. Nella  baia dove ci siamo fermati il fondale era di sabbia bianca e con duro lavoro, armati di pinne, maschera, gli uomini hanno procurato il necessario per un mitico….spaghetto ai frutti di mare che abbiamo cucinato nella baia davanti al paese di Kaprije, tra l'isola stessa e Kakan.


Lunedì, 03 Agosto


Giornata splendida, sino ad oggi non abbiamo visto una nuvola, alle 10 dopo aver fatto bagno e colazione siamo partiti, abbiamo attraversato il canale che separa Kakan da Kaprije (abbiamo deciso di fare una sosta anche al ritorno) e abbiamo costeggiato Zirje, diretti nelle isole davanti a Split e forse a Hvar. Il mare era immobile, come olio,  verso le 13 eravamo davanti al faro di Mulo, un isolotto con la casetta e il faro che sembrano usciti da una fiaba e  abbiamo deciso di fare una sosta lì vicino, nell'isolotto di Smovika nella baia di Rogoznica. Durante il viaggio, il mare era così tranquillo e faceva un gran caldo, tanto che l'equipaggio ha cominciato ad ammutinarsi tuffandosi per recuperare oggetti vari (mai caduti), anche il nostro Capitano "Grappino 1" che era preso dalla rotta alla fine ha rallentato e si è tuffato. Nel pomeriggio costeggiando l'isola dal mare aperto, siamo arrivati a Drvenik Mali, nella baia di Borak e da lì a Drvenik  Veli, l'isola più grande nella baia del paesino di Grabule, dove abbiamo ormeggiato vicino ad un porticciolo in costruzione. Un paesino spettacolare con una grande statua della madonna, un piccolo(molto piccolo) market che vendeva patate, pomodori e birra, la gelateria....(si fa  per dire...) e persino l'ufficio postale. C'era molta gente sull’isola, ma solo due barche e una pace difficile da trovare altrove. P.S. : dopo aperitivo, cena, un fragolino siamo scesi a terra, molti abitanti chiaccheravano animatamente sul molo. Gli altri erano in coda per usare l’unico telefono dell’isola. 


Martedì, 04 Agosto


Alle 7 siamo scesi a terra e siamo andati a vedere se arrivavano le barche dei pescatori urlando "RIBE" per comprare del pesce, ma è arrivata solo la barca che portava il pane e tutti gli abitanti sono corsi a comprarlo, non abbiamo capito se  Ribe significa pane o pesce ma abbiamo rinunciato e siamo andati un po' in giro, seguendo gli abitanti siamo arrivati ad un grande pozzo che raccoglie l'acqua piovana dove tutti gli abitanti vanno a rifornirsi, poi siamo saliti tra le piante di carrube  sino alle rovine di una chiesa distrutta e siamo ritornati alla barca costeggiando quel che resta di un frantoio in disuso. Abbiamo incontrato anche la pazza del paese, una vecchina, molto sporca..., che circolava con due pesci in mano e uno spago a cui aveva legato due cani e un gatto che  non andavano troppo d'accordo. Dopo colazione siamo ripartiti diretti a Krknjas, una bella baia tra due isolotti con un grill in mezzo. Il fondale  era basso, infatti abbiamo sfiorato il fondo (era un avvertimento che non abbiamo recepito) la baia stupenda e visto il posto incantevole, abbiamo prenotato per la cena al grill. Costeggiando l'isola siamo arrivati nella baia di U Solinska anche questa molto bella con acque limpide e lì abbiamo trascorso la giornata. Poi siamo tornati al Grill dove avevamo prenotato e abbiamo ormeggiato al molo. Il locale era al centro di un bel giardino dove abbiamo cenato.


Il menù: ……Scampi alla Buzzarra……..pesce San Pietro.........vino in abbondanza ...il grappino....anzi i grappini.........


Mercoledì, 05 Agosto


Dopo colazione siamo partiti per circumnavigare l'isola di Solta ed eventualmente raggiungere Brac, ma arrivati all'isolotto di Stipanska, ci siamo  accorti che le condizioni meteo stavano cambiando, il mare cresceva e abbiamo deciso di rientrare rinunciando a circumnavigare l'isola. Ci siamo fermati in una baia a ridosso sulla costa est vicino a U Siipkova, e abbiamo deciso di cambiare rotta, (Ora potete leggere quello che racconto ma….se decidete di fare questo viaggio non ripetete le nostre gesta) ci siamo diretti a Nord dell’isola di Solta pensando di evitare il mare e con  un grecalino rompiballe siamo arrivati sino alla baia di U Necujaam. Baia così, così, con un sacco di case in costruzione ma ottima per la notte, per la sua forma tipo fiordo con due biforcazioni in fondo. Abbiamo scelto un posto sicuro e visto che qualche  nuvolaccia animava il cielo, il bollettino croato per quanto era possibile capire segnalava Bora, ci siamo ormeggiati con cura, due ancore, due cime a terra..........a ridosso da SE, SO e N (credevamo ancora che la bora venisse da Nord).  Ma un signore del posto, molto gentile è venuto ad avvisarci e ci ha consigliato di entrare in una insenatura alla nostra  sinistra, perché stava arrivando la "BURA". Avete presente un fiordo, una insenatura molto stretta già piena di barche super-ancorate sulla riva sinistra e su quella destra con venti trenta cime che lo attraversano? Abbiamo capito subito che con il Mate che è molto lento e grosso, il vento che nel frattempo stava rinforzando, era un casino ormeggiare lì. Bè non avevamo altra scelta  e siamo entrati, abbiamo buttato l'ancora, ma quando abbiamo azionato l'invertitore per andare indietro, l'invertitore......non ha funzionato, era troppo tardi, un cozzo tremendo sullo scoglio e il Mate si è fermato lì, un po' inclinato su un fianco.


PANICO TOTALE...Abbiamo pensato addio Mate.................. abbiamo pensato al povero Peter........alla fine delle vacanze ..........


Gli uomini si sono tuffati e insieme ad alcuni abitanti hanno fatto leva e disincagliato il Mate e lo hanno ormeggiato in sicurezza visto che il vento aumentava. Poi un po' più calmi, abbiamo controllato i danni e ci siamo tranquillizzati, lo scafo non era danneggiato e non entrava acqua e così abbiamo cenato. Dimenticavo.....le spice girls (le nostre tre figlie dodicenni).....stavano sul tetto della barca e cantavano la canzone di Celine Dion  per l'affondamento del Titanic....................... (naturalmente passata la paura...eh!)


Giovedì 6 Agosto


Appena svegli ricontrollato lo scafo che non aveva nessun danno e riparato e ingrassato l'invertitore, abbiamo deciso di proseguire per Split, ma  fuori dalla baia le onde superavano ancora il metro e la prua del Mate affondava per intero, non era il caso di insistere e siamo rientrati. Nel pomeriggio visto che il vento era calato molto abbiamo riprovato e siamo arrivati a Split. Non male il molo e il palazzo Diocleziano, ma il  resto........non può essere opera che di un geometra folle. Lasciata Split abbiamo costeggiato per circa un ora l'isola di Ciovo e siamo arrivati a  Trogir e lì abbiamo scoperto (attenzione nessun portolano lo segnala) che i ponti che collegano l'isola su cui è stata costruita Trogir al continente e  all'isola del Ciovo erano troppo bassi e il ponte girevole che aprendosi consentiva il passaggio delle imbarcazioni durante la guerra è stato minato e non si apriva più. Grande sconforto, sia perché volevamo ormeggiare in un marina e il marina stava dall'altra parte del ponte, sia perché a rifare tutto il giro dell'isola di Ciovo occorrevano circa 3/4 ore e quindi una giornata persa. Visto lo sconforto generale, prese le misure del varco sotto  il ponte con l’apposito strumento (… spago e lattina) il comandate ha deciso di risollevare la ciurma proponendo una doccia veloce e cena a terra, in qualche localino di Trogir. Intanto il vento cresceva di intensità. Cercando un ormeggio per la notte, abbiamo deciso di attraccare ad un  molo vicino al ponte girevole, a ridosso, manovra piuttosto difficile considerato il vento piuttosto forte, ma ci siamo riusciti. Ottima scelta, perché Trogir è stupenda, una Venezia in miniatura e ci ha lasciato a bocca aperta, lastricata in marmo bianco lucido con palazzi in stile veneziano in  perfetto stato, le mura e mille angoli stupendi, ha riportato il buon umore. Ci siamo fermati in una piazzetta mitica e abbiamo mangiato la pizza poi abbiamo passeggiato sino a tardi nel centro storico, affollatissimo di giovani tra chiese, piazze e angoli bellissimi. Dimenticavo il geometra folle che  ha progettato i palazzi di Split è passato anche da qui, e con un progettino lineare ha costruito una terribile casa molto moderna tra un palazzo in stile veneziano e le mura di Trogir (da vedere !!!)


Venerdì. 07 Agosto


Appena svegli siamo scesi a terra per comprare frutta e verdura al mercato all’aperto che si trova subito fuori le mura, un mercato molto carino in  riva al mare. Poi il abbiamo deciso di tentare di passare sotto il ponte girevole perché non ci fidavamo troppo delle misure prese con vento forte,  spago e lattina. Smontata il tendalino, armati di cacciavite abbiamo smontato anche l'antenna e complice la bassa marea...............siamo passati. Navigando verso Primosten, abbiamo deciso di prendercela comoda e abbiamo fatto due o tre soste per fare il bagno, ma nel pomeriggio il  vento era più teso e il mare si alzava di nuovo, così ci siamo diretti velocemente (naturalmente è un modo di dire il Mate fa 6 Nodi) al marina di Kramina nella baia, più che una baia è un fiordo, vicino a Primosten. Ci hanno sistemato in banchina e abbiamo fatto una bella doccia con grande spreco di acqua, shampoo e sapone, abbiamo riempito il serbatoio di acqua, lavato la barca e fatto il bucato. Grappino 1 per la verità lo aveva  già fatto e asciugato, era da Trogir che girava con file di mutande stese.Il Marina era carino e dopo cena con il pulmino a disposizione degli ospite, siamo andati a Primosten, molto particolare per l'abitato che occupa interamente il piccolo promontorio ed è raggruppato intorno alla  chiesa e al cimitero. C'era la festa del paese e sulla spiaggia cucinavano agnello e porchetta. Abbiamo passeggiato sotto le stelle............nel cimitero....


Sabato, 08 Agosto


Uscendo dal Marina abbiamo fatto una breve sosta a Primosten per comprare l'acqua minerale. Primosten è molto bella anche di giorno, soprattutto vista dal mare, quindi abbiamo costeggiato il promontorio su cui sorge e ci siamo fermati per un bagno in un isoletta lì vicino. Dopo la sosta nell'isola di Drvenik, proprio davanti a Sibenik abbiamo deciso di risalire il fiume Krka per raggiungere le cascate. Tanto.....e qui cito una frase celebre del capitano....tranquilli nel fiume, non c'è mare...................Si entra nel fiume tra le mura di un forte e un faro, un'entrata stupenda e subito si arriva a Sibenik, da lì si risale ancora il corso del fiume per circa 15/18 miglia ed è bello tutto il percorso,  sotto i ponti, tra i vivai, tra le rive scoscese sino a Skradin. dove bisogna fermarsi perché inizia il parco. A Skradin c’è un bel Marina Aci che ha riaperto da poco, e abbiamo ormeggiato in banchina, vicino a Giada, il Calafuria  gigante di Roberta di Camerino. Le ragazze sono scese a terra per fare una doccia e una passeggiata in paese mentre noi preparavamo la cena. In paese hanno trovato un negozio che vendeva alcune tartarughine con occhiali e cappello a 3000 Lire e le hanno comprate tutte, così il negozio ha chiuso. Il litorale di Skradin è stato risistemato, ma nelle viette interne le ferite della guerra si vedono e le case disabitate sono tantissime. Il giorno 8/8 per Skradin è  l'anniversario della riapertura della Marina al turismo avvenuta lo scorso anno ed è per questo che tutto il paese era  in festa, offrivano acciughe e vino bianco, così siamo scesi a far man bassa. Avevano organizzato anche il ballo con l'orchestra, già pensavamo di non chiudere occhio per il casino. Invece quando hanno cominciato a suonare è andata via la corrente elettrica in tutto il paese e per poter suonare si sono dovuti collegare al generatore del Calafuria così quando Roberta di Camerino ha deciso che era ora di andare a dormire (Grazie!!!) la festa è finita.


Domenica. 09 Agosto


Lasciata la barca in banchina, dopo colazione, ci siamo diretti alle cascate con il battello del parco. Siamo arrivati subito alla cascata di  Skradinski Buk e poi seguendo i sentieri siamo saliti sopra la cascata e lì abbiamo trovato un tipo che ci ha proposto una gita in barca sino a Roski Slap e all'isolotto di Visovac. Abbiamo rifiutato a 1000 Kune, poi abbiamo tirato al ribasso e dopo una lunga trattativa….accettato a 500 Kune. Consegnate le kune il tizio è partito a gambe levate verso il boschetto, tanto velocemente che abbiamo pensato che stesse scappando con  i soldi, e allora anche noi dietro di corsa sino alla sua ……imbarcazione.................. difficile chiamarla imbarcazione (I battelli del parco erano molto più solidi e costavano uguale, ma lo abbiamo scoperto dopo). Il suo relitto faceva anche un po' d'acqua, ma lui ha detto "non c'è problema perché, primo il fiume non è molto profondo, solo 50 metri e poi ho una manichetta per svuotare la barca" Comunque passato lo sbigottimento  iniziale è stata una bella gita, abbiamo visto il monastero di Visovac e ci siamo fermati in un vecchio mulino, dove c'erano vasche ricavate nel  cemento e tinozze dove ti infilavi e con la forza dell'acqua facevi l' idromassaggio, molto più forte di un idromassaggio però. Abbiamo mangiato prosciutto, formaggio e pomodori al vecchio mulino. Al ritorno ci siamo fermati alla cascata principale e siamo andati a nuoto sotto la cascata, per vedere la cascata da dietro ed era molto bello. Cena a bordo a base di pollo arrosto, molto pollo e patatine.


Lunedi, 10 Agosto


Dopo colazione, disceso il fiume, ci siamo fermati a Sibenik per fare nafta e siamo arrivati al mare, abbiamo fatto una sosta all'isola di Zlarin, nella  baia più grande per fare un bagno e poi ci siamo diretti a Sepurine, dove protetto dall'isolotto di Lupac c'è un bel paesino che si chiama PRVIC  LUKA con la chiesetta, le case con il moletto e il tavolo direttamente sul mare. Quindi siamo andati nella baia di Tijascica dell'isola di Tjat, molto  bella, con scogli bianchi e fondale di sabbia, un po' affollata però. Nel pomeriggio siamo ripartiti per Zmajan e Kakan, due isole molto vicine tra loro con un unico paesino che si chiama Kaprije, noi ci siamo ormeggiati a nord davanti all'isolotto di Borovnjak dove l'acqua era splendida. Dopo cena in un buio assoluto ci siamo sdraiati sul tetto del Ma.Te a guardare le stelle cadenti. Durante la notte, verso le 2 il vento ha girato e ci  siamo svegliati, ma aggiunto uno split (il nostro capitano ha detto si chiama così) siamo tornati tutti a nanna.


Martedì, 11 Agosto


Svegliarsi in una baia con un'acqua limpida e trasparente come questa, nuotare in questo mare è un emozione difficile da dimenticare, ma bisogna  proseguire e quindi dopo la colazione siamo andati nel paesino dell'isola di Kaprije per comprare l'acqua, il paese non è bellissimo, ma ci sono tante casette con il moletto davanti e l'acqua nella baia è molto bella. Rotta su Zirje e il paesaggio è di nuovo mitico, da Incoronate per intenderci e dovunque ti giri ci sono isole, il mare è di un blu incredibile e come ti avvicini alla riva , agli scogli bianchi è un altro spettacolo. Le ragazze si stanno specializzando in tuffi dal tetto del Mate. Abbiamo deciso di aggirare Zirje da sud, già prima della punta sembrava di essere in una  cartolina, poi sull'altra sponda ci siamo fermati in una baia molto bella con due spiaggettine bianche davanti a Kabal, hanno preso un bel polpo e  qualche frutto di mare, ci siamo fermati anche a U Krusevica, piccolo promontorio di rocce carsiche bianche molto bello, sotto i resti di non so che. Poi visto che il maestrale cominciava ad increspare il mare siamo ripartiti per Vela Smokvica, il porticciolo più a sud delle Incoronate. Verso  le 17 siamo entrati nel porticciolo e abbiamo ormeggiato dove l'anno scorso, il porticciolo era più affollato dell'anno scorso, ma sempre bellissimo. Avevamo deciso di cenare in barca, ma non abbiamo resistito e siamo tornati <<al Piccolo >> Siamo saliti lungo il sentiero sul crinale tra i cespugli di salvia selvatica e mille aromi e un panorama mozzafiato ci ha accolto, centinaia di isole, isolotti occupavano l’orizzonte e sembravano senza fine. Poi siamo scesi e siamo andati al Piccolo, ci siamo seduti in un tavolino sul piccolo molo, vicino alle nasse di aragoste sotto il pergolo e abbiamo mangiato antipasto, spaghetti agli scampi e aragoste, filetto alla brace e il pesce Sampietro. Dopo cena siamo tornati  sulla barca a vedere le stelle cadenti.A Vela Smokvica, senza nessuna luce, in una notte come questa dicono che se ne vedono un  mucchio..............(io però non ne ho vista nemmeno una) Gli uomini intanto sorseggiavano un prosecchino, un fragolino, una grappetta, lo whiskiiiino............................


Mercoledì, 12 Agosto


Ci siamo svegliati presto e abbiamo attraversato le Incoronate. E' un paesaggio dove puoi tornare mille volte e rimanerne sempre affascinato,  abbiamo navigato tenendo Kornat sempre a dritta, con il mare liscio, senza nessuna increspatura e ci siamo fermati vicino a Lopatica e ancora più  su a Lucica per un bagno e un aperitivo, ma ogni baia meritava una sosta, poi abbiamo ripreso a navigare sino a Katina e ci siamo fermati tra  Katina e Kornat in una piccola insenatura con l'acqua turchese. Altro antipasto a base di tartufi giganti e prosecco, poi abbiamo pranzato con polpo e le patate che abbiamo comprato al ristorante di Vela Smokvica. Ottimo. Nel pomeriggio siamo ripartiti per Zaglav, abbiamo ormeggiato al molo e prenotato come l'anno scorso da Dragan per festeggiare Ale che compie 12 anni.


Riso agli scampi….Calamari alla griglia……Scampi alla griglia…….Vini e grappe naturalmente


Giovedì. 13 Agosto


Dopo colazione siamo partiti, diretti all'isola di Iz e ci siamo fermati sulla punta meridionale, dove c'era una bella baia, poi risalendo la costa est  abbiamo costeggiato IZ Mali e Iz Veli e puntato su Uglian e ci siamo fermati per il pranzo in una baia molto riparata con alcune baracche di pescatori, che ci ha stupito per la distesa di nacchere, tantissime, una vicino all'altra che si trovavano sul fondale.Nel pomeriggio siamo passati tra  Uglian e Rivanj e siamo arrivati sulla costa davanti a Zara, ci siamo fermati per la notte a Lukosan, una baia sicura ma non molto bella, poi dopo cena siamo scesi a prendere un caffè nel paese.


Venerdì. 14 Agosto


Ultimo giorno. Dopo un bagno davanti a Preko, siamo rientrati a Zara, abbiamo caricato i bagagli in macchina e siamo rimasti sul MATE sino alle  cinque del pomeriggio. Poi abbiamo fatto un giro per Zara e una cenetta al solito grill con la carne alla brace, quindi siamo tornati al Marina per dormire sulle barche.


Sabato 15 Agosto


ore 5.30 pronti per l'imbarco, mancava solo il traghetto...............che aveva le solite 2/3 ore di ritardo e così siamo rimasti sul molo a Zara ad  aspettare, poi saliti a bordo ci siamo procurati 8 sdraie mitiche e con 5.000 cadauna abbiamo avuto i relativi cuscini, non male.Il traghetto è  arrivato a Ancona alle 17.30 e hanno ci hanno fatto sbarcare in retromarcia......insomma siamo scesi dopo due ore


ore 00.30 La Spezia.


PS : se decidete di fare questo viaggio: La Marlin Tour, agenzia di Zara Tel 00385 23214434 ha sede in Via Jeretova 3, una piccola via che trovate subito alla vostra sinistra usciti dal centro storico e attraversato il ponte pedonale, in agenzia Neda parla italiano e può aiutarvi a trovare  case in affitto, alberghi sulla costa e sulle isole o barche a noleggio. Anch’io sono in grado di fornirvi alcuni indirizzi e indicazioni su alberghi, ristoranti e noleggi. Le case costano più o meno 10 euro a persona per notte, sulla costa hanno tutti i servizi ma sulle isole è necessario prendere informazioni per sapere se le case sono fornite di corrente elettrica e acqua corrente, in molte isole non c’è ne l’uno, nè l’altro. A Zara si trovano molte imbarcazioni a noleggio con una spesa di circa 1300/1500 euro alla settimana per una barca a motore in legno comoda per sei persone  con due cabine, uno o due bagni e la dinette, 850/1000 euro circa per una pilotina per 3 /4 persone. La barca giusta secondo me è una vela o un  grande e pigro gozzo, solo con queste barche è possibile gustare la magia di questi luoghi e girovagare tra le isole. Le grosse barche a motore  (scusate io non le sopporto neanche in altri mari) non sono adatte a questi luoghi, in pimo luogo per la mancanza di distributori, la difficoltà a rifornirsi di acqua e la lontananza tra i Marina. Da Zara si può raggiungere Dugi Otok un isola molto grande con due belle spiagge che ha vinto il premio per la spiaggia più bella del mediterraneo, o le isole più a nord Zverinac, Silba, Olib e Premuda (vedi anche il Diario di Bordo 2000), si  può percorrere l’itinerario che ho decritto sopra o ancora fare Dugi Otok e le isole Incoronate (Diario di bordo 1999). Attenzione le isole Croate e le Incoronate in particolare meritano una vacanza da sole, ma sono adatte ad un turista un po’ particolare, in genere agli amanti della vela,  perché anche se sono vicine a Zara e potete facilmente noleggiare imbarcazioni per visitarle dovete tenere presente che le isole sono quasi tutte  disabitate, non ci sono negozi . Alle Incoronate potete fare acquisti solo a Piskera nel Marina (poco rifornito e molto caro) e sul battello che gira  tra le isole e vende pane e pomodori e qualche altra cosa, in altre isole potete trovare piccoli market poco riforniti, in molte di queste isole non c’è la luce elettrica, gli abitanti hanno generatori a gas e quindi la sera dopo una certa ora è buio totale. L’acqua scarseggia, alle Incoronate la potete trovare solo nel marina di Piskera o di Zut, ma non non per bere, anche l’acqua di Zara a tutti noi ha procurato fastidi intestinali…..ci sono  solo cinque o sei ristorantini in 182 isole e non sono ristoranti normali in cui si può mangiare qualsiasi cosa, di solito hanno pesce e basta e alcuni  non hanno neppure l’acqua. Sulla costa ovviamente è diverso si trovano locali, generi alimentari come in Italia. Il cellulare alle Incoronate non  riceve quasi da nessuna parte. Quindi partite riforniti di carburante, acqua, cibo e medicine