Disclaimers: I boys comparsi previamente in SD sono di Takehiko
Inoue, per il resto mi arrangio con la mia fantasia...
E vai con il tre!!
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Capitolo III
Abbasso la matita e sorrido. Sono ancora molto pensierosa. Non so se sia
stata una buona idea. Però finora i pesci hanno abboccato alla
grande. Insomma, Iyanashi ci è rimasto malissimo, mentre le oche
erano tutte indegnate dal fatto che Kyoko si desse in questo modo alla
"concorrenza". E infatti hanno già fatto commentini del
tipo "secondo me quello se la fa con la tua amica, altro che vicino
di casa!", e roba del genere.
Questa volta non posso fare a meno di ridere insieme alla mia Kyacchan.
La cosa si protrae da una settimana. Persino Kicchan è scivolato
benissimo nella parte, salutandomi talvolta con frasi del tipo "allora,
come sta la migliore amica della donna della mia vita?".
D'accordo, è solo un gioco. Ma adesso mi è capitato uno
di quegli angoli riflessivi, in cui non posso fare a meno di chiedermi
fino a che punto sia lecito prendere in giro la gente. Inoltre non posso
dimenticare che il famoso Mitsui è in classe con la mia amica,
e quindi, seppur involontariamente, dovrà pur essere un po' partecipe
a tutte le chiacchiere che si fanno in giro. Bella roba: già gli
mento, prima ancora di averlo conosciuto da vicino! Ma non importa: in
fondo se è l'uomo della mia vita certe cose le deve capire! Altrementi
non fa per me. Certo che avrei una gran voglia di fissarlo nei suoi occhioni
blu. Kya non fa che dire che sono molto belli, che è l'unica parte
di lui che adora. Ma io l'ho visto solo da lontano, a quella partita,
quindi...
Occhi blu, non posso fare a meno di pensare ancora una volta a lui. È
proprio una persecuzione!
"Tu che ne dici, Kiiroe, sono una stupida? Forse sì... Dopo
un anno e mezzo e migliaia di pentimenti, mi sento ancora fisicamente
attratta da lui. E pensare che ormai dovrebbere essere solo un ricordo!
Uff, se solo le piante di limoni sapessero parlare, forse ora mi risponderesti!"
"Che ne dici, allora, di parlarne con me?" la sua voce, così
improvvisa alle mie spalle, mi fa sussultare.
"Kicchan! Ti sembra il modo di entrare?!"
"Scusa, stavo per bussare, ma ti ho sentita parlare con la pianta..."
"La mia pianta si chiama Kiiroe! E poi è maleducazione origliare
i discorsi altrui, non lo sai?!" gli rispondo, seccatissima.
"Scusa, però... sono io quello che deve ritenersi offeso!
Insomma, qui c'è qualcosa che non mi torna! C'è qualcosa
che non mi hai detto, o forse sbaglio?"
"Di che parli...?" fingo stupore.
"Parlo di un certo lui, che hai appena nominato! Perché non
mi hai detto nulla? Pensavo di essere il tuo migliore amico! Pensavo che
fra noi..."
"Ora smettila, Akira! Esci subito da qui, va' via!"
Sa benissimo che quando inizio a chiamarlo con il suo nome completo, qualcosa
dentro di me gira storto. Non demorde, ma mi si avvicina, forse scorgendo
un'impercettibile ombra che si è affacciata sullo sfondo dei miei
occhi chiari, forse solo perché è terribilmente curioso,
soprattutto quando si tratta di me.
"Che cosa è successo, un anno e mezzo fa?" dice, con
tono pacato e dolce, mentre mi accarezza una guancia.
"Non sono affari tuoi! Esci subito di qui!!!" urlo io, allontanando
il suo tocco con una sberla sul suo palmo.
"Ma... Yucchan...!" blatera confuso.
Molto raramente mi ha vista in questo stato. Ma lui non deve sapere. Che
cosa penserebbe di me?
"È comunque una cosa irrilevante, che appartiene ad un capitolo
chiuso della mia vita! Non chiedere altro! E adesso scusa, ma devo andare!"
"Aspetta! Dove vai?" cerca di bloccarmi, mentre già sono
sull'uscio.
"Ho da fare!" dico, sempre asociale. E pensare che avevo deciso
di non andarci, a quella lezione di pittura extra all'aperto... Beh, solo
gli stolti non cambiano mai idea, no?
"Mi dispiace, abbiamo avuto un battibecco, quindi dovrai rinunciare
alla sua presenza virtuale per un po'..." dico con tono basso e mesto.
"Sta' tranquilla, tesoro! In fondo ormai le acque si stanno calmando...
Certo che mi hai reso un grosso favore!" squilla lei, eternamente
allegra.
"Mi sono scordata di dirti che lui vorrebbe conoscerti..." annuncio,
con poco entusiasmo.
"Wow, davvero? Ma no, cosa dico?! Resterà sicuramente deluso
dal mio aspetto! In fondo è abituato a stare in compagnia di una
bella ragazza come te!"
"Adesso smettila! Tu, poi, che somigli a Audrey Hepburn! E poi io
non sono il suo tipo..." concludo con un velo di stanchezza, mentre
storto il viso a terra.
"Ma... che cosa c'è? Ti vedo così mogia..."
"Scusa, ma stanotte ho avuto di quegli incubi...! E poi c'è
una vecchia storia che non riesco a togliermi dalla testa. Pensavo di
averla superata, ma ora torna tutto a galla... Scusa, non volevo parlarne..."
"Oh, cara! Mi fa così pena vederti tanto giù! Dai,
dai, adesso andiamo a prenderci un bel gelato enorme, così non
pensiamo più a nulla, va bene?"
"Grazie, Kyacchan! Ti voglio così bene!"
"Anch'io, tesoro! E ricorda che se vuoi piangere sulla mia spalla,
io ci sono sempre!"
Le rispondo con un sorriso poco consolato. Mi spiace molto di averle incupito
la giornata! Ecco quello che volevo evitare! Certo che con le persone
che leggono il mio cuore, sono proprio una pessima attrice!
"A proposito, il suo frutto preferito dev'essere la fragola, lo sai?
Ne mangia spesso, in questo periodo..."
"Ma di chi parli, scusa?"
"Di Mitsui, no? Che domande! Cosa c'è di meglio che il pensiero
di un bel ragazzo, per tirarti su di morale?"
Rido, fingendomi divertita. Tuttavia stavolta ho iniziato a recitare:
neppure il fatto che ho un gusto gastronomico in comune con il bell'Hisashi
riesce a rallegrarmi molto.
E così cerco solo di affondare il mio disagio nella crema fumante
di cioccolata fusa, che accompagna le palline di vaniglia che ho ordinato.
Per fortuna la cura al gelato sembra iniziare a sortire i suoi effetti...
"E poi non è vero che somiglio ad Audrey!"
"Kyoko!..." sorrido sincera. Questa meravigliosa ragazza riesce
sempre a regalarmi una nota di buonumore!
Evviva, papà ha vinto il torneo! Del resto c'era da aspettarselo!
Oltre ad essere un karateka eccezionale, se la cava benissimo anche in
molte altre tecniche di combattimento. Conosce il kung-fu, la thai-box,
lo judo... Insomma, sa fare un sacco di cose che non si assomigliano per
niente! Se la gente non lo vedesse, non ci crederebbe! Eppure a suo modo
è diventato una celbrità. Un uomo tanto forte e bello non
può che suscitare l'attrazione di pollai enormi! Ma la cosa più
divertente è che non gliene frega proprio nulla. Quando per caso
alla tv parlano della sua ultima prestazione sul campo competitivo, non
fa che sbuffare e brontolare. Odia vedere la sua faccia in un luogo che
non sia uno specchio appeso su una parete di casa! Rifiuta categoricamente
interviste di qualsiasi tipo, fa di tutto per evitare commenti anche solo
lasciati cadere per caso, minaccia i giornalisti troppo insistenti, tanto
per citare alcune caratteristiche del suo modello comportamentale. Insomma,
l'unica cosa che gl'importa è eccellere nella sua disciplina grazie
alle proprie abilità. E infatti lavora anche sfruttando questa
sua passione, con la politica "i soldi servono solo per mangiare".
Del resto non abbiamo mai avuto alcun tipo di problema finanziario, poichè
lui è un campione sin da quando era giovane.
E naturalemente non poteva che venirmi in mente la mamma, a questo punto!
L'unica donna che sia riuscita a far breccia nel suo cuore, e che abbia
mai strappato delle lacrime dai suoi occhi tanto forti ed impassibili.
Già, quando è morta. Come potrei scordarlo? Avevo sei anni,
allora. Si è chiuso in camera ed ha pianto in silenzio, proibendo
a chiunque di vederlo in quello stato - persino a me! Chiunque tranne
Rei, il fratello di sua moglie, il suo migliore, e forse unico vero amico.
Ah, possibile che non faccia altro che farmi prendere da pensieri tristi?
"Basta, basta! E va bene, adesso vado a fare pace con Kicchan! Che
brava, Kiiroe, mi hai fatto un nuovo limone!" dico amabilmente al
primo modello per il mio primo quadro in assoluto.
Proprio così, ho questa pianta da ben cinque anni! Era il mio compleanno,
allora, ed Akira e sua zia mi avevano regalato una tela, delle tempere
e dei pennelli. Del resto avevo sempre adorato disegnare. Papà
invece mi regalò qusta piantina. Così unii i due elementi,
e ne trassi ciò che potevo. Quando mostrai il risultato al campione
di casa, lui si convinse che l'ideale fosse mandarmi ad una scuola d'arte
per affinare la mia tecnica, dicendo che ne valeva certamente la pena.
E così è iniziata questa storia, grazie ai soliti due uomini
che abbelliscono la mia vita.
"Posso?" la tipica voce congnita alle mie spalle.
"Sì!" rispondo allegra.
"Senti, ho pensato che se noi due non ci parliamo, alla tua amica
succede un casino..." dice con l'aria da bambino furbetto. Mi fa
venire in mente Josh Harnett, l'attore preferito di Kyoko!
"Akira!" grido io, a metà strada fra la gioia e il pianto,
sprofondando fra le sue forti e lunghe braccia. Resto lì per un
po', mentre lui mi accarezza la testa. Non ci siamo parlati per almeno
ventotto ore, e bisogna dire che questo è quasi un record! Solo
le vacanze ci avevano lasciato con pause silenziose più lunghe
di queste!
"Stasera tornano mamma e papà. Mi hanno chiesto di invitarti
a cena, con tuo padre..."
"Oh, sono contenta di rivederli! Si fermeranno molto?"
Lui sorride, poi scuote la testa, leggero, per informarmi poco più
tardi che le prossime vacanze estive le trascorrerà per metà
con loro. Due settimane, ma meglio di nulla, in fondo. Lui riesce ad essere
allegro in qualsiasi circostanza. Come si fa a non andare d'accordo con
un ragazzo del genere?
"Però se un giorno ti va di raccontarmi che cosa è
successo..." e ti pareva! Curioso come una bertuccia! Lo guardo un
po' di sbieco, tirando un sorrisino sulle labbra. Non c'è bisogno
di dire altro: mi ha già capita.
"Wow, e questo cos'è?" dice poi, sollevando il primo
di un plico di fogli accatastati in ordine sulla mia scrivania.
"È l'ultima creazione del genio narrativo di Kyacchan. A proposito:
dice che le cose vanno meglio, ma ho già progettato il colpo di
grazia! Domani vi presento, e poi..."
"Evviva, dici sul serio? Che bellezza! Finalmente la conosco!"
"Fammi finire, brutto chiacchierone!! Dicevo, vi presento, e poi,
dopodomani, andiamo a prenderla a scuola. Allo Shohoku, capisci? Non è
geniale?"
"Ehm... Ma io ho gli allenamenti... E poi proprio allo Shohoku..."
"Dai, Akira, un ultimo sforzo! Così la faccenda è sistemata,
e poi potete anche "lasciarvi", inscenando un litigio o roba
simile. Dai, su, ti preeego!"
"Uffa, uffa, e va bene! Non fare così, lo sai che quando ti
metti a fare gli occhioni da orsacchiotto non ti resisto! Salterò
gli allenamenti, in fondo lo faccio spesso per pescare... Ma tu coprimi
le spalle con Taoka, ok? Vederlo sbraitare una volta in più o una
in meno non cambia molto, basta che il motivo sia lo stesso..." acconsente
poi, con il solito tono allegro e easy-going, insieme ad un bel sorrisone
tipico della sua faccia.
Sono un genio! E poi Kyoko sarà felicissima di conoscerlo! Gongolo
al solo pensiero che fra loro due potrebbe nascere qualcosa. I miei migliori
amici, che meraviglia sarebbe! Ma per ora è meglio tenere i piedi
per terra. Ah, non vedo l'ora di dopodomani! Cercherò di tenermi
discretamente in disparte, ma come posso perdermi la scena?
Quando Akira ormai si sta allontanando, lo osservo intenerita, mentre
giocherella lanciando in aria e riprendendo l'ultimo prodotto della mia
piantina Kiiroe.
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Ecco qua. Beh, sul serio, ignoro assolutamente quale sia il frutto preferito
di Hisashi, però mi piaceva associare i limoni alle fragole, non
so perchè... Buooone le fragole!!
Bene, allora al prossimo capitolo, con la mente vulcanica della nostra
amica (una vera perla)!
Capitolo 4...
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