ABOUT A GIRL
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Giugno - secondo anno
È così che iniziano tempi strani… io e Sak così iniziamo a studiare insieme 3 volte a settimana… l'inizio è stato duro, ma il ragazzo non impara in fretta solo nel basket.
Anche se spesso è totalmente irritante! Si diverte a farmi arrabbiare e a provocarmi e io detesto quando fa così! Però siamo diventati amici e abbiamo iniziato a parlare di tutto. Nel frattempo, nel week-end continuiamo ad uscire tutti insieme come una compagnia di amici e Harimi si continua a vedere con Ru. Tra di loro, però, le cose sembrano un po' ferme. Dopo un avvio promettente, sono iniziati alcuni problemini: il ragazzo si è fatto di nuovo distaccato anche con lei. Spesso si fa cercare e desiderare. E ora, la mia amica sta decisamente pensando di lasciare perdere.
A volte studiamo insieme tutti e 4,: loro due, io e Sak. Sono i momenti che più mi piacciono. Passo metà serata a ridere per le punzecchiature e le risse provocate da quei due scansafatiche!!!!

Giovedì sera.
Sto pulendo di nuovo un tavolo. La gente quando consuma non in casa propria fa il triplo dello sporco, ne sono sicura.
E' tardi e il locale si sta vuotando. Io, che ultimamente tra giornale e compiti di gruppo non ho un attimo di pace, mi siedo stanca al bancone. Si apre la porta. Sto per maledire gli stronzi che arrivano a quest'ora, quando mi blocco.
Sak e Ru fanno il loro ingresso. Di questo non mi stupisco. So da tempo che si trovano per caso, a volte, alla sera ad allenarsi nello stesso campetto. leggete per caso = ovviamente l'uno sa che troverà l'altro su quel campetto; a volte = tutte le sere che non sono a studiare da me o fuori con tutta la banda.
Dicevo: dopo l'allenamento a volte fanno un salto a salutarmi. Io, spesso e volentieri, ho cercato di buttarli fuori accusandoli di puzzare, ma quelli persistono.
Quello che mi stupisce è vedere insieme a loro Keiji e altri suoi compagni del club.
"Bella Hasa!!! Visto che gentili! Siamo venuti a trovarti e guarda chi ti abbiamo portato!!!" Ma che gentile Sak, perché non mi chiedi anche se lo preferivo incartato o con almeno un bel fiocco rosso in testa?
"Salve a tutti! Siete solo di passaggio o vi fermate a prendere qualcosa?"
"se non disturbiamo…sai è tardi.." inizia Keiji.
"ma figurati! Tu Hasa non la disturbi mai!"
E fra poco nemmeno tu, dannata scimmia rossa, mi disturberai oltre. Penso che lui intuisca qualcosa dal mio sguardo perché si decide a stare zitto, mentre Ru lo guarda sbuffando.
Li faccio accomodare al tavolo e dopo poco li raggiungo. È la prima volta che vedo Keiji fuori dall'ambiente scolastico. Sta molto bene con i jeans e non ha le gambe così storte…
Mentre chiacchiero, lo osservo. Mi viene naturale confrontarlo con Sak: calmo dove uno è irruento, gentile dove l'altro proprio non lo è. Mi sto lasciando andare, per cui mi alzo e vado a mettere a posto in giro.
Dopo un po', sto andando nel ripostiglio di fianco ai bagni, quando sento due voci familiari. Sono Keiji e un suo amico!
"Yufune questo posto fa schifo! Comunque ho ragione io: quella è cotta di te!!" "Dai, figurati!!! È impossibile. Non posso avere questa sfiga!… "
"ma dai, fai finta di niente… Intanto continua a passarti i compiti! Certo che almeno fosse stata la sua amica Takemura… lei è proprio orrenda, miss balena japan…" "eh,eh hai ragione!!! È così stronza, poi! Si dà delle grandi arie solo perché è brava a scuola, mah! Però grazie a lei ora la mia media è salva e io non devo faticare più di tanto"
Sono paralizzata. Ok, lo so di non essere bella. Non sono magra, non sono aggraziata.. ma essere usata così, cazzo…
un movimento mi distrae. Sak è al mio fianco. Gli occhi gli brillano pericolosamente. Non so cosa ci facesse lì, ma so che non è entrato da poco. Lo vedo pronto ad entrare in bagno e a massacrarli, ma non riesco a far mia questa vendetta. Lo guardo e sussurro un "Per favore, no". Lasciali dire, hanno ragione in fondo, aggiungo nella mia testa. Mi guarda con sorpresa, ma desiste. Io entro nel ripostiglio e lui nel bagno dicendo agli altri che è tardi e che è ora di andare.
Quella notte non ci sono fantasie a cullarmi prima di dormire, solo pianto e dolore.

Venerdì.
Pausa pranzo. Sono sola in terrazza. Stamattina sono comunque venuta a scuola.
Ho ancora un po' d'orgoglio, io. Non ho detto niente ad Harimi, ma lei ha capito che qualcosa di grosso mi è successo e so che presto pretenderà spiegazioni.
Spero che il suo presto non sia ora.
Guardo il cielo sopra me. Mi chiedo come cavolo ho fatto ad essere così stupida. Mi sono innamorata di un'immagine. Di un ragazzo carino che appariva gentile con me. Penso sia stato questo a fregarmi: i ragazzi carini non sono mai gentili con una come me. Non sono magra. Non ho capelli morbidi e dalle mille sfumature, né occhi che incantano. Sono una normale, grassoccia, ragazzina giapponese. Lo so, l'ho sempre saputo. Perché diavolo me ne sono dimenticata? Non sono speciale. Non lo sarò mai.

Nella vita ci sono persone che recitano al centro del palco. Altre che si limitano a fare da spettatori e a battere le mani ogni tanto.
Inutile dire a quale categoria appartenga…

La porta si apre interrompendo i miei pessimistici pensieri. Sak mi guarda e si siede al mio fianco.
"È un idiota."
"ha ragione."
"non dire cazzate! Tu…"
"Sakuragi, per favore. Non ora"
Non lo chiamo con il cognome per intero da tempo. Da quando una sera decisi che era troppo lungo e l'abbreviai in Sak. Come Rukawa divenne Ru. Il non chiamarci per nome, ma per abbreviazioni di cognome ci pone in una indefinita dimensione tra la semplice conoscenza e la più stretta intimità -penso sia amicizia-. Il sentire il suo nome per intero credo gli dimostri che non lo voglio al mio fianco, ora. Ora voglio solo leccarmi le ferite in pace. È troppo doloroso per condividerlo…
"Come vuoi. Donna orgogliosa e testarda. Però dovremmo fargliela pagare…" immagino in che modo gli piacerebbe fargliela pagare… "no. Come minimo ti cacceresti nei guai e finiresti fuori squadra. E lunedì c'è LA partita non ricordi? Lascia perdere. Piuttosto allenati che i tiri da 3 sono importanti!" "non sapevo fossi diventata la terza manager…"
Scherziamo sfottendoci un po'. Mi rimane vicino, ha capito che ha bisogno di un po' di tempo.

Torniamo in classe e Yufu-stronzo mi viene incontro sulla porta. Mi fa un sorriso per cui sarei svenuta fino a ieri e con tono che mi pare totalmente finto inizia: "Ciao Hasa.. ti posso chiamare anch'io così?.. sai ieri sera ho sentito Sakuragi usarlo e mi pare molto carino.. che ne dici se domani ci troviamo un po' prima per confrontare i compiti?"
Sento Sak fremere e lo fermo stringendogli un polso. Poi rispondo, sorridendo:
"Scusa Yufune, ma mi chiamano così solo gli amici e tu non sei fra questi. Domani non mi va di dormire di meno per venire qui a farti copiare i miei compiti… e, pensandoci, non avrò tempo in futuro… mi devo preparare per il concorso di Miss balena Japan di quest'anno. Ora scusaci, ma sta arrivando il professore…"
E mi vado a sedere seguita da un gigante sogghignante e da mille sguardi confusi. Yufune, scoprendosi beccato, si fa rosso pomodoro e balbetta, ma ormai il caso è archiviato.
Ho ancora molto orgoglio io!

Capitolo 4...