GENERATION IN LOVE # 1
- MIOR -

CAPITOLO 4
TU???


Poi Tachi, Sumire e Mika fecero per uscire. Si sarebbero trovati con gli altri della squadra, come al solito. Erano un po’ in imbarazzo nel lasciare Sakura in classe da so-la, ma lo squillo del cellulare di lei la salvò dalla situazione “Ehi, ciao!!… Bene, tu?” Sakura coprì il microfono con una mano e si avviò alla finestra “scusate”… si sedette su un banco vicino alla finestra aperta (il banco di Tachi) scelto perché totalmente vuoto (Tachibana…=__=) e continuò a parlare “dimmi… mmm… non so… senti, sono partita da cinque giorni e ho dormito sì e no cinque ore!!! Non ho proprio la forza di uscire stasera… … anche tu? Uff, Aki-sama, non so che scuola faccia Saki-kun! … mi spiace…” “dì ad Akito che frequento il Kouzu” Sakura si girò di colpo e si trovò di fron-te Sakimura.

“tu???? A-Aki-sama ti chiamo io dopo, ok? Ciao” Sakura terminò bruscamente la con-versazione e si girò verso Sakimura “questa sì che è una sorpresa, Mine-chan. A mo-menti non ti riconoscevo senza quello stuolo di ragazzi intorno!” “Saki-kun! Quale o-nore! Una frase intera e di senso compiuto per giunta! Ad essere sincera ti ho ricono-sciuto solo dalla voce. Io non sono abituata a vederti vestito!” Sakura lasciò che que-sta frase aleggiasse nell’aria per far sì che ogni persona presente (Tachibana, Sumire, Mika, Hiragi e Minefuji) potesse farsi un’idea (casta o meno) sul significato della frase continuando poi “ beh, al mare è anche normale… ma neanche la sera ci si veste così tanto… questione d’abitudine… sorry!” detto questo Sakura sorrise ironicamente. Minefuji approfittò della pausa (Saki era ripiombato nel suo mutismo da uomo-che-non-deve-chiedere-mai) per squittire “vi conoscevate già? Ma? Dove? Quando? Perché?” fu Sakura a rispondere per entrambi “ si. Anche quando ero in giro con i miei per lavoro facevo in modo di poter passare sempre le estati ad Osaka. Lì ho quasi tutti i miei amici più cari. Saki-kun abitava ad Osaka e frequentiamo la stessa cerchia di ragazzi. Nonostante i battibecchi non fatevi idee sbagliate, Saki-kun ed io siamo ottimi amici!, vero?” Saki si sbrigò a rispondere, visto il gomito piantato nelle costole che si ritrovava “ahi! Ehm..si, ottimi amici. Però non parliamo mai di scuola.” Hiragi nel frattempo era rimasto in silenzio nel guardare la ragazza che tanto lo aveva affascinato un paio di giorni prima. La voce squillante di Minefuji lo riscosse dal suo intorpidimento “Allora Sakura, se hai già conosciuto Tachibana, Sumire e Mika, l’unico che ti manca per il momento è Hiragi” “ Piacere. Sakura Minegawa. Comunque gli amici mi chiamano tutti Sakura, l’unico scemo che usa il cognome è Saki-kun, solo perché lui non sopporta il soprannome che uso io, e allora mi chiama Mine-chan, cosa che a me fa un fastidio pazzesco!” detto questo Sakura gli strinse la mano e gli diede tre baci sulle guance, sinistra – destra – sinistra. Poi si allontanò e arrossì “scusami! Non…non volevo! È che in Italia mi hanno insegnato così e ormai faccio così sempre! Scusami ancora” Minefuji guardò Hiragi con il suo migliore sguardo da psicanalista, e fu stupita notando lo sguardo incantato che s’intravedeva dietro la sua solita espressione seria. Ma gli altri non sembravano essersi accorti di nulla. Mika stava dicendo “no, non ci credo che tu e Saki eravate amici. Ne hai una prova, Sakura?” “mmm… una prova… sì. Ho una foto, può andare bene?” “sì, faccela vedere, su!” Sakura aprì la cartella e tirò fuori una busta delle Kodak, n’estrasse una foto e la porse a Mika. Tutto il gruppo si fiondò su quell’immagine come uno sciame di cavallette su una pianta. Nice shoot: istantanea di tutti con gli occhi fuori delle orbite e la bocca spalancata (stile Animaniacs).

In quella foto erano ritratti Sakimura e Sakura. In spiaggia. Entrambi seduti. Sakura, con un costume a triangolo bianco che accentuava l’abbronzatura intensa, era fra le braccia di un Sakimura in boxer anch’essi bianchi (Saki era abbronzato come un ba-gnino), e teneva sui capelli gli enormi occhiali da aviatore di lui. Entrambi sorridevano, Sakura aveva la testa appoggiata al petto di lui, mentre Saki aveva il mento appog-giato alla spalla di lei. La cosa più sconvolgente per tutti fu notare: a. il sorriso vera-mente felice di Sakimura, non sorrideva solo con la bocca, ma anche con gli occhi e b. il fisico che aveva. Non lo avevano mai visto senza maglia, e comunque indossava sempre maglie larghe. Invece… che bella sorpresa... ^___-

Minefuji si riscosse prima di tutti ed escalmò “mmm… Saki… fa un po’ vedere!” e con un balzo felino gli tolse la giacca della divisa e gli alzò la maglia. “sissì, devi proprio i-niziare a vestirti meglio ragazzo mio… ma.. se i muscoli davanti sono così, come sa-ranno quelli dietro?” e iniziò a palpargli il sedere. Sakura scoppiò a ridere così forte che quasi non si capì quello che disse “Saki-kun, certo che le attiri le palpatine!” e Mi-ka “coosa? Chi altro lo palpa?” “una… nostra amica, Kayoko…” disse lei con le lacrime agli occhi dal ridere “ ogni volta che lo vede … inizia a srusciarglisi addosso… ma Saki-kun viene salvato subito da Toshio, un altro nostro amico, che è innamorato di Kayo-chan e non sopporta vederla con Saki-kun. “ Tachibana, che era rimasto in silenzio tutto il tempo, prese la parola “dai, ora andiamo ad allenarci, o perderemo tutta la pausa pranzo.” E senza dir altro uscì dalla classe, subito seguito dagli altri.

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