GENERATION IN LOVE # 1
- MIOR -

CAPITOLO 3
IN RITARDO


Un’ora giocando a basket passa in fretta e così Tachi si “svegliò” solo dopo un’ora e mezza… *Ca…! Sono in ritardo! Ma chi me lo fa fare di correre per quella tipa?* pensò Tachi fermandosi di colpo. Stava correndo come un disperato lungo i corridoi. Ma Sa-kura non c’era. *cosa? Dove può essere andata? E se si fosse persa? Che idiota. Sta scuola è piccola.* Corse in giro per tutti corridoi, guardò in infermeria, nell’aula di mu-sica, sul tetto, nell’aula di scienze… *ma dove si è ficcata? Dov’è che non ho ancora guardato?… in cortile!!!* uscì velocemente dalla scuola, rischiando di travolgere quat-tro bidelli , cadere dalla scalinata centrale, centrare quattro alberi (di cui due ciliegi e due mandorli), inciampare addosso ad un cane (un cane???) … il tutto per.. per trova-re _quella tipa_ distesa sotto un melo a parlare tranquilla al cellulare. Senza fiato per la corsa Tachi la raggiunse in silenzio, tanto silenziosamente da non farle sentire la sua presenza. Infatti Sakura continuò a parlare al cell tranquillamente “… dai, passami Miyuki… grazie.. ci sentiamo… Ciao bimba!!! Come stai? Mmm… tutto ok, se pensi che stamattina alle tre ero ancora da te… c’era religione.. beh, non ti ricordi che facevamo noi con Kayabuchi? Beh.. lo so… in teoria dovevo visitare la scuola, ma il raga che do-veva accompagnarmi non aveva voglia, glielo leggevi in faccia.. e io sinceramente a-vevo troppo sonno… così ci siamo divisi e io sono qui in cortile.. MIYUKI!!!!! Cosa vuol dire _come è stato il tuo primo incontro con la fauna maschile di Tokyo?_ … beh… al-to, capelli e occhi neri… praticamente come Akito, silenzioso, strafottente… ha ha ha ha… vai subito al sodo tu! Sì, Miyuki, è carino… … cosa? Hm.. hai ragione… solo che non so in che scuola vada… ah-ha… ok… oh cavolo!!! È tardissimo!! Sono in ritardo di più di mezz’ora!! Senti, Miyu-chan devo andare ora. Mi sa che non riesco a chiamare _tutti_, quindi dì alla compa che sto bene e che un po’ alla volta sentirò tutti! Ciao!”

Sakura si girò e vide Tachibana in piedi dietro di lei. Non riusciva a capire che espres-sione avesse… Tachi ascoltando la telefonata aveva cambiato colore tre volte… prima il senso di colpa per non averla portata in giro… poi l’ascoltare la sua descrizione gli a-veva fatto cambiare colore un'altra volta… poi era tornato normale nell’ascoltare i _suoi_ sensi di colpa… e ora se ne stava lì, con un sorrisetto sarcastico sulle labbra guardandola. “ah, sei qui! Mi spiace averti fatto aspettare, andiamo…” questa volta Sakura lo precedette dentro la scuola mentre il suo viso diventava rosso per la vergo-gna.. *che abbia sentito??? Accidenti a te, Miyuki!!! Beh, anche se avesse sentito? Stava origliando!… si, ma…pfui…cavoli suoi* girò l’angolo per tornare in classe da dove era uscita prima quando la _sua_ voce la raggiunse “dove vai?” “entro per l’uscita di sicurezza, l’ho fatto anche per uscire. Così i bidelli non rompono…” Tachi si azzittì nel ripensare alle peripezie subite per andarla a cercare… e sì che lui frequentava quella scuola da un anno ormai! Tornarono in classe in silenzio e, varcata la soglia, suonò la campanella che segnava l’inizio della pausa pranzo, Sumire si avventò su Tachi urlan-dogli un “ma si può sapere dove siete stati? Akane, dovevi farle visitare la scuola, non tutta Tokyo” Sumire sotto sotto era gelosa di quella ragazza… appena arrivata come si permetteva di passare così tanto tempo con il suo Akane!??? “non ti arrabbiare con lui Yoshikawa, è che sono stata io a chiedergli di evitare il giro della scuola, avevo troppo sonno e sono andata in cortile. Ho dormito un po’ e poi ho chiamato alcuni amici… il tempo è passato in fretta. Mi dispiace, è colpa mia.” si scusò Sakura “non…non ti pre-occupare… no-non importa.” riuscì a rispondere interdetta Sumire.

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