TRA FANTASIA E REALTA'
- HIRONOBU -

CAPITOLO 8
FINALMENTE TUTTO PER IL VERSO GIUSTO!

Tsubasa a Napoli sta da Dio, si sente amato e considerato. I tifosi lo adorano e da lui si aspettano grandi cose. All'ex giocatore dl Barcellona viene data la maglietta n. 16, dato che la 10 non poteva più essere indossata. Tsubasa, in un' intervista al Corriere Dello Sport, fa la propria dichiarazione " d'amore" ai tifosi partenopei.
" Ringrazio questa fantastica città e la sua gente, mi sento a mio agio qui. Non voglio fare promesse di gol da fare o di coppe da vincere, ma ai tifosi dico solo queste due cose: 1) Non è mia intenzione sostituire Diego nei cuori della gente 2) Il mio impegno e la mia dedizione alla causa azzurra saranno sempre al massimo livello."
I tifosi, dopo queste parole, vanno in brodo di giuggiole, e a rappresentnza di tutti loro, il presidente dei Napoli Club nonché capo della Curva B, Paciello Davide,consegna, in una cerimonia organizzata dalla Società Sportiva Calcio Napoli, una targa di ringraziamento e le chiavi della città, il tutto sotto il patrocinio del sindaco Jervolino. I primi giorni di Tsubasa a Napoli trascorrono così, tra l'entusiasmo della gente e la fase di ambientamento a città e sistema di calcio diversi. In allenamento il campione giapponese fa già dei numeri incredibili, ma De Canio preferisce farlo partire dalla panchina, nella sfida al Parma della domenica successiva. Al S.Paolo si respira di nuovo l'atmosfera di grande calcio e la coreografia è quella dei tempi migliori. Lo stadio presenta 80.000 persone, tutte ansiose di vedere all' opera il fenomeno orientale. Le bandiere e i cori si sprecano, l'entusiasmo contagia anche la squadra, che parte a spron battutto. Ma il Parma, sordo al festoso chiasso del pubblico e forte di una maggiore esperienza, chiude il primo tempo con il risultato di 0-2, con entrambi le reti siglate da Di Vaio. Nell'intervallo, De Canio carica i suoi e si gioca la carta-Ozora nella ripresa. Quindi Tsubasa va a sostituire Magoni a centrocampo, e appena messo il piede sul terreno di gioco, viene acclamato a gran voce. Tsubasa alza un braccio, saluta, fa un inchino. Inizia il secondo tempo e al 5° minuto il Napoli potrebbe già dimezzare lo svantaggio: l'arbitro Collina assegna un rigore per un fallo di Cannavaro su Stellone. Tutti vogliono Tsubsa sul dischetto e il campione non si sottrae alla responsabiltà. Breve rincorsa, tiro di interno collo, portiere da una parte, palla dall'altra ad infrangersi sul palo. Il Parma si salva. Per ora. Già, perché Ozora, dopo aver fallito il rigore, si scatena. Con un dribbling ubriacante, semina Sensini che lo atterra: fallo da ultimo uomo, appena fuori area, espulso! Sul punto di battuta va il ceco Jankulovsky, che con un sinistro liftato e preciso beffa Frey: 1-2. Il Napoli gira una meraviglia, Tsubasa un cabina di regia è gia leader della squadra. Al 24° prende palla dalla sua area, dribble due uomini e con un lancio di 40 metri, mette Stellone davanti al portiere. Il bomber Romano non si fa pregare, e dopo aver messo a sedere Frey, deposita in rete il pallone del 2-2. Il S.Paolo è una bolgia, ma i minuti passano inesorabilmente e il quarto uomo indica il recupero: 5 minuti. Il Napoli prova a vincere la partita, ma il Dragon shot di Kojiro e un colpo di testa di Bonomi si spengono sul palo. Sta scorrendo l'ultimo minuto di recupero, quando Tsubasa prende palla da Vidigal a centrocampo ed avanza. Chiede ed ottiene un triangolo a Kojiro, con un tunnel fa fuori Cannavaro e si presenta davanti al portiere gialloblu, che tentando il tutto per tutto, gli si butta tra i piedi. Ma Tsubasa lo frega con un pallonetto beffardo: 3-2! Tsubasa non capisce più nulla dalla gioia, vola sotto la curva "esplosa" dopo il gol e viene sommerso dagli abbracci dei compagni. Rientrati in campo, Collina fa giocare un altro minuto, poi fischia la fine. I tifosi vogliono Tsubasa sotto la curva e il nuovo idolo azzurro va a prendersi i meritati applausi. In settimana, il fuoriclasse è ospite della trasmissione " Tifosi" condotta dal capo- tifosi Paciello Davide. Tsubasa così conosce altre personalità di spicco del calcio campano, tra cui il " Petisso" Pesaola, con la sua immancabile sigaretta, e i bravi giornalisti Francesco Marolda e Antonio Corbo. Fa la conoscenza anche di Raffaele Auriemma, che durante le sue proverbiali cronache radiofoniche delle partite del Napoli usa strani nomi, inventando questo per Tsubasa:" L' occhio a mandorla che uccide." Insomma il nostro campione è ormai entrato nei tessuti della società napoletana ed è felice di questo. In allenamento è stato ben accettato dai compagni, è diventato il faro della squadra e viene ascoltato con attenzione dalla società, tant'è vero che "piazza" Jun alla guida della squadra primavera. Un giovedi sera, dopo la partitella d'allenamento, Tsubasa torna nella casa di via Petrarca che divide con la madre. Infatti Jun, diventato allenatore della primavera, ha sposato Anego e preso casa in zona Vomero. Comunque arrivato a casa, Tsubasa nota che la madre ha uno strano sorriso sulle labbra. Le domanda cos'abbia, ma lei non risponde. Squilla il telofono, Tsubasa risponde, e il presidente Capezzuto.
T:" Pronto?"
C:" Finalmente sei arrivato a casa."
T:" Sono tornato un attimo fa, presidente."
C:" Tsubasa, non muoverti da li, ho una sorpresa per te."
T:" Il premio partita? Grazie presidente!"
C:" Ma quale premio partita! E' molto più importante!"
T:" Ok, scherzavo! L'aspetto qui allora!"
Capezzuto arriva a casa Ozora.
C:" Ciao Tsubasa! Ancora complimenti per il tuo brillante esordio!"
T:" Non si preoccupi, continuerò così"
C:" Non ne dubito, altrimenti niente stipendio! Senti, volevo presentarti una persona......" e così facendo la chiama, dicendole di venire avanti, dato che aspettava dietro la porta. Tsubasa rimane di sasso quando vede chi è. Due baffi, un cappello da marinaio. "PAPA'???" " Si figliolo, sono io." Tsubasa corre ad abbracciarlo, e la madre si commuove nell'assistere alla scena. Il figlio chiede al padre come mai si trovasse li, ma questa domanda risponde Capezzuto:" Ho parlato con un amico che lavora al porto, ha un azienda che si occupa di commercio via-mare. Ho fatto in modo che lo assumesse così non sarà più costretto a viaggiare." " Cosa?!?" risponde meravigliato Tsubasa." Si figlio mio- fa il padre-lavorerò in un comodo ufficio, al Porto di Napoli. Quindi, d'ora in poi, sarò sempre al tuo fianco." Ma questa è una splendida notizia! Presidente, rimanga a cena, così festeggiamo tutti insieme." Durante il pasto si conversa amabilmente, quando ad un tratto il sig. Ozora senior chiede al figlio:" Tsubasa, lo studio?"
T:" E' di la papà. Vieni te lo faccio vedere!"
P:" Ma che hai capito? Mi riferivo ai tuoi studi! Sono rimasti quelli del Giappone?"
T:" Si, perchè?"
P:" Ecco...... vedi.... vorrei che tu andassi all'università, per proseguire gli studi."
" Secondo me è un'ottima idea- interrompe Capezzuto- Potresti integrarti ancora di più tra la gente che ti circonda. E poi la cultura non fai mai male!"
T:" Mamma, tu che ne pensi"
M:" Anche secondo me è una buona idea."
T:" E sia allora! La prossima settimana vado alla........ come si chiama l'università di Napoli, presidente?" " Federico II" "......andrò alla Federico II ad iscrivermi. Seguirò i corsi di legge!"
Il padre tornato e finalmente presente, una madre dolce e affettuosa, un presidente che lo coccola, a Tsubasa la vita inizia a sorridere.........

Capitolo 9...