CAPITOLO 6
CERCASI
FANTASISTA
Genzo, accompagnato dal d.g. Sette Angelo, arriva a Milano Malpensa,
dove trova il presidente Capezzuto ad aspettarlo.
C:" Ciao Genzo, com'è andato il viaggio?"
G:" Due ore piacevoli! E poi ho conosciuto meglio il d.g. Sette:
una vera volpe, ci sa fare!"
C:" Non dirlo a nessuno, ma sembra che nell'ambiente lo chiamino
"faina" per la sua scaltrezza!"
G:" Prosit! Ah ah ah ah ah ah!!!"
I tre, con l'aiuto del presidente, raggiungono il ritiro del Napoli, Brusson,
dove la sala stampa è già gremita da tifosi e giornalisti.
Alla presentazione c'è anche Capezzuto, che dirama il nuovo organigramma
della società: " E' un atto depositato presso il tribunale
di Napoli, quindi visibile a tutti. Ecco la nuova società.
Presidente: Capezzuto Nicola.
Amministratore delegato, con poteri per il calcio mercato: Sette Angelo
Consiglio d'amministrazione: Capezzuto Nicola, Sette Angelo, Bassolino
Antonio, Ferrari Vincenzo, De Carli Giovanni.
Capo-segreteria: Curti Luigi.
Pubbliche relazioni: Cimignolo Stefano. Grazie dell'attenzione, ora il
giovanotto è tutto vostro!"
Si sapeva che Capezzuto era legato all'ambiente del centro-sinistra, quindi
il consigliere Bassolino, presidente della Regione Campania, non desta
alcuno scalpore. Genzo riesce a "parare" anche le domande più
insidiose e si reca presto tra i compagni, dove viene accolto da un soddisfatto
De Canio. Non fa in tempo ad accodarsi al gruppo, che Kojiro gli si fa
incontro e lo abbraccia calorosamente. " Finitela di tubare, voi
due! E venite a correre!" è lo scherzoso ammonimento di Magoni.
" Arriviamo" risponde Kojiro. Come sono lontani i tempi della
scazzottata a Parigi! E' senz'altro un bel gruppo, innervato dalla freschezza
di questi due occhi a mandorla e plasmato dalla sapienti mani di mister
De Canio. Le amichevoli mostrano un team affiatato e robusto, anche sa
manca un pizzico di fantasia nella zona a ridosso delle punte. Intanto
nelle sedi della Lega, presieduta da Franco Sensi, dopo che i dimissionari
Galliani e Carraro avevano creato un buco di debiti di svariati milioni
di euro, viene redatto il calendario. Per il Napoli una partenza choc:
Juventus, Perugia, Inter. Anche se nutre non poche ambizioni, il team
partenopeo è sempre una neo-promossa! De Canio non si scompone,
si rimbocca le maniche e mette alla frusta i suoi giocatori. Il 27 agosto
arriva presto e per il Napoli è il momonto del debutto: il S.Paolo
è pieno, sia per festeggiare il ritorno in A, sia per vedere all'opera
i due nippo-fenomeni. Infatti, la squadra è così schierata:
Wakabayashi tra i pali, Saber, Luppi, Bonomi e Bocchetti in difesa, Husain,Vidigal
e Magoni a centrocampo, Jankulovsky dietro le due punte Hiyuga e Stellone.
Palla al centro, il Napoli manovra ed arriva sulla tre-quarti, Kojiro
si smarca e riceve palla da Magoni, a 25 metri dalla porta. " Gianluigi-grida-questo
è per tutto quello che la Juventus non ha fatto per me! Dragon
Shot!" E parte un bolide da far invidia a Roberto Carlos: incrocio
dei pali! Anche se non entra, tutti rimangono esterrefatti dalla violenza
del tiro, che preannuncia un pomeriggio nero per la Vecchia Signora. Infatti,
al termine della sfida, il risultato è un sonoro 3-0 per i Vesuvio-boys,
con doppietta di Stellone e rigore di Luppi. Negli spogliatoi De Canio
chiede a Kojiro:" Ma da dove salta fuori tutta sta potenza?"
" Mister- replica Kojiro- sa dove andavo quando le chiedevo le due
ore di permesso in ritiro?" " Ad allenarti?" " Esatto,
ma nei boschi, calciando una palla medica contro le quarce." "
Kojiro, non finirai mai di stupirmi!"
L'avvio-sprint dei napoletani non deve trarre in inganno. La squadra risente
dell'assenza di un fantasista di ruolo, anche se Jankulovsky si adatta
bene. Intanto in Spagna, Tsubasa fa vedere ancora una volta tutte le sue
qualità, ma durante la partita col Rayo Vallecano, reagisce male
ad uno dei tanti falli subiti e viene espulso. Al termine della gara,
dagli spogliatoi lancia strali contro gli arbitri spagnoli, rei di non
tutelarlo abbastanza. Il risultato dello sfogo sono 7 giornate di squalifica.
Tsubasa è incredulo, ma la società catalana non fa nulla
per far ridurre la squlifica. Anzi, sta pensando seriamente di cedere
il campione giapponese, che sembra accompagnato da una sfortuna colossale,
oltre che da una tecnica invidiabile. Ma tant'è, e siccome cresce
anche Xavi, gioiellino delle giovanili, la decisione sembra indolore.
Ma chi è disposto a fare un investimento di 85 milioni di euro?
Capitolo 7...
|