CAPITOLO 3
I
GUAI NON VENGONO MAI DA SOLI
Alex
Ferguson si presenta in sala stampa x la consueta conferenza del martedi
all' Old Trafford. Il Manchester va bene, è una macchina perfetta, un
meccanismo ben oliato. E gran parte del merito va a lui, sir Alex. La
critica può opporre ben poco a quello che sembra un rullo compressore,
ma ugualmente l'allenatore- manager propone degli spunti di riflessione:"
E' vero, stiamo andando bene, sia in Premiership, sia in coppa. Molto
lo dobbiamo all'attacco, che con Van Nistelrooy ha colmato le lacune dell'anno
scorso. Ma io vorrei elogiare sopratutto il centrocampo: c'è una tale
intesa tra i quattro che lo compongono.......dovreste vederli in allenamento!
Basta un'occhiata e la giocata viene spontanea! Certo, voi direte che
è naturale, visto che si tratta di campioni che giocano insieme da più
anni. Ma avete visto il giapponese? Matsuyama dico! E' un vero talento!
Ha un ottimo tiro dalla distanza e una determinazione, una grinta fuori
dal comune. Siamo di fronte ad un grande giocatore, signori." Hikaru
entra così nel gotha del calcio europeo. Sarà un caso, ma è l'unica nota
lieta che accompagna i nostri giovani eroi in occidente. Infatti Kojiro,
che era partito bene, ha subito uno strappo muscolare e dovrà stare fermo
due mesi e mezzo mentre Genzo, seppur in allenamento dimostri di essere
più bravo di Kahn, non gioca mai, perchè viene guardato con diffidenza
e non osano contraddire uno dei migliori portieri del mondo. Nel frattempo,
Tsubasa continua la riabilitazione, L'intervento chirurgico per la ricostruzione
del legamento è perfettamente riuscita e tutti i giorni si reca in un
centro specialistico per le dovute cure. Finita la seduta, Tsubasa torna
a casa accompagnato da Gerardo Vallega quando sente squillare il cellulare:
T:" Pronto?"
K:" Ciao Tsubasa, sono Kojiro."
T:" Kojiro!!! Come stai? Lo strappo si è ricomposto?"
K:" Si sta mettendo a posto, si. Come procede la tua riabilitazione?"
T:" Bene, ho appena finito l'ennesima seduta e stiamo tornando a
casa. I medici stanno trattando bene il nuovo bomber juventino, eh?"
K:" Si!! L'organizzazione è fantastica. Forse rientro due settimane
prima!"
T:" Ma dai?"
K:" Si grazie allo staff medico e ad una speciale pomata che sto
usando."
T:" Splendido Kojiro! Ora devo salutarti, sono arrivato a casa."
K:" Ciao Tsubasa, rimettiti presto!"
Arrivati a casa, Tsubasa nota uno strano silenzio, e anche se con le stampelle,
si affretta a salire le scale. Di solito, una volta arrivato a casa trovava
i cani a fargli le feste e Sanae sulla porta. Ma oggi non era così. Tsubasa
entra e vede uno spettacolo terrificante: Sanae a terra con i cani vicino.
Tsubasa getta le stampelle e cerca di prestarle soccorso:" Gerardo
aiutami" è il grido disperato del campione. La corsa all'ospedale
è frenetica, Sanae viene subito intubata e messa in terapia intensiva.
Ora Tsubasa aspetta con ansia e nervosismo il responso medico:
T:" Allora dottore? Dica!"
D:" Mi spiace sig. Ozora"
T:" Che vuol dire? Non mi faccia stare sulle spine!"
D:" Lei non sa nulla, vero?"
T:" Cosa dovrei sapere?"
D:" E' evidente che sua moglie le ha nascosto tutto...."
T:" Insomma dottore!! Vuole dirmi cos'ha mia moglie?"
D:" Cerchi di calmarsi"
T:" Calmarmi? E' una parola!!"
D:" Purtroppo sua moglie ha la leucemia."
T:" Cooooosa?!?!!?"
D:" Si sig. Ozora. Dai suoi comportamenti ho dedotto che sua moglie
le ha tenuto nascosto tutto, forse per non darle un ulteriore peso, dopo
la rottura dei legamenti."
T:" Non.....non so.....co...cosa dire...."
D:" E' sconvolto, la capisco. Ma sua moglie lo ha fatto per proteggerla.
Cerchi di capire."
T:" Ma non si può far niente?"
D:" Mi spiace, ma sua moglie non supererà la notte."
T:" NOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!"
Tsubasa scoppia in lacrime sulla spalla di Vallega e chiede ai dottori
di vederla un'ultima volta. L'incontro è struggente.
T:" Piccola mia! Perché hai fatto tutto Questo?"
S:" Perchè ti amo, e non volevo darti ulteriori preoccupazioni."
T:" Potevamo condividere questa cosa! Potevamo fare qual........"
S:" Sssssshhhhh...... abbracciami ora..... sta zitto....."
Tsubasa piange a più non posso e l'abbraccia. Sanae capisce che è arrivato
il momento, il Signore la chiama a se. Tsubasa è sempre più disperato,
piange e schiuma rabbia verso la malattia che le ha tolto la sua amata.
Vallega lo accompagna a casa e gli spiga che la società ha già pensato
a tutto, funerale e un po di giorni da trascorrere in Giappone, fino ad
una ripresa accettabile. Con una sola raccomandazione: continuare a curarsi,
perché è sempre un capitale della squadra. Al funerale di Sanae partecipano
tutti, anche chi era in Europa, per poter dare conforto all'amico. Ma
due in particolare, due persone sanno toccare il cuore di Tsubasa, Ishizaki
e Jun Misugi.
I:" Coraggio Tsubasa, Sanae sarà sempre viva nei nostri cuori. Lei
non vorrebbe vederti così, vorrebbe vederti felice, rincorrendo un pallone,
che rimane sempre il tuo migliore amico. Ricordi alla Nankatsu?"
J:" Non ti riconosco più, sai? Dov'è quel campione che si è battuto
contro di me? Hai un nuovo ostacolo di fronte, è vero. Ma tu hai tutto
per superarlo. E se non ce la fai, appoggiati alle persone che ti vogliono
bene."
Passano due settimane, e Tsubasa ritorna in Spagna, portando con se la
madre, Jun e la fidanzata Anego. Anche Misugi fa parte della generazione
di fenomeni del calcio giapponese, solo che un'anomalia al cuore lo ha
tagliato fuori dal giro che conta. Operatosi e tornato in salute, ora
segue il calcio da spettatore esterno e ha deciso, su richiesta di Tsubasa,
di diventare il suo allenatore personale. Intanto in Italia Kojiro continua
segnare, ed al termine di un Juventus-Brescia (finita 4-2 con devastante
tripletta del cannoniere orientale) viene sorteggiato per il controllo
anti-doping. Dopo una settimana, le analisi parlano chiaro: non-negativo,
corticosteroidi. La Juvetus non riesce a ripeter il miracolo-Davids, e
la squalifica è pesante: 16 mesi ai box. L'Europa non è solo miliardi
e fama.......
Capitolo 4...
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