25 maggio
Come tante altre volte, era un giorno cado. Si avvicinava sempre di più
l'estate, ma dal clima chiunque avrebbe detto che si era già d'agosto.
In ventitré giorni dopo la leggendaria ora di pranzo in cui era
volato di tutto sul ponte della nave dei cacciatori di pirati per un idea
di Stina - che come al solito aveva idee casiniste - erano stati catturati
solamente quattro ricercati, pesci piccoli, tra l'altro.
- Accidenti
non ci sono più i pirati di una volta
-
disse Jhonny
- Cos'era quel tono da vecchio veterano, scusa? - si informò Stina
- Guarda che sei tu qui la principiante, sorella. - precisò Jhonny
- Uff
fai il ganzo perché sei qui da appena mezzo anno più
di me!
- E osi dire "appena"?
- Però Zoro è più grande di te.
- E tu sei più piccola di me.
- Di un mese!
- Un mese e mezzo!
- Ma che vi prende? - chiese Yosaku
- E' la noia
- si giustificò Stina - Non succede mai nulla,
quindi tanto vale chiacchierare, no?
In effetti non succedeva nulla di particolare da ben dieci minuti! D'altra
parte, era raro che capitassero intere mezz'ore di noia con Stina nei
paraggi. Chi le stava intorno era raro che si potesse sognare il lusso
della tranquillità.
- Yawn! Che ore sono? - chiese Zoro, appena svegliatosi.
- Le undici e mezzo. Hai dormito dieci minuti. - disse Stina - Accidenti,
devi essere impazzito!
- Bhe, con quello che hai fatto dieci minuti fa è stato difficile
dormire!
- Dai, non dirmi che te la sei presa! - disse Stina alzando le spalle
- Era un piccolo, insignificante scherzetto per movimentare un po' la
giornata.
- Allora vai tranquilla. - disse Yosaku - Per stamattina l'hai movimentata
abbastanza.
- Dimentichi che devo sempre movimentare il pomeriggio! E anche l'ora
di pranzo! E anche
- Si d'accordo, d'accordo!
Poco prima infatti, per la precisione dieci minuti prima, Stina aveva
svegliato Zoro con espressione non poco allarmata e gli aveva detto che
per sbaglio gli aveva fatto cadere le spade in mare. Aveva recitato talmente
bene che Zoro stava per buttarsi in mare, ma dopo che Stina le ebbe tirate
fuori tutte e tre da un gancio dietro la porta, al quale erano appese,
anche quella mattina c'era stata l'immancabile dose di risate, dopo che
naturalmente Stina si fu salvata dalla sua condanna a morte da parte di
Zoro per lo scherzetto che aveva appena fatto.
La spada si infilzò senza alcuna difficoltà nella spalla
di Van Stiller, un pirata ricercato con dodici milioni di danari, prima
taglia non molto rattrappita da intere settimane.
- Ehi sempai - disse Stina - lascialo vivo, sennò niente taglia!
Infatti Zoro lo lasciò vivo, ma non appena si voltò per
mezzo secondo, Van Stiller stava già tagliando la corda, seppure
tenendosi la spalla con l'altra mano. Ma Stina estrasse da chissà
dove quattro pugnali per ogni mano, che teneva fra le dita, e lanciandoli
senza neppure prendere la mira inchiodò il pirata al muro di una
casa lì vicino, facendoli piantare con un lancio perfetto ad un
millimetro dal colpire Van Stiller, infilzati nei suoi vestiti.
- Di' la verità, sorella, hai solamente sbagliato mira
-
disse Jhonny con un sorriso felino
- Tutta invidia! - rise Stina. - Bhe, sbrighiamoci a portarlo dalla marina,
così almeno ci danno dodici milioni.
Stina mise una croce sopra la foto segnaletica di Van Stiller.
- In questa zona ce ne sono altri, sorella? - chiese Jhonny
- Dunque
ci sarebbe Don Kreigh
Shank il Rosso
Lady Alvita
Poi, a parte loro, da queste parti ci sono anche delle altre mezze tacche
- Che p***e, 'ste mezze tacche! - disse Zoro
- Vero! - aggiunse Stina - Dovremmo provare a dedicarci a quel cattura
un po' più seria
- Tipo? - chiese Yosaku
- Bhe, o Shank, o Kreigh, o Alvita! A scelta! - sorrise Stina -Però
mi sembra di aver sentito da qualche parte che Shank è partito
per il Grande Blu
Comunque, il primo pirata che incontriamo lo sfidiamo.
Facile!
- Mooolto facile
- ribatté sarcastico Zoro
- Bhe, se queste cose le dici proprio tu
comunque, facendo una classifica,
la più debole mi risulta che sia Alvita. - disse Stina
- E tu che ne sai? - si informò Zoro
- Ti ha mai informato qualcuno che sono un genio, sempai?
- A me sembrava l'incontrario
- Uff! Guarda che te le butto davvero le spade in mare! E stavolta non
scherzo!
- Se lo fai ti obbligo a riprenderle.
- E se non lo facessi?
- Ti strozzo.
- Molto bene. ^^'
ROAAAAARR!!!
Stina credeva di sapere cosa la aspettava
- Sorella
- disse Jhonny in un lamento da affamato
- Avete fame, lo so
vado subito. - disse Stina buttando indietro
la testa per scansarsi i capelli dagli occhi e avviandosi in cucina.
Qualche minuto dopo venne l'ora di pranzo
- Stavolta niente piatti in faccia. - avvisò prontamente Zoro
- Ma dai, perché? ^^ - chiese Stina che aveva un pericoloso piatto
in mano
- Di' la verità, ci stavi pensando.
- Ma figurati! - assicurò Stina con un sorriso perfido - non oserei
mai!
Yosaku e Jhonny stavano sbranando il pranzo e Zoro e Stina li guardavano
con una gocciola dietro la testa.
- Cos'hanno al posto dello stomaco, secondo te? - chiese Zoro
- Un container? - ipotizzò Stina
- No. - rispose Zoro - Sarebbe troppo piccolo.
- Ah
- Che strano
- disse Jhonny - mi fischiano le orecchie.
- Buffo! - aggiunse Yosaku - Stanno fischiando anche a me
(NdCharmargy:
allora qualcuno faccia squillare un telefono così siamo a posto!)
Zoro sbadigliò - Bhe
io mi faccio un pisolino
- Dimmi un po' - disse Stina - come fai a dormire così?
- Eh? Perché?
- Lasciamo perdere
- Ecco, brava
-
Fu questione di tre minuti che Zoro dormiva già nella nota posizione
a pancia in su con le braccia incrociate dietro la testa. Stina si chiese
come accidenti facesse a non sentire i latrati di Jhonny e Yosaku che
sembravano ad un pelo dallo strozzarsi con tutto quello che stavano mangiando.
- Un giorno capiterà una di quelle bonacce che non si sono mai
viste e allora voglio vedere come la svuoterete, la cambusa
- scherzò
Stina rivolta ai due cacciatori di pirati
- Non essere pessimista, sorella!! - disse Jhonny che era già mezzo
brillo, mettendo accanto alla ragazza un boccale di birra - Unisciti a
noi!!
Stina sorrise e roteò scherzosamente gli occhi. In un paio di minuti
era anche lei mezza ciucca e quelle ore del dopo pranzo trascorsero con
un casino incredibile, che nella tranquillità del mare azzurro
pareva un delitto.
Nel pomeriggio si alzò il vento, un venticello secco ma che bastò
a spingere la nave a buona velocità fino a sera. Quel giorno pareva
che non ci fossero criminali da catturare. Comunque, nessuno ne aveva
voglia. Ogni tanto, se non molto spesso, non si aveva particolare voglia
di sgranchirsi con un combattimento. Quel venticinque maggio era uno di
quei giorni in cui pur di non fare niente si è disposti anche ad
annoiarsi tutto il giorno. Si sentiva già il calore dell'estate.
Un sole grande degno dei Caraibi illuminava la superficie del mare che
era agitata da piccole ondine. Il mare era tiepido, pareva che sul pelo
dell'acqua brillassero tanti diamanti, perché scintillava dal sole
e faceva quasi male fissare quei punti luccicanti dell'acqua. C'erano
di nuovo quei simpatici pesci volanti, che planando riportavano alla mente
l'ennesima replica della commedia della vita umana. Zoro tanto per cambiare
dormiva, mentre Yosaku, Jhonny e Stina non sapevano che fare.
C'erano di nuovo quei pesci volanti, che riportavano l'ennesima replica
della commedia della vita umana, planando con energia.
- Voi vi annoiate? - chiese Stina ai due cacciatori di pirati
- M-mm
- riposero i due all'unisono
- Allora ho un'idea! Chi di voi ha presente il lancio del peso? - Stina
aveva tanta energia da fare quasi spavento.
- Che vuoi fare, sorella?
- Alzatevi, pigroni, e ve lo dico io cosa fare!! Svegliamo anche il sempai?
- Se vuoi morire, sveglialo.
- Allora meglio di no! ^^'
Quando finalmente i due furono abbastanza "energici" da alzarsi
in piedi da seduti com'erano, Stina si sporse dal parapetto della bassa
murata e prese al volo un pesce volante.
- Che fai con quel coso? - chiese Yosaku
- Eventualmente lo chiamerei "pesce"
poi fai tu!
- Va bene, pignola, che fai con quel pesce?
- Ehehe
Stai a guardare. - Prese una breve e rapida rincorsa, tendendo
il braccio che teneva il pesce all'indietro, per poi farlo scattare in
avanti lanciando il povero animale acquatico a una distanza spaventosa.
Poi prese al volo un altro pesce volante e lo porse verso i due - Muovetevi,
tocca uno di voi! Non vorrete farlo morire, poverino!
Yosaku e Jhonny si guardarono con aria di intesa, entrambi concordi sul
fatto che a Stina mancasse qualche rotella. Alla fine, però, il
gioco del lancio al pesce volante prese tutti e la gara durò finchè
non fu ora di cena e comparvero i primi delfini, che fecero scappare i
pesci volanti, i quali rappresentavano il loro pasto serale.
Zoro si svegliò e vi lascio immaginare come rimase quando vide,
con infinita concentrazione e serietà, che Yosaku stava lanciando
il pesce volante mentre Stina prendeva nota del punteggio su un foglio
di carta.
- Ora
non per essere pignolo, ma
cosa state facendo? - chiese
con tono per niente convinto lo spadaccino
- Lancio del pesce volante!! - risposero con entusiasmo i tre, in sincronia,
cosa che fece franare Zoro a terra dalla disperazione
- Che gli prende? - chiese Stina - a me pareva una disciplina seria
- Sorella
- disse Jhonny con un tono che Stina ben conosceva
- Va bene, va bene
vado in cucina
! - sorrise Stina
La cena venne consumata con molto
"entusiasmo" da parte
di Yosaku e Jhonny
- Ragazzi, ci vuole un po' di musica!! - esordì Stina alzando un
pugno in aria e prendendo una chitarra
- Giusto! - approvarono Yosaku e Jhonny, però Zoro non disse niente
e si mise seduto in disparte
- Sempai, c'è qualcosa che non va? - chiese Stina, ma Zoro non
rispose.
- Sarà di cattivo umore
- ipotizzò Yosaku
Stina sfoderò un sorriso felino - Ah, ma è inutile che fai
l'uomo di ghiaccio, sempai, lo sappiamo che in realtà sei solo
molto timido
- disse con tono mellifluo
- Vuoi chiudere il becco??? - sibilò Zoro
- No finchè non vieni a cantare anche tu, capito?
Ci volle buona parte della serata, ma alla fine Zoro fu convinto dai tre
scatenati cacciatori di pirati e anche se di malavoglia, si unì
a loro
- Mi raccomando! - disse Stina alzando l'indice, simulando un tono imperioso
- Voglio che ti sgoli, eh!
- Tu sei completamente pazza!
- Dai, tanto siamo tutti stonati! - Stina si volse verso Yosaku e Jhonny
che annuirono ridendo - Sei fra amici, no? E poi non ci sente nessuno!
Adiamo!! Sfoghiamociiiiiiii!!!!!!!
All'inizio, Zoro si limitò a bisbigliare le parole della canzone
guardando i tre che si scatenavano e si chiese se avessero un po' di cervello
in testa, ma soprattutto dove la trovassero tanta energia, specie Stina
che sembrava extraterrestre da tanto argento vivo aveva in corpo. Ma alla
fine non seppe nemmeno perché, si ritrovò a cantare a squarciagola
anche lui, e il coro non finì prima della mezzanotte passata, quando
tutti erano crollati, sdraiati per terra, con un gran sorriso sulle labbra.
Era successo come sempre. Stina aveva l'idea, più pazza possibile,
naturalmente, Yosaku e Jhonny era questione di un secondo che approvavano
e
partecipavano energicamente, Zoro dopo bombardamenti di richieste
finalmente si univa allo scalmanato gruppetto e alla fine, malgrado tutti
fossero stanchi morti, regnava l'allegria, un'allegria quasi infantile,
che imponeva di non ammettere mai di essere stanchi. Infatti, finchè
tutti non dormirono, ci fu chi, tenacemente, continuava con voce roca
e inesistenze a canticchiare mentre Stina strimpellava debolmente sulle
corde della chitarra e c'era chi al solo pensiero di un attimo prima ancora
si metteva a ridere. Era impossibile annoiarsi su quella barca, solo pensare
alle pazzie di cui erano capaci quei quattro cacciatori di pirati faceva
scoppiare a ridere. Erano come una famiglia. Sembrava strano che due anni
dopo si sarebbero divisi.
Capitolo 3 >>>
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