MILLENNIUM
LA VOCE DEL SILENZIO

- CHARMARGY -

07 - Sending

PORTO KILIKA/NAVE S.S. LIKI

Dove eravamo rimasti: Yuna e guardiani sono nel chiostro della prova, e Rika e Tidus parlano fuori dal tempio. I due blitzer che hanno aiutato la ragazza tolgono prudentemente il disturbo, ma una scaglia si prepara ad attaccare. Non si è fatto abbastanza in tempo a sconfiggerla. E Sin distrugge Kilika.

<< Emh… Lulu? Che cos'è il trapasso? >> chiese Rika che ormai si era messa da sola nel gruppo di guardiani che accompagnava Yuna in pellegrinaggio.
<< Siete tutti e due sotto amnesia? >> chiese Lulu sospirando
<< Bhe… credo di sì! >>
<< Il trapasso è l'invio delle anime dei morti all'Oltremondo. Quando uno muore, la sua anima comincia a bramare la vita, e se non viene trapassato, si trasforma in un mostro. Se invece si effettua il rito del trapasso, questo non succede e le anime trovano pace. >> rispose Lulu senza staccare gli occhi dal mare, dove erano state gettate le bare di coloro che erano morti quattro ore prima.
E Yuna, camminando sull'acqua, cominciò a ballare. E di nuovo, quell'inno udito al tempio parve uscire dal mare stesso. << Questo >> disse Lulu << E' l'inno intercessore. Riconcilia le anime insieme al trapasso. >>
Rika però non ascoltava più di tanto. E neanche Tidus. Guardavano entrambi quella danza. Rika voltò la testa.
<< Che hai, Ri' ? >> le chiese Tidus sottovoce
<< E'… è orrendo. >>
Infatti. Ma Tidus non riusciva a staccare gli occhi, nonostante tutto.
E poi, tutta l'atmosfera che si era formata durante quella danza dei morti, si ruppe di colpo quando Yuna tornò sul pontile di legno, uno dei pochi restanti di Kilika.
<< L'ho fatto bene, Lulu? >>
<< Benissimo, Yuna. >>
Rika e Tidus si guardarono negli occhi, ed erano sguardi che parlavano da soli. Come si poteva parlare in questo modo di un trapasso? Come si poteva parlare in questo modo di una danza per i morti?

La nave per Luka si era chissà come salvata, insieme al molo, dalla distruzione di Kilika (NdC: succede sempre così…) Il mare era di nuovo calmo e liscio come una massa d'olio azzurro e quasi trasparente. E la nave salpò poche ore dopo, portando a bordo i Luka Goers, dai quali Rika si tenne a debita distanza, i Kilika Beasts, nonché Yuna e guardiani. Quel giorno Wakka, vittoria o no, avrebbe lasciato il blitzball, inoltre Tidus e Rika venivano accompagnati a Luka nella speranza che incontrassero qualcuno di loro conoscenza.
<< E non farti pregare! >>
<< Non mi faccio mica pregare! >> ribattè Rika << Anzi, non vedevo l'ora di giocare a blitzball! Va bene, ci sto! >> E batté il cinque con Wakka << Quest'anno vincete per forza, eh! >>
<< Come fai ad esserne sicura? >>
<< Primo, non è umano perdere per un decennio filato… >> rispose scetticamente la ragazza << e per secondo, siccome ci sono io, non si può perdere! >>
<< Le sue ultime parole famose… >> sospirò Tidus
<< E TU CHIUDI IL BECCO! >>
<< CHIUDILO TU CHE FAI PIU' FIGURA! >>
<< MA STAI ZITTO, STAI, CHE NEMMENO SAI COME SI CALCIA UN PALLONE! >>
Per fortuna sopraggiunsero Wakka e Botts che prendendoli per l'orecchio li allontanarono a distanza di sicurezza prima che decidessero di sbranarsi a vicenda.

<< Che noia… >> non le sarebbe affatto dispiaciuto che venisse fuori un altro mostro, all'improvviso, qualcosa da fare. Anche se forse parlava da egoista. Continuava a pensare a quella voce. A quello che aveva detto Auron, a quello che era successo a Zanarkand. Se non avesse conosciuto le squadre di blitzball, sarebbe stata completamente persa. E non che non lo fosse. Fece un giro largo per evitare i Luka Goers, e decise di salire le scale per andare sul ponte superiore, anche se la nave l'aveva girata già tre volte. Magari su c'era più vento.
<< E allora cosa vorresti fare? Lasciarlo a Luka? >> sentiva la voce di Lulu ma non salì più su le scale per non essere vista
<< Bhe, di sicuro troverà qualcuno che conosce… >> e anche quella di Wakka << E poi adesso c'è anche sua sorella. Voglio dire, ha quasi sei anni più di lui, dovrebbe essere più affidabile… >>
<< Oh, certo… >> rispose scetticamente Lulu << E' davvero molto più affidabile se prende a mazzate il capitano dei Luka Goers nel vestibolo di un tempio, vero? >>
A Rika spuntò una gocciolina molto manga sulla testa.
<< Bhe, se è per questo, suo fratello è entrato nel chiostro anche se era vietato dai precetti… >>
<< Uno migliore dell'altro, eh? >>
Ci fu qualche attimo di silenzio. Rika si rese conto che il DOVE dipendeva da lei. Stava per fare un sospiro da spazzare via dei mulini a vento, ma si trattenne per non essere sentita. In quel momento sentì dei passi vicino alla scala
<< Che stai facend… >>
<< ZITTO IMBECILLE! >> Rika tappò la bocca a Tidus parlando sottovoce ma rendendo l'idea dell'urlo di ammonizione, e tirandolo per il cappuccio lo mise a sedere per terra << Non riconosci nemmeno quando uno origlia? >>
Di comune e silenzioso accordo stettero zitti tutti e due a sentire il resto della conversazione.
<< Non so per sua sorella, Rika, mi sembra… ma Yuna vuole che diventi guardiano. >>
<< Lo so. >> disse semplicemente Lulu << Ma mi pare che Tidus non abbia capito l'antifona. >>
Wakka si strinse nelle spalle << Andiamo, Yuna potrebbe anche dirglielo! Così almeno… cioè, la scelta spetterebbe a lui, comunque… >>
Lulù sospirò << E credi che sia facile? Significherebbe ripetere una scena passata, capisci? Tidus guardiano di Yuna, come Jecht di Braska. Consideriamo anche che Tidus detesta suo padre. >>
<< Mhpf… >> sospirò Wakka << Se crede che è già fortunato a ricordarsi almeno com'era, suo padre… >>
Rika e Tidus si guardarono, ma mentre l'espressione di Tidus era pericolosamente vicina allo schifato, quella di Rika era quasi di rimprovero verso Tidus.
<< Senti… >> disse Wakka << Tu ci credi che vengono da Zanarkand? >>
<< Yuna sì. >> rispose Lulu << Ma forse hanno qualcosa legato a Zanarkand che torna in mente con le tossine di Sin e li ha suggestionati. >>
<< E se semplicemente se lo fossero inventati? >>
<< Rika si sarebbe inventata anche quella descrizione che ha fatto di Sin? Ne parlava con il tono di chi l'ha visto da vicino. >> ribattè Lulu << E poi basta sentirla… parla come una che è abituata a città gigantesche, a una tecnologia proibita. >>
<< Che sia sofisticata? >>
<< Piuttosto ci vedo meglio "spaesata". E quanto a Tidus…uno che si inventa tutto non chiederebbe COS'E' UN INVOCATORE, neanche dovesse fingere. >>
<< Bhe, finiamola qui. >> disse Wakka << Vedremo a Luka. >>
<< Fai presto a dire così… >>
Ma la conversazione finì comunque. Tidus stava alzandosi e si stiracchiò, ma Rika restò seduta, a guardare un punto a caso del perfetto nulla, o meglio a guardare assolutamente niente perché più che altro stava pensando. Tidus sembrò non farci caso.
<< Certo che ne sparavano grosse, eh? >>
<< C'è poco da scherzare, sai? >> ribattè Rika che per la prima volta era seria << Se tu avessi ascoltato ci avresti capito qualcosa. E comunque hanno ragione loro. Che facciamo noi due? >>
<< I…in che senso? >>
<< Ma pensaci! Siamo in un luogo completamente sconosciuto, su una nave che l'hanno tirata fuori dalla preistoria, diretti in un città altrettanto sconosciuta, senza un modo che possa riportarci a Zanarkand! >> in preda all'evidente nervosismo stava girellando in su e in giù per il ponte << Hai detto che incontrare Sin non funziona, vero? Ecco! Prima non mi preoccupavo perché volevo aspettare di trovarti e di parlare con te, ma adesso che abbiamo fatto i preliminari, ti comunico che siamo nei guai fino al collo! Ti basta o continuo? >>
<< Bhe… senti, seguiamo Yuna!! >> disse Tidus sorridendo << Sono diretti verso Zanarkand! >>
<< Bella battuta, furbizia! >> ribattè Rika << Hai visto anche tu che Zanarkand era distrutta quando ce ne siamo andati. E adesso che siamo 1000 anni avanti, cosa speri di trovarci? Mi hai detto che una ragazza ti ha informato che è terra santa di Yevon! Non può essere la NOSTRA Zanarkand! >>
<< Una volta non ti saresti preoccupata minimamente perché avresti tirato fuori la definitiva massima del vecchio. >>
<< Sarebbe? >>
<< "Non fare oggi quello che puoi fare domani" >> disse facendo voce roca.
<< Bhe, lo avrei detto a CASA! Ma essendo in un altro tempo direi che le cose cambiano un pochinino, non pensi? E comunque non chiamarlo "vecchio".>> E si ricordò anche della voce. Di quella che aveva sentito a Zanarkand. Ormai era diventata un'ossessione. << uffa!! >>
<< Cosa "uffa"? >>
<< Non ci capisco più niente! >>
<< Ma questo era risaputo… >>
<< Puoi fare a meno della testa che ti staccherò fra poco? >>
E in due secondi si scatenò un'altra nuvoletta di polvere perché i due cominciarono a darsele di santa ragione. E stavolta non c'erano anime pietose che potessero separarli. Anche i Kilika Beasts erano sulla nave ma per quanto riguardava Vuroja e Kulukan non volevano avere altro a che fare con quella ragazza e non ebbero la pietà di separarli.

R. "A parte tutto, credo di aver fatto bene (in parte) ad origliare Lulu e Wakka. Almeno adesso so di avere una responsabilità in più. E decisamente non sono la persona giusta per averne anche solo una."

Era il tramonto. Rika era sul ponte superiore della nave. Già, era diventata un'ossessione. Rika si ricordava perfettamente di cosa era successo. Prima che Sin li risucchiasse aveva sentito quella voce. Quella voce strana… le sembrava che avesse parlato suo padre. E anche Auron aveva detto "Jecht" quando avevano sentito quella voce. Poi aveva fatto uno strano sogno, una visione, quasi. Non si ricordava cosa era successo nel sogno. O forse, non voleva ricordarselo. Poi le era arrivato addosso un non indifferente legnetto ed era arrivata a Kilika. Doveva essere per forza suo padre. Aveva riconosciuto la voce di Jecht.
<< Sono rincoglionita all'improvviso? E' scomparso dieci anni fa! Quindi non parla! Ecco! >>
<< Ti piace il tramonto? >> fece una voce eterea alle sue spalle e Rika nonostante il tono sussultò comunque. - Nessuno capisce che ho il battito alto… - sospirò pensando, girandosi appena verso Yuna.
<< Bhe, sì… insomma, è abbastanza bello… >> rispose distrattamente.
<< Allora non sei poi così maschiaccio… >> sorrise Yuna.
<< E… e chi ha detto che sono un maschiaccio??? >>
<< Tidus >> rispose semplicemente Yuna
<< Io lo spacco! Se io sono maschiaccio allora lui che a parte frignare non sa fare niente, cosa dovrebbe essere?? >>
Yuna fece una piccola risata
<< Che c'è da ridere? >>
<< No… mi chiedevo come fosse avere un fratello minore… >>
<< Un infern… emh, volevo dire! >> sorrise Rika << Dipende da che fratello è. Avendo cinque anni e mezzo più di lui, mamma, come ogni madre che si rispetti, mi assillava che io avevo la responsabilità. >>
<< Ti assilla anche adesso? >> sorrise Yuna
<< Bhe… non so… penso che lo farebbe… >> rispose Rika abbassando la testa e cambiando radicalmente espressione.
<< Oh… Rika, perdonami, non sapevo che… >>
<< Dai, non preoccuparti! >> rispose Rika con un sorriso forzato << E poi cerca di essere meno tirata con gli amici! >>
<< Bhe… ci proverò... >> sorrise Yuna << Senti… tu cosa ne pensavi di sir Jecht? >>
<< E questo "sir" di dove salta fuori? >> rise Rika << Avanti, sii sciolta! E comunque non parlare al passato! >>
<< O…okay. E' solo che… >>
<< Non ti preoccupare! >> Rika gli strizzò l'occhio << Comunque di sicuro la mia opinione è completamente diversa da quella della caccoletta! >>
<< …Chi è la caccoletta? >> chiese Yuna, anche se aveva sentito benissimo il tono di voce che aveva Rika non appena l'invocatrice aveva toccato l'argomento.
<< Lui. >> sorrise Rika indicando con il pollice fuori dal pungo il ragazzo che stava provando un tiro speciale con il pallone sul ponte della nave << Fa tante sceneggiate e poi prova i suoi tiri. Adesso ci scommetto che manca il pallone e batte la schiena per terra. >>
E la previsione si dimostrò indovinata, per quanto iettatrice risultasse. Infatti, era una delle prime volte che Tidus provava il tiro Jecht numero tre, a differenza di Rika che aveva cominciato praticamente a dieci anni a fare quel genere di tiri. << Però non gli darei torto. E' difficile beccare la palla in quella maniera. >> aggiunse Rika a voce più bassa sporgendosi dalla ringhiera e guardando verso Tidus
<< Però sei preoccupata, vero? >>
<< Pfui! Mi si stringe proprio il cuore, guarda… >>
Le due ridacchiarono. << Sai, secondo me gli somigli… >> disse Yuna
<< Non alla caccoletta, vero? >> si accertò sospettosamente Rika.
<< No, dicevo a Jecht. >>
<< Ti sembro un uomo? >>
<< No, parlavo del carattere… >> Yuna la guardò negli occhi << E poi anche un pochino di viso… >>

AHIA!

<< E ora che c'è? >> sospirò esasperatamente Rika sporgendosi di nuovo dal parapetto. Era caduto di nuovo. Ma stavolta sembrava che si fosse fatto male veramente. Rika corse giù per la scale e Yuna la seguì.

<< Dov'è che hai picchiato, scusa? >>
<< La schiena, ma non è niente! >> disse Tidus alzandosi in piedi << Non importava che vostra vertiginosità si scomodasse discendendo tra noi comuni mortali.. >> aggiunse acidamente
<< Se tu te la fossi SPACCATA, la schiena, sarei già sottocoperta a festeggiare… >>
<< Come, scusa? >>
<< Eh? Oh, niente, carissimo! ^^' >>
Anche Yuna era giunta al ponte di prua. << Ti sei fatto male? >>
<< Ah, non preoccuparti, neanche se lo bombardano si rompe, lui… >> disse Rika sventolando la mano << E non fare la vittima, che se ti fossi rotto qualcosa sarebbe solo colpa TUA, capito?? >> aggiunse rivolgendosi a Tidus
<< Insinui che non avrei dovuto neanche provarci? >>
<< Appunto, bambino caro, non è roba per te quella! Hai le gambette fragili! >>
<< E anche questo lo diceva sempre il vecchio! >> abbaiò Tidus
<< Perché aveva ragione, no? >>
Mentre Yuna assisteva basita alla scena, che si era trasformata in un altro pestaggio tra i due cari "fratellini" sopraggiunsero Wakka e Kimahri che li presero per la collottola allontanandoli la seconda volta.
<< E ora di dormire, voi due! Non vorrei domani che foste all'ospedale invece che alla partita! >>
Rika sbuffò sonoramente << Uffa, va bene, ma è un mese che mi prendono tutti per la collottola, quindi mollami! >> E Wakka infatti la mollò per terra << Ahia! Ma sei proprio rozzo, eh! >>

Rika stava per scendere le scale ed andare sottocoperta per dormire, anche se non aveva uno straccio di sonno, ma una mano posata delicatamente sulla spalla la fermò
<< Ah, sei tu, Yuna. >>
<< Emh… senti, volevo darti una cosa. >>
<< Ah sì? >> Rika no capiva di cosa si potesse trattarsi.
Yuna tirò fuori un pezzo di stoffa rossa << Ma cos'è? Mi pare di averla già vista da qualche parte? >>
<< E' la fascia che sir Jecht portava sulla fronte. Credo che se lo sia dimenticato quando partirono da Saint Bevelle. >>
Rika lo prese in mano << Uao, sì, è proprio la sua!! >> sorrise la ragazza << Grazie, Yu! >>
<< Bhe, durante il pellegrinaggio volevo riportargliela… >>
- … è già ritornata tirata… - sospirò Rika pensando.

Capitolo 8 >>