L'OCCHIO ROSSO DELLA NOTTE
- ARAMIS -

(Uffa! Puoi PER FAVORE non chiudere così le gambe? Mi impedisci di respirare!)
-Seti un po'! E tu saresti il Drago forte?-
Tetsumeth voltò la grande testa bronzea a forma di cuneo per guardare il suo Dragoniere, scocciato.
Era il primo giorno che tentavano di volare insieme, a dire il vero, non si erano ancora alzati in volo.
(Per tua informazione, se non fosse per il sottoscritto, tu…)
-…Io vivrei con meno preoccupazioni.Cerca di rimanere dritto!-
(E tu stringi meno le gambe! Sei un hanyou, non un umano, mi impedisci di respirare!)
-Ancora a battibeccare col tuo Drago, Inuyasha?-
Inuyasha si girò a guardare l'istruttore, che aveva parlato.
-Si, F'ler, non vuole restare dritto.-
L'istruttore sorrise.
-Se tu stringesi meno le gambe, forse barcollerebbe meno.-
Inuyasha obbedì all'istruttore, ignorando il commento soddisfatto di Tetsumeth.
Tetsumeth si portò, con gli altri draghi sul cornicione dal quale avrebbero spiccato il volo.
Alla sua destra, M'roku, su Hath, il suo marrone, gli sorrise, un pò nervoso.
Inuyasha ricambiò, poi volse lo sguardo a cercare Kirara, la verde di Sango: era facile riconoscerla, era già più grossa dei marroni, anche se molto meno del suo Tetsumeth.
La individuò e vide il gesto di rassicurazione che gli fece, si chinò ad accarezzare il collo del suo drago.
(La Dama di Kirara è molto più serena, ora) Gli comunicò il suo Tetsumeth
-Si, l'ho notato. Sbaglio o sei un po' nervoso.?- Chiese, Ironicamente.
(Nervoso? Chi? Io?! Sono un drago! Sono fatto per volare!)
Inuyasha ridacchiò, guardandosi in giro: Tetsumeth era davvero nervoso.
Il cornicione dov'erano loro era molto ampio, a sufficienza per dieci giovani cavalieri e i loro draghi, era a picco: più di 200 lunghezze di Drago sotto di loro, si trovava la pianura di Neerat, in mezzo, il vuoto.
Lo stesso Inuyasha si lasciò sfuggire un brivido: non era paura, era tensione e anticipazione.
(E non sono nervoso!)
Inuyasha ghignò.
-Certo-
In quel momento, udirono la voce di F'ler, il cavaliere marrone loro istruttore.
-In posizione!-
Il cuore di drago e dragoniere batteva forte, mentre Tetsumeth si alzava sulle zampe posteriori e allargava le immense ali bronzee e brillanti al sole mattutino.
Inuyasha osservò con orgoglio le ali di Tetsmeth: benché avesse solo tre mesi, il suo drago era già più grande di molti marroni adulti, ed era chiaro che si sarebbe trasformato in uno degli animali più grandi ma visti a Pern da centinaia di giri.
Tetsumeth protese il collo verso l'alto, attendendo l'ordine.
Prima avrebbero cominciato a volare i verdi, poi due marroni e infine lui, e questo Inuyasha lo trovava molto ingiusto, tuttavia si trattenne.
Aveva imparato a controllarsi, e per una ragione semplicissima: Hojo, l'inetto comandante del Weyr, aspettava solo il suo più minimo sbaglio per cacciare sia lui che Tetsumeth, ma Inuyasha non avrebbe sbagliato, non avrebbe dato a quell'inetto una ragione per lamentarsi di lui.
In quel momento, Hojo uscì dalla sua caverna.
-Inuyasha.- Lo chiamò.
Sia Tetsumeth che il suo cavaliere percepirono guai.
Si voltarono entrambi.
-Si, H'jo?-
-Dove sono i finimenti del tuo drago? E' il vostro primo volo, dovete metterli.-
Inuyasha lo fissò, smarrito: era uso che al primo volo gli apprendisti mettessero finimenti al loro animale, per evitare di cadere in volo.
-Tetsumeth non li sopporta, posso volare anche così-
Gli occhi del Comandante del Weyr si socchiusero, e un lampo vi passo.
M'roku stava facendo volare Hath, e, alle orecchie sensibili dell'hanyou, giungevano chiaramente le grida di gioia di entrambi.
-Inuyasha e…- Chiamò finalmente F'ler.
I muscoli di drago e dragoniere si contrassero.
Hojo fece un gesto all'istruttore.
-Inuyasha non volerà finché non avrà messo i finimenti al suo drago, come vogliono le Tradizioni.-
Tetsumeth ricadde pesantemente a terra, Inuyasha aveva la bocca aperta,
(Non è possibile! Sono tre mesi che aspetto questo momento.)
Hojo fissò con ironia il giovane hanyou.
-Devi diventare più disciplinato, Inuyasha…-
-Nessuna tradizione dice che sono necessari finimenti al primo volo, è solo un uso.-
Tutti s voltarono dal luogo dove era giunta la voce.
F'lersi inchinò rispettosamente.
-Dama Del Weyr- Disse.
Sagome fissò con decisione Hojo.
-Non c'è nessuna ragione per la quale impedire oggi a Tetsumeth e a Inuyasha di fare il loro primo volo.-
I muscoli della mascella di Hojo si indurirono.
-E sia.- Si voltò verso Inuyasha. -Se riuscirai a starmi dietro, potrai volare. Una sfida da Dragoniere a Dragoniere.-
Kagome, Sango, M'roku, appena atterrati, lo fissarono, attoniti.
Hojo voleva mettere in ridicolo Inuyasha: al suo primo volo e senza finimenti, non sarebbe mai riuscito a stare dietro a Doaoth [a quelli che sanno il giapponese,dovrebbe ricordare qualcosa ^_^ Nd Me]e al suo esperto dragoniere, ma se avesse rifiutato, l'intero Weyr l'avrebbe preso per un vigliacco.
F'ler, l'istruttore, si intromise:
-Non puoi farlo, H'jo, il suo drago ha solo tre mesi, e lui non ha mai volat…-
-Accetto.- Lo interruppe Inuyasha.
Vide l'occhiata preoccupatissima di Kagome, e si irritò: cosa credeva, che non ne fosse capace?
Hojo sorrise, chiamando Doaoth, questi era uno splendido animale bronzeo, benché fosse già evidente adesso che presto Tetsumeth lo avrebbe sperato in forza e dimensioni.
Si posizionarono sul cornicione.
(Pensi di poterlo seguire, Tetsumeth?) Chiese l'hanyou.
(Posso seguire Doaoth quando voglio) Replicò il drago bronzeo.
Inuyasha annuì, e strinse le gambe attorno al suo collo.
Doaoth prese il volo.
Tetsumeth lo seguì.
Inuyasha provo una sensazione esaltante, mentre l'aria gelida del primo inverno gli frustava il viso, facendogli ondeggiare i lunghi capelli bianchi.
Doaoth prese quota, e Tetsumeth lo seguì.
Hojo rise.
-Stammi dietro, Hanyou!-
Detto questo, si gettò in picchiata.
Inuyasha si protese sul collo del suo animale, mentre Tetsumeth si gettava in verticale sulla scia dell'altro drago.
A una lunghezza di drago da terra, Doaoth aprì fulmineamente le ali e utilizzò lo slancio per prendere quota.
Tetsumeth lo seguì, ma l'impatto con le ali fu tanto forte da scuotere Inuyasha, che si aggrappò alle creste del drago per non cadere; Tetsumeth bramì di dolore: l'urto con l'aria era stato tanto forte da fargli male alle membrane trasparenti e resistentissime che costituivano le sue ali.
Hojo si voltò a guardarlo.
-Forse avesti fatto meglio a prenderli, quei finimenti.-
Di colpo, Inuyasha capi ciò che Kagome aveva afferrato da subito: Hojo voleva farlo cadere, o far precipitare Tetsmeth, quando le ali del drago fossero state troppo stanche per sostenere entrambi.
Strinse i denti, mentre Tetsumeth seguiva sempre più faticosamente Doaoth nei suoi volteggi e nelle sue picchiate, ormai avendo capito come fare per evitare l'impatto dolorosissimo dell'aria.
(Tetsumeth, non ce la fai più, ritiriamoci…)
(NO!) Si ribellò il Drago (Non mi faccio battere da lui! Non dopo tutto quello che mi ha detto per averti scelto!)
Nel frattempo, dopo mezz'ora di volo spericolato, Hojo si era reso conto di non poter distanziare il giovane ma forte drago di Inuyasha.
-Vediamo se potrai seguirmi qui!-Gli gridò. Tra il soffio del vento e il fruscio delle ali dei draghi.
Con orrore, Inuyasha si rese conto che stava per balzare nel mezzo,
Si sdraio quasi sul collo del suo drago: li non avrebbero potuto seguirlo: un balzo nel mezzo senza preparazione avrebbe potuto condurli alla morte in quel gelido nulla.
(Dobbiamo ritirarci, Tetsumeth, non possiamo seguirli) Pensò, amaramente, ritirarsi avrebbe significato ammettere la propria inferiorità.
(NO!) Il giovanissimo drago era ormai esausto, e quasi non si reggeva più (Non mi faccio battere da lui!So cosa pensa su di te…Su di noi!)
Tese il collo bramendo la sfida al drago adulto davanti, che gli rispose con un urlo di derisione.
Hojo e Doaoth si prepararono a balzare nel mezzo…
-BASTA, HOJO!-
Hojo e il suo drago si fermarono,stupefatti, Inuyasha voltò il capo verso il luogo dal quale veniva la voce: chi osava chiamare il Comandante del Weyr senza il rispetto dovuto ai dragonieri?
Poco dietro di loro, sul dorso del marrone Hath, c'era un ragazzo: aveva capelli neri come la notte, lunghi poco sotto le spalle forti, gli occhi pure nerissimi accesi di brace, il volto dai tratti decisi annunciava coraggio e forza d'animo; si teneva a cavallo di Hath solo stringendo le gambe, senza nessuna paura, e aveva le braccia incrociate sul petto.
-Come osi mettere così in difficoltà un Dragoniere di Pern! Non lo sai che le Cronache obbligano al rispetto reciproco, se non all'amicizia? E come puoi proporre una gara a un ragazzo al Primo Volo? Non sai che è proibito?-
Hojo fissò, stupefatto e attonito, il ragazzo, che si disinteressò completamente a lui.
-Vieni, Inuyasha di Benden: hai finito la gara.-
Hath si accosto all'amico, mentre M'roku gli ordinava di sostenere il drago senza più forze.
Inuyasha fissò, sgomentato e incredulo, il giovane: in quei tre mesi al Weyr, non l'aveva mai visto…
Tetsumeth si adagiò, completamente sfinito, sul cornicione, mentre Doaoth atterrava con eleganza.
Inuyasha scese subito, considerando le condizioni del suo amico sotto gli occhi sprezzanti di Hojo.
Tetsumeth era stanchissimo, i muscoli delle ali tesi al massimo della sforzo, era disidratato e aveva bisogno di acqua, ma non aveva riportato gravi danni.
Aprì un occhio su Inuyasha.
(Gliel'ho fatta…Vedere io…A quell'odioso…Doaoth…Ringrazia…Quel ragazzo anche per me….)
-Si- Sussurrò in risposta l'hanyou. -Ma ora riposati.-
Tre marroni adulti si affiancarono al giovane drago bronzeo, aiutandolo a entrare nella sua caverna.
Inuyasha si voltò verso Hojo, stava osservando il ragazzo, con disprezzo.
-E tu chidsaresti, che osi ricordarmi le Cronache, moccioso?-
-Ti sconsiglio di chiamarlo moccioso, H'jo- Disse tranquillamente la voce del Cronachista. (F'nred è qui), notò, sorpreso, l'hanyou (Non esce mai dal suo studio…)
Il Cronachista si spostò al fianco del giovane, che fissava, ironico e irriverente, Hojo.
-E' il futuro Maestro Arpista: Maestro Robinton l'ha mandato qua per gli ultimi nove mesi della sua preparazione- Spiegò tranquilla Kagome a Inuyasha.
L'hanyou si voltò verso di lei.
-Era appena arrivato- Aggiunse la ragazza. -L'ho mandato a chiamare, persino Hojo deve ascoltare gli arpisti, sono loro i custodi della Tradizione, delle Ballate e del passato di Pern.-
Inuyasha assentì, poi si portò di fianco al giovane.
F'nerd, intanto, aveva praticamente trascinato Hojo lontano da lì, a vedere una non so quale scoperta, che probabilmente era solo un pretesto.
Inuyasha si rivolse al giovane.
-Chi sei?- Chiese, brusco come al solito: lo avrebbe ringraziato in privato.
Il ragazzo fece un ironico inchino.
-Sono il futuro Maestro Arpista di Pern, e questa. -Aggiunse, sollevandosi e fissando tranquillamente il Weyr- E' una strana accoglienza: non ero mai stato su un drago in vita mia, e in meno di due ora ci sono stato due volte: per venire qui e per fermare quell'idiota che voi chiamate comandante.-
Inuyasha lo fissò intensamente (E' giovane, per essere quasi un Maestro: non deve avere più di venti Giri…)
-Qual è il tuo nome.?-
Il ragazzo drizzò le spalle, fissandolo con i suoi ardenti occhi neri.
-Mi chiamo Megàbyte- [ogni riferimento al Megabyte del sito inuyasha.it NON è puramente casuale, ma decimante voluto :p Grazie per tutto l'aiuto che mi hai dato per le mie ff, MB Nd me ].

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Kagome si diresse, con il nuovo venuto Megàbyte, verso le Caverne destinate agli ospiti di riguardo, com'era il ragazzo, notò che zoppicava leggermente dalla gamba destra.
-Questa?- Chiese il ragazzo, notando la direzione dello sguardo della giovane Dama; Kagome arrossì.
Megàbyte sorrise.
-Non ti preoccupare: fu una brutta caduta, mi ruppi la gamba e non volle tornare del tutto a posto; così fu chiaro che non potevo diventare un Costruttore come il resto della mia famiglia. Venni preso in casa da Robinton e seguì la strada degli Arpisti,e ora non saprei immaginarmi a fare nulla di diverso.-
Kagome annuì, imbarazzata.
-Ecco- Disse, indicandogli una stanza. -E' di fianco a quella di F'nred, puoi andare dovunque, nel Weyr.-
Megàbyte osservò la caverna: era spaziosa, e aveva un'ampia finestra che dava all'esterno.
-Meno male- Commentò, quando la vide - Non sarei sopravvissuto in quelle scatole chiuse dove vivete voi!-. Disse, gettandosi sul letto a baldacchino.
Kagome rise.
-Be, l'immensa aperture che ha la mia grotta, dove la metti-
Il ragazzo ghignò.
-Già, già, dovrò fare un po' di ricognizione.- Gli si illuminarono gli occhi simili a candele nere per laloro luce -Soprattutto nei luoghi dove non dovrei andare.-
-E' il modo giusto per farsi odiare da Hojo…-
-Perfetto! Mi divertirò sa metterlo in ridicolo davanti a tutti.-
Kagome osservò il ragazzo: la sua espressione non prometteva niente di buono.
Si lasciò cadere pesantemente indietro, sul letto.
-Dopo, però, ora sono stanco.-
Kagome fece per uscire.
-Di a quel ragazzo di prima che ha fegato da vendere.- Le disse, prima che lui chiudesse la porta.
Kagome annuì: -Glielo dirò.-
La ragazza usci, e lui si girò, ancora vestito sul letto.
(Giusto un sonnellino, poi vedrò questo Weyr…Ho l'impressione che ci sarà da divertirsi….)
Poi chiuse gli occhi e si addormentò.

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Kagome si avviò verso la caverna di Inuyasha.
Tetsumeth stava male, ma un buon riposo l'avrebbe ritemprato.
Aprì la porta, non era nell'alloggio destinato a lui.
Lo vide nella parte di Caverna concepita per Tetsumeth, gli stava accarezzando la testa e gli parlava dolcemente.
Si voltò verso di lei, sentendo il suo odore.
I suoi occhi ambrati erano colmi di dolore e di rimorso.
-Avrei dovuto impedirglielo- Mormorò, fissando il drago esausto -Che mi importa se quello stupido mi voleva far fare una brutta figura? Sono un dragoniere, avrei dovuto pensare a Tetsumeth.-
Kagome si sedette vicino a lui, accarezzando la testa di Tetsumeth che aprì un occhio verso di lei, per poi richiuderlo subito.
Guardò l'hanyou: non l'aveva mai visto così.
-Tu hai provato, Inuyasha, ma Tetsumeth era orgoglioso e testardo e non voleva darla vinta a Doaoth. Lui ti vuole bene, ti ama. E Doaoth ti deride davanti agli altri draghi.-
Inuyasha prese la grossa testa a forma di cuneo del drago, accarezzandola piano.
-Che mi importa? Tetsumeth sta male per colpa mia…-
La voce del ragazzo era talmente carica di rimorsi che Kagome gli venne accanto, abbracciandolo da dietro [vedere la scena di quando inu è andato in berserk per la 5° volta^^ Nd Me]
Inuyasha poggiò la guancia sulla testa di lei, china sulla sua spalla.
Kagome sentì la presenza di Kyo, la draghetta si stava svegliando, e si informava sulla salute di Tetsumeth, Kagome la rassicurò, sorridendo piano: la Regina appariva molto interessata al giovane bronzeo…
(E' un Drago della mia covata! Ovvio che mi interessi!)
Kagome aggrottò la fronte, preoccupata: Kyo era sveglia e doveva andare da lei, ma lasciare solo Inuyasha…
-Il tuo Drago è sveglio, giusto? Vai pure.-
Kagome lo fissò, chiedendosi come facesse a saperlo.
-Sei assente, le stai parlando, giusto? Va da lei, io e Tetsumeth ce la caveremo benissimo.-
Kagome si alzò, poco prima di uscire dalla parte di caverna riservata al drago, si girò a guardare: un giovane dragoniere, con la schiena china, stava massaggiando col tonico i muscoli sfiniti delle ali del suo drago.
(Inuyasha tu…Diventerai un grande dragoniere, uno dei migliori mai visti su Pern!)
Poi si diresse verso la sua Caverna.

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Quando vi entrò, venne accolta dalla giovane Regina.
(La cresta dorsale mi prude terribilmente) Si lamento Kyo, cercando di raggiungere il punto colla testa per grattarsi (E ho fame)
Sorridendo, Kagome prese una manciata di sabbia pulita, e cominciando a sfregare il punto: stava mutando pelle ancora.
-I fatti sono due, Kyo: o smetti di mangiare tanto da mutare pelle un giorno con l'altro, oppure devi sopportare un po' di prurito-
La giovane Regina si volse a guardarla, con occhi scintillanti.
(Devo crescere! Ho solo tre mesi!) Strillò.
Il tono indignato fece ridere Kagome, mentre la sfregava, recitò:- I giovani draghi vanno sfregati spesso con sabbia asciutta e pulita, perché la pelle non completamente squamata da fastidio…-
(Genera prurito) la interruppe Kyo.
-Zitta, tu! Ripeto ciò che i hanno insegnato sulle Cronache…"e si trasformerà in cuoio imperfetto"-
Sfregò ancora, poi smise: la pelle dorata era ora lustra e splendente, senza il minimo cenno di sfogliature.
(Ummmm…Così va molto meglio) Commentò la Regina, in tono soddisfatto.
Kagome la guardò, sentendosi invadere da tenerezza e amore: adorava la giovane Kyo, avrebbe tanto voluto volare anche lei, quel giorno…
(Un giorno voleremo) Mormorò piano Kyo, in risposta ai suoi pensieri. (in Barba a Hojo e a quel rammollito di Doaoth!) La colpì piano con la testa.
Kagome sorrise, scacciando l'amarezza e accarezzandola sulle sopracciglia finché non produsse quella rassicurante cantilena che per i draghi era l'equivalente delle fusa dei werry.
-Ti vado a prendere da mangiare.- Le disse.
(Questa è un'ottima idea)
Kagome osservo Kyo mangiare la carne del suo pasto, ammirandola: la pelle splendida e dorata, a tre mesi Kyo era già grande quanto molti bronzei adulti, e, finita la crescita, li avrebbe abbondantemente superati.
Le accarezzò le testa aguzza, mentre lei si leccava il muso per lavare il sangue.
(Mi spiace per Tetsumeth, vale molte volte quello stupido di Doaoth) Disse, all'improvviso.
-Dispiace anche a me- Mormorò piano Kagome, osservando la sottile parete che li divideva.

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-Un giorno Hojo la pagherà per questo, amico mio- Disse Inuyasha al suo giovane drago.
Tetsumeth tentò di alzarsi sulle zampe, ma ricadde.
Inuyasha notò sollevato che stava già molto meglio, dopo una bella passata con uno straccio imbevuto d'acqua fredda e un massaggio sui muscoli delle ali con l'unguento, aveva anche mangiato tutto il suo pasto.
(Un giorno Doaoth non mi sfuggirà neanche saltando nel mezzo. Lo prenderò)
Inuyasha annuì, accarezzando la bronzea testa del suo grande amico.
(Tra pochi giorni sarò in forma, ci eserciteremo)
-Si, amico mio. Gliela faremo pagare…-
Guardò le stelle oltre l'uscita del suo drago.
-Pagherà per averti fatto questo, per averci messo in ridicolo.- Mormorò di nuovo fissando il cielo blu scuro di Pern.
Ma già la Stella Rossa, come un occhio della notte, li guardava sempre più alta dall'orizzonte.

Capitolo 6...