L'OCCHIO ROSSO DELLA NOTTE
- ARAMIS -

Buio.
(MA….Cosa è successo….) Il ragazzo tentò di muovere la testa, ma rinunciò quando si accorse che anche il più piccolo movimento gli causava dolore.
(Ora ricordo! La fuga…Mio padre) A quel ricordo,un lacrima bruciante scese sulla guancia del giovane hanyou (Ma…Sono morto? E, se no, dove mi trovo ora?)
-Non muoverti- Una voce. Dolce. Le orecchie canine del ragazzo si mossero nella direzione dalla quale veniva il suono, per ascoltarlo meglio.
-Non muoverti.- Ripetè, con dolcezza infinita. -Sei stato molto male, e sul punto di morire. Ora devi solo riposare…Non tentare di aprire gli occhi, ti verrebbe soltanto più mal di testa…- Quella voce era musica per lui, lo. Esattamente come il dolce odore che riusciva a sentire. "Apparteneva a quella ragazza? Era davvero dolce...".
Gli piaceva..
Inuyasha scivolò nel sonno.

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Kagome spiò le reazioni del ragazzo, e notò che tornava a dormire. Si mosse sulla sedia, sospirando felice.
Osservò nuovamente il suo volto, e cambiò la pezza fredda e bagnata, sugli occhi di lui
(E' sicuramente lui, il bimbo di tanti anni fa. Come faccio a ricordarmelo tanto bene? E' stato solo uno sguardo, il giorno che mi scelsero…Per lui sarà lo stesso? O mi ha dimenticata?) Rise piano. (Certo che mi ha dimenticata! Che stupida che sono)
Prese uno dei libri delle cronache e cominciò a leggere. Era la candidata più probabile per l'uovo di Regina e si doveva addestrare.
Stava leggendo la "Ballata del volo di Moreta", era uno dei testi che le erano stati proibiti, ma il vecchio F'nred riteneva che non fosse così.
Kagome sospirò. Quella ballata, e lei lo sapeva benissimo, le era stata proibita da Hojo perché parlava di Regine combattenti, e lei non si doveva mettere in testa strane idee. Ebbe uno scatto di ribellione.
(Se pensa di riuscire a manipolarmi come fece con Mirrim, si sbaglia!). Disprezzava Hojo.
In quel momento, il ragazzo si riscosse, ed emise un gemito.Poi sollevò la mano a togliersi la benda bagnata che aveva sugli occhi, e Kagome notò i lunghi artigli, affilati e mortali, di cui era dotato.
-C'è qualcosa che non va?-
Il ragazzo sbuffò. -Mi tolgo questa cosa dagli occhi! Mi irrita!-
Prima che Kagome potesse dire o fare qualcosa, il ragazzo si strappo la benda e alzò su di lei due incredibili occhi d'ambra.

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Inuyasha restò a bocca aperta.
Era lei.
Vestita di una semplice tunica bianca e con dei semplici stivali in cuoio che le arrivavano a metà polpaccio, ma sicuramente la bimba che aveva visto quel giorno di cinque anni prima.
Si riscosse immediatamente, "Ricordandosi della situazione nella quale si trovava.. (Che razza di idiota che sono! Sono in pericolo! Mio fratello…)
Fece per alzarsi.
-Che combini?- Protestò la ragazza -Non puoi alzarti!-
Lui la fissò storto (Ha davvero un buon odore…)
-Mio fratello mi sta cercando- Replicò, sgarbatamente -Devo raggiungere il Weyr di Benden!-
-Già ci sei. Rilassati, non sei in pericolo.-
Inuyasha si rilassò solo in parte, a quelle parole, e si guardò intorno.
Era in quella che sembrava una grotta, con le pareti di pietra viva e il pavimento di terra battuta. L'arredamento era estremamente semplice: oltre al letto di ferro dove era lui, c'era soltanto una scrivania di legno con una pila di libri dall'aspetto antico e un sedia dove era seduta quella ragazzina.
-Devo vedere la Dama del Weyr!- (…Mia madre) Disse, in tono deciso, alzandosi a sedere sul letto.
Gli occhi della ragazzina si offuscarono di dolore.
-Mirrim…E' morta tre giorni fa, poco dopo il tuo arrivo.-
Inuyasha ricadde all'indietro sul cuscino, fulminato da quella notizia.
Sua madre era morta. Sentì le lacrime spingere i suoi occhi, bramose di uscire, le ricacciò indietro con rabbia. Stava diventando troppo piagnucoloso. Eppure ci stava male…Com'era possibile soffrire tanto per una persona che non aveva mai conosciuto?
Voltò il capo di lato: non voleva che quella ragazza lo vedesse turbato.
-Inuyasha- Disse lei, piano, con dolcezza, sentire il suo nome a quel modo fu strano…Chissà per quale ragione…
-Ehi, tu! Come fai a sapere il mio nome?- Le chiese, con tutta l'arroganza che gli era possibile. Era seccato e imbarazzato: quella ragazza lo aveva visto debole, ferito. E non doveva più accadere. Anche se al pensiero di quella madre mai conosciuta…Scacciò quell'idea. Non era ora il momento di pensarci, forse non lo sarebbe stato mai.
La ragazza sorrise, divertita.
-Poco poco che tu sei giunto qui, sono arrivati dei soldati per conto del signore della fortezza di Ruatha a reclamarti.-
L'hanyou sussultò. (Mio fratello) Fece per alzarsi, ma la ragazza lo tenne giù.
-Che fai? Devi ancora guarire!-
-Finiscila, stupida! Devo andarmene di qui!- (O potrei mettere il Weyr in pericolo…)
La ragazza sembrò ferita, i suoi occhi si oscurarono, ma poi tornò quella di prima.
-No, no. Gli abbiamo fatto notare che non aveva alcun diritto di darti la caccia…Non ti ha più cercato.-
Inuyasha si rilassò. Per il momento era al sicuro. Ma non si faceva illusioni: suo fratello gli avrebbe dato ancora la caccia
-Resta fermo. Ti porto qualcosa da mangiare.- Disse ancora la ragazza. In quel momento si accorse di avere fame, ma si limitò a voltare il capo sul cuscino e a chiudere gli occhi, senza fare commenti.
La ragazza era già sulla porta, quando si voltò.
-E, comunque,mi chiamo Kagome.-
Quando sentì la porta sbattere, l'hanyou riaprì gli occhi.
(Kagome…E' un bel nome…)

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Kagome andò nelle Caverne Inferiori, a prendere qualcosa per se e per l'hanyou, un po' irritata. Si era aspettata che anche lui lo riconoscesse, e, invece, niente.
(Be, è ovvio) Pensò, prendendo delle focacce di tuberi del nord,della carne arrosto e qualche frutto dolce.(Sono passati cinque anni, in fondo) Mise tutto sul vassoio, e si rabbuiò: non aveva detto tutto, al ragazzo. Il "Comandante" Hojo era stato sul punto di consegnarlo per davvero ai soldati del fratello, solo per "tenersi buono" il signore della Fortezza del Cerchio…Ma si era trovato contro tutto il Weyr (Persino le donne delle Caverne inferiori) Pensò Kagome, divertita, e, tra l'avere contro un Signore e l'avere contro tutto il Weyr, Hojo aveva preferito un Signore…
Kagome tornò nella sua stanza: il ragazzo era nella stessa posizione in cui lo aveva lasciato, ma sollevò la testa, fissando gli occhi sul vassoio, non appena lei entrò. Probabilmente aveva sentito odore di cibo…
Lei si sedette sul suo letto e divise il pasto col ragazzo, che prese la sua parte senza fare il minimo cenno di ringraziamento.
Mangiarono in silenzio.
-Sai- Disse Kagome, giusto per spezzare la tensione, e non credendo che il ragazzo si sarebbe stupito o spaventato: sembrava avere buone spalle. -Hojo diceva che tu non saresti potuto rimanere…-
-Chi è Hojo?- Le domandò bruscamente il ragazzo, azzannando un frutto.
-Il Comandante del Weyr…-
-Ma non andrebbe chiamato H'jo?-
Kagome rise piano.-Nessuno lo chiama così. Tranne quando lui è presente, certo. E' un debole, indegno di essere un cavaliere.-
Inuyasha alzò lo sguardo, stupito: aveva sempre pensato che al Comandante del Weyr si dovesse rispetto e obbedienza.
-Vedi, Hojo è un debole che sta facendo decadere il Weyr…-
Inuyasha annuì, lo poteva capire.
-E Ramoth, la Regina di Mirrim, ha deposto solo una misera decina di uova…-
Inuyasha sussultò fortemente.
La ragazza lo fissò, premurosa.
-C'è qualcosa che non va? Stai ancora male?-
-Di che t'impicci? Stò benissimo, fatti gli affari tuoi!- Replicò l'hanyou, volutamente sgarbato, e non si accorse del sorriso e della luce che si irradiava dagli occhi di Kagome.
Uova, Uova di Drago.
Si ricordava di come, fin da cucciolo, avesse sempre desiderato un Drago: un grande drago bronzeo….Forse, se avesse impresso lo Schema di Apprendimento a un Drago e lo avesse reso suo, la gente avrebbe smesso di considerarlo con sufficienza, e di chiamarlo "bastardo del Signore" quando pensavano che lui non li sentisse…Allora lo avrebbero chiamato col rispetto dovuto a un cavaliere!
Ma quelli erano solo i sogni di un cucciolo solo…Soltanto gli umani diventavano Dragonieri. E lui non era umano….
-Ti piacciono le Uova di Drago, eh?- La voce della ragazza lo riscosse. Alzò di scatto la testa.
(Legge nel pensiero, forse?)
Le labbra della giovane si curvarono in un sorriso.
-Hai avuto una reazione eccessiva, parlando delle uova di drago…Vorresti vederle?-
Inuyasha sbarrò gli occhi, stupito che Kagome le proponesse una cosa simile.
-Ma…non ti è proibito? Non vorrai farti beccare dalle guardie, spero?- Disse, ironicamente.
La ragazza umana si alzò, levando la polvere dal vestito bianco.
-Si, tecnicamente..Ma io ci vado sempre.- Aggiunse, maliziosa- Questo Weyr è più pieno di cunicoli di quello che si può pensare. Uno che conosce bene il posto, può andare da qualsiasi parte.-
Si diresse verso la porta.
-Vieni o stai male?-
(non posso perdere questa occasione!) -Feh! Sto benissimo! Certo che vengo.-
Si tirò su dal letto, ignorando il dolore alla testa, e si mosse verso la porta, un po' barcollante, ma sicuro di se.
-Perfetto, vieni.-

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Inuyasha cercò di calmare i battiti del suo cuore, mentre si muoveva dietro a Kagome.
Quella ragazza era incredibile, sembrava conoscere il Weyr alla perfezione, anche se ci abitava da soli cinque anni.
(Vedrò delle uova di Drago…) Pensò a quello che sapeva sui draghi: c'erano di diversi tipi, verdi, maschi e femmine, azzurri, marroni e bronzei, solo maschi, poi c'erano i draghi dorati, le Regine, che deponevano le uova… Il suo sogno di cucciolo era di dare lo Schema di Apprendimento a un draghetto bronzeo. Erano i più grandi dopo le regine, ed erano gli unici a volare con lei durante il Volo Nuziale…Sicuramente, essere cavaliere di un bronzeo conferiva più prestigio di quello di esserlo di un verde o un azzurro…I verdi erano a parte: le femmine potevano essere grosse quanto i marroni ma i maschi erano i più piccoli…
-I Draghi esistevano per combattere i Fili- Disse a un certo punto Kagome.
Inuyasha alzò lo sguardo, sorpreso. Stavano percorrendo un cunicolo abbastanza ampio, in salita.
-Lo so.- Disse, sgarbato, poi citò: - "Quando i Fili scendono dal cielo/ i Cavalieri devono volare/-
Kagome si fermò, e si voltò a guardarlo, sorpresa.
-Si! Conosci le Cronache?-
Inuyasha sbuffò: si, aveva studiato le Cronache quando il suo più grande desiderio era avere un drago
-Vai avanti.- Replicò, con un gesto.
Incerta se si riferisse al discorso o alla strada che stavano facendo, Kagome li proseguì entrambi
-Hojo non ritiene che i Fili torneranno a cadere…Pensa che il Weyr sia diventato inutile…- Riprese, amaramente
-Non è così!-
Inuyasha l'aveva detto con tanta veemenza, che la ragazza si voltò nuovamente a guardarlo, sorpresa.
-Ascoltami, Kagome.- Disse, affiancandosi a lei e continuando a camminare, obbligandola a seguirlo.
I Fili scendono per circa 200 anni e, tra una caduta e l'altra, c'è un intervallo circa uguale.- Proseguì, vivacemente. -Ho studiato le carte degli altri Weyr, ora abbandonati, e ho notato che adesso ne sono passati circa il doppio…No, aspetta ad interrompermi.- la fermò, notando che stava per farlo. -Questo perchè la Stella Rossa, dalla quale scendono i Fili, ha un orbita molto irregolare! Ma sono pronto a scommettere che entro breve torneranno a cadere e ci sarà bisogno dei Dragonieri su Pern!-
Kagome fissava, stupita e ammirata, quel ragazzo che parlava così vivacemente e che dimostrava una tale conoscenza delle cronache, libri sommamente noiosi che anche lei studiava solo perché costretta dal suo futuro probabile rango. Era lo stesso ragazzo che poco prima era così scontroso e diffidente? Ora parlava scioltamente e con una luce brillante negli occhi dorati.
(Avremmo bisogno di un Comandante come lui…)
-Ecco- Disse, interrompendo il flusso di parole di Inuyasha. -Siamo arrivati al Campo di Covata.-
Inuyasha sbarrò gli occhi, facendosi piano avanti…

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Le uova erano lì, nella semioscurità.
Mancava poco alla schiusa, e le uova erano dure e pronte.
Inuyasha individuò immediatamente, tra le uova chiazzate, quello del tutto dorato, di regina.
In silenzio, come in un luogo sacro, passò tra le uova, e ne vide uno particolare. Aveva una chiazza giallastra che somigliava nella forma a un drago in procinto di atterrare.
Un uovo di bronzeo
Inuyasha accarezzò silenziosamente l'uovo, pensando al draghetto che c'era dentro, quasi pronto, che tra poco sarebbe uscito, e invidiando il fortunato ragazzo che gli avrebbe impresso lo Schema di Apprendimento. Era l'unico bronzeo, ma l'hanyou non se ne accorse, era come se in quel uovo ci fosse una calamita che lo teneva legato lì.
-Dobbiamo andare.- Disse sottovoce Kagome. -Presto altri dragonieri verranno qui per controllare che vada tutto bene…Muoviti!-
Fissando la ragazza in un modo tale che avrebbe potuto facilmente incenerirla, Inuyasha si staccò, a malincuore, dall'uovo.
Poi se ne andarono dalla stessa strada per la quale erano arrivati.

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Kagome guardava il giovane hanyou, che procedeva a testa bassa, corrucciato.
Non gliela dava a bere: quel ragazzo amava i draghi, altrimenti, per quale motivo studiarsi quelle barbosissime Cronache?
(E ha trovato l'unico uovo di bronzeo di tutta la covata al primo colpo…)
-Tu vorresti diventare un Dragoniere, vero?- Gli chiese, a bruciapelo.
Inuyasha alzò di scatto la testa.
-Che importanza ha? Non sarò mai un Dragoniere perché i Dragonieri sono umani! E non sarò mai un Signore di Fortezza perché quelli sono youkai!-
L'improvviso scatto del giovane la stupì, era evidente che questo dolore se lo portava dietro da tempo.
(Come mi sentirei io, se sapessi di non poter diventare nulla?) Si chiese Kagome (Di non poter essere nulla, nella mia vita? Male, malissimo…Però…Forse…)
-Vieni- Disse, all'improvviso al giovane, che la fissò stupito,
Lei sorrise.
-Andiamo per di qua. Ho un amico che ti vorrei far conoscere…-

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Inuyasha si guardò attorno, circospetto.
Era una caverna simile a quella di Kagome, ma meglio arredata, con drappi alle pareti e immense librerie dappertutto.
Seduto alla scrivania, dava loro le spalle, c'era un uomo, dai capelli bianchi, si poteva facilmente individuare la sua età, eppure qualcosa nel fisico, nel modo di stare seduto, indicava una energia che avrebbe fatto invidiare un giovane.
-Benvenuta, Kagome, benvenuto anche al nostro giovane ospite.- Disse l'uomo, tranquillo e senza voltarsi. Sembrava stesse studiando un libro antico.
Kagome ride allo stupore di Inuyasha - F'nred è particolare…-
Poi si rivolse all'uomo, che si era voltato a guardarli.
- F'nred, ti presento Inuyasha, Inuyasha, lui è F'nred-
L'uomo, senza alzarsi, gli tese la mano.
Inuyasha gli si avvicinò e gliela strinse, osservandolo bene. Aveva capelli bianchi e occhi grigi come il cielo d'inverno, il fisico ancora energico, nonostante fosse avanti negli anni.
-Piacere di conoscerti, ragazzo. Spero che tu somigli a tuo padre più del tuo fratellastro, Sesshomaru.-
Inuyasha lo fissò con circospezione, non si fidava mai di nessuno, lui (E farei meglio a ricordarmelo! Ho già rivelato troppo a questa ragazzina, prima) Arrossì lievemente, al ricordo del suo scatto.
-Inuyasha, F'nred si occupa delle antiche Cronache di tutti i Weyr-
L'hanyou fissò l'uomo, sorpreso.
-Non sei un dragoniere, vecchio?-
L'uomo sorrise.
-No, e non lo sono mai stato! Mi hanno abbreviato il nome per darmi omaggio, e, per me, non ha alcuna importanza.-
Si sgranchì la schiena sul retro della sedia.
-Bene, Kagome di Ruatha, per quale ragione sei qui? Ti è piaciuta così tanto la Ballata del Volo di Moreta?-
Kagome sorrise. -E' molto bella, F'nred., ma io cerco qualche ballata che dica che solo gli esseri umani possono diventare Dragonieri.- Disse tranquilla la ragazza, sedendosi su una sedia non distante da F'nred.
Inuyasha si voltò di scatto a guardarla (Ma che stupida! E' ovvio che possono essere solo loro.) Si sedette sul letto, a gambe incrociate, attendendo quella parola che sapeva avrebbe posto fine all'ultimo barlume del suo più antico sogno.
Proprio in quel momento, si spalancò la porta.
Un uomo giovane, alto, si materializzò sullo stipite.
Inuyasha alzò di scatto la testa e lo fissò: aveva capelli marroni, corti e lisci, il volto piccolo, gli occhi di un marrone molto più chiaro di quello di Kagome. Il bellissimo vestito da volo in pelle di wher non bastava a mascherare un che di scialbo nella sua figura. Appena lo vide, l'hanyou seppe che quello era Hojo, il Comandante del Weyr, disprezzato dagli stessi dragonieri.
L'uomo fece saettare il suo sguardo sul giovane seduto sul letto, che contraccambiò con altrettanta, se non più, ostilità.
-Bene, Kagome.- Disse, con voce apparentemente tranquilla. -Vedo che il tuo protetto si è perfettamente ristabilito. Ora è giunto il momento che lasci il Weyr…-
Kagome scattò in piedi.
-Non può andarsene, suo fratello gli darà la caccia.-
L'uomo alzò le spalle, disinteressato.
-Il Weyr non si deve immischiare nelle faccende dei Signori; e il Signore di Ruatha ha fatto pesanti pressioni per riavere indietro suo fratello-
-Mai i Dragonieri devono difendere la giustizia!-
Inuyasha si alzò dal letto.
-Non è assolutamente necessario che tu mi difenda, Kagome, me ne andrò benissimo, nessun problema.- Disse Inuyasha, fissando con ostilità gli occhi marroni dell'uomo, che lo ricambiò.
In quel momento, F'nred si alzò dalla sedia, dove fino a quel momento aveva scritto un documento.
-Come stavo per dire ai miei giovani allievi- Disse, tranquillissimo, fissando Hojo negli occhi.- Non è affatto necessario che Inuyasha se ne vada, può rimanere e diventare un allievo. In fondo, abbiamo delle uova da far schiudere.-
Poi si risedette e si godette le reazioni.
Kagome sembrava stupita e trionfante, Hojo spaventato e incredulo, mentre il giovane hanyou, F'nred ridacchiò ( Ha l'aria di uno che non crede alle sue orecchie..)
-Sbagli di certo, F'nred. -Disse, con tono indulgente Hojo. -Tutti sanno che solo gli umani diventano Dragonieri. Sei troppo anziano per fare questo mestiere, devi andare in pensione, ormai. Ci sarebbe il giovane R'gul che potrebbe prendere egregiamente il tuo posto…-
F'nred sbuffò.
-Sto meglio di te e d tutta la tua massa di idioti vigliacchi. Ma qui.-Alzò in mano un plico di carte polverose e puzzolenti.
-Dice: "Impressero lo Schema di Apprendimento a un drago bronzeo, F'lon di Ishtar, umano, K'van di Ruatha, umano e R'vil di Fort, hanyou" Cronache del Weyr di Fort, nel III anno del !5° passaggio.- Alzò lo sguardo per godersi meglio le reazioni dell'uomo. -Quindi, nessuna legge impediva, allora come ora, ad un hanyou di diventare Dragoniere; semplicemente, gli hanyou che intraprendono questa strada sono pochi, ma niente impedisce al nostro giovane amico di diventarlo, se lo desidera.-
Si voltò verso Inuyasha, prima che Hojo potesse impedirglielo.
-Firma qui.- Disse rapidamente, tendendogli il documento che aveva preparato mentre Hojo discuteva con Kagome.
Inuyasha firmò.
-Bene,- Disse F'nred, arrotolando la pergamena. -Ora sei uno dei nostri cadetti. Puoi prendere la caverna a destra di quella di Kagome, mi sembra sia libera.-
Hojo li fissò, furente, poi girò sui tacchi e uscì sbattendo la porta.
Appena fu uscito, l'anziano Cronachista rise.
-F'nred, sei fantastico!- Esclamò Kagome, chinandosi a baciare la guancia dell'anziano Cronachista,
L'uomo ridacchiò
-Figurati! E' uno dei pochi piaceri della mia vita riuscire a fregare Hojo!-
Poi si voltò verso l'hanyou, che continuava a fissare incredulo il rotolo di pergamena.
Gli tese la mano.
-Benvenuto tra noi, ragazzo.-
Inuyasha stava per ribattere, quando…
Tutti voltarono la testa e persino F'nred scattò in piedi.
-La Schiusa!- Esclamò Kagome, iniziando a correre.
Inyasha fece per fare altrettanto, ma, non ancora del tutto ripresosi dalla malattia, e provato dalle molte emozioni, cadde a terra.
Svenne.

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Kagome non si accorse che il ragazzo non era più dietro di lei.
Pensava solo al drago dorato, che presto sarebbe uscito dall'uovo…
Arrivò trafelata al campo di schiusa.
-Noto che diversi cavalieri erano già stati scelti, ma non le importava.
L'uovo di regina si stava ancora schiudendo.
Tesissima, Kagome rimase fiduciosamente in piedi, osservando il draghetto dorato muoversi goffamente fuori dal guscio.
La neonata regina mosse la testa, liberandosi dagli ultimi pezzettini con un calcio, mentre i draghi di bronzo emettevano un sonoro boato, salutando la loro futura signora e compagna.
Kagome si avvicinò al piccolo drago, senza paura.
Non sentiva la sabbia rovente sotto i piedi, ne gli occhi di tutti puntati su di lei.
Vedeva solo il cucciolo che tentava di togliersi quei frammenti fastidiosi dalle creste sulla testa.
Delicatamente, si inginocchiò, senza curarsi della sabbia bollente che le ustionava le ginocchia.
Tolse, pianissimo, i frammenti di guscio dalla testa della regina.
Il cucciolo di drago alzò gli occhi e la guardò.
In un istante, Kagome avvertì qualcosa di eterno. Come se da quegli occhi dorati e opalescenti scaturisse la sua vita. La sua nuova vita
(Era ora che mi togliessi quei fastidiosi frammenti dalla testa.) Disse, con voce dolce e petulante il piccolo drago (mi davano proprio fastidio.)
Kagome le gettò le braccia al collo, piangendo di gioia.
M'rk si avvicinò a lei.
-Chiedile come si chiama, Kagome.- Disse, piano, osservando stupito e compiaciuto la giovane regina.
Il cucciolo starnutì.
(Sono Kyo…)

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Inuyasha si riprese pochi minuti dopo.
F'nred lo guardava, sconsolato.
Immediatamente, tutto gli tornò alla testa, la Fuga, la ragazza, le uova, la Schiusa…(La Schiusa! Devo andare!)
Scattò in piedi.
-E' inutile, figliolo, a quest'ora, tutti i cavalieri saranno stati scelti.-
Inuyasha non lo ascoltò e si fiondò fuori, seguendo l'odore che lui e Kagome avevano lasciato andando e tornando dal Campo di Covata.
Maledetta malattia! Il suo più grande sogno…il sogno di tutta la sua vita!
(Devo sbrigarmi, posso ancora farcela!)
Correva tanto in fretta che il cuore sembrava scoppiargli in petto.
Ma quando arrivò al Campo di Covata, sentì il suo mondo sgretolarsi.
Era tutto finito, Kagome stringeva un draghetto dorato, e nuovi altri cavalieri accarezzavano la pelle morbida dei loro draghi.
Non avrebbe avuto, né il suo drago, né Kagome.
Cercò di appiattirsi sul muro, di nascondersi il più possibile, non voleva che lo vedessero, non voleva altra umiliazione.
Nella sua disperazione, non sentì le voci dei dragonieri
-E' strano.- Disse M'rk -Tutti i draghi hanno scelto, solo il piccolo bronzeo cerca di uscire dal Campo senza aver fatto la sua scelta…-
Inuyasha cercò di correre via, senza accorgersi che gli occhi di tutti erano puntati su di lui.
Accecato dalle lacrime che tentava di trattenere, non vide ciò che gli stava venendo addosso.
(non temere, per favore! Non temere!) Un pensiero, non era suo, ma era lì, perfettamente chiaro, nella sua testa.
Avvertì, senza vederlo, un peso che gli cadeva sul torace, facendolo precipitare a terra.
(Ecco che cominciano a attaccarmi…)
-Vattene!- Gridò- Lasciami in pace!-
(Perché?) Un pensiero non suo, nuovamente, era intriso di tanto dolore e tristezza, che Inuyasha non poté far a meno di aprire gli occhi bagnati di lacrime.
E incontrò gli occhi, ardenti e brillanti, di un piccolo drago di bronzo.
(Perché?)Ripetè il cucciolo, con le ali bagnate e ancora infermo sulle gambe (non ti piaccio?)
Inuyasha deglutì, poi distese le ali del piccolo per farle asciugare, gli accarezzò la pelle liscia, calda e morbida e lo rassicurò che lui era bellissimo, perfetto.
-Come si chiama, Inuyasha?- Chiese F'nred al nuovo cavaliere.
(Mi chiamo Tetsumeth) Starnutì (Ho fame!)
-Credo che sia meglio dar da mangiare ai nostri draghi, Inuyasha- Disse Kagome, arrivando con un braccio attorno al collo di una caracollante Kyo.
-Gli altri sono già andati tutti!-
Inuyasha annuì, si alzò e passò un braccio attorno al collo del suo nuovo, eterno compagno del bronzeo Tetsumeth, e, con Kagome, nuova Dama del Weyr e compagna eterna della dorata Kyo, uscirono dal Campo di Covata

Capitolo 4...