REGIA MARINA

 


CORAZZATA VITTORIO VENETO

BATTLESHIP VITTORIO VENETO


CRONOLOGIA

VITTORIO VENETO

Nave Vittorio Veneto
Tipo Corazzata
Cantiere di costruzione Cantieri Riuniti dell'Adriatico, San Marco, Trieste
Impostazione 28 ottobre del 1934
Varo 25 giugno del 1937
Entrata in servizio 28 aprile del 1940

STORIA

  • dal 31 agosto al 5 settembre 1940: operò sui convogli britannici a malta senza risultato;
  • dal 7 settembre al 8 settembre 1940: operò con la forza  "H" senza successo;
  • dal 28 settembre al 3 ottobre del 1940: operò contro la flotta inglese senza successo;
  • 27 novembre 1940: combattè con la forza "H" a Capo Teulada, centrò con un colpo l'incrociatore brittanico "Berwick". Fu attaccata senza successo dai biplani swordfish dell'Ark  Royal.
  • dal 7 al 19 febbraio 1941 operò con la forza  "H" senza successo;
  • il 28 marzo 1941combatè nella Battaglia di Punta Stilo e di Capo Matapan contro gli incrociatori leggeri Orion, Ajax, Glouchester e Perth. Colpita da un siluro lanciato da un aereo della Illustrious fu costretta a ridurre la velocità ma riuscì a scappare;
  • fu mandata in riparazione a Taranto fino all'agosto del 1941;
  • dal 26 al 29 settembre del 1941 operò senza successo contro i convogli inglesi diretti a Malta;
  • dal 13 al 18 dicembre 1941 fu impegnata nella ricerca di convogli diretti in Africa, colpita da un siluro del sottomarino britannico "Urge" fu costretta in riparazione fino alla primavera del 1942;
  • dal 13 al 16 giugno del 1942 operò senza successo contro i convogli inglesi diretti a Malta;
  • il 5 giugno del 1943 una bomba la colpì durante un raid americano a La Spezia;
  • l'11 settembre del 1943, dopo la capitolazione italiana, fu trasferita prima a Malta e successivamente ad Alessandria;
  • dal 17 ottobre 1943 fu internata al Lago Amaro;
  • nel febbraio del 1946 ritornò in Italia;
  • secondo il trattato di pace fu ceduta per essere demolita alla Gran Bretagna;
  • il 1° febbraio del 1948 fu radiata;
  • dal 1948 al 1950 fu demolita a La Spezia.

 

Le corazzate tipo Vittorio Veneto furono le più grandi e le più armate fra quelle della Marina italiana. Lo scafo aveva il castello che si prolungava nella sovrastruttura centrale, la quale giungeva fino a comprendere la torre di grosso calibro di poppa. A poppa estrema vi era la catapulta per il lancio degli aerei con sottostante aviorimessa. 

Vi erano tre timoni: uno centrale e due più piccoli laterali. Non vi erano alberi, ma solo un grande torrione a prora che sosteneva un alberetto, e un secondo torrione, più piccolo, a poppavia dei fumaioli munito di alberetto e picco di carico. L'armamento principale di 9 cannoni da 381 mm era suddiviso in tre torri trinate, due a prora, la prima sul castello e la seconda sopraelevata, e una a poppa anch'essa a livello del ponte di castello. 

I 12 cannoni da 152 mm erano in 4 torri trinate ai lati delle torri da 381 mm di prora e di poppa, mentre i 12 cannoni da 90 mm antiaerei erano in altrettante torrette singole, sistemate in due file ai lati del torrione e dei fumaioli. Le mitragliere da 37 mm. erano in postazioni multiple concentrate in plancette ai lati del torrione. La protezione verticale di murata era costituita da una cintura inclinata dello spessore di 350 mm sovrastata da una corazza verticale dello spessore di 70 mm fra i ponti di castello e di batteria. 

Nella zona centrale vi era sui due lati la difesa subacquea a cilindri assorbitori. 

L'apparato motore su 4 eliche sviluppava la velocità di 30 nodi. La Vittorio Veneto fu colpita da siluro nello scontro navale del 14 dicembre 1941 ma fu subito riparata. 

A fine guerra, dopo esser stata tre anni internata sui Laghi Amari, fu assegnata alla Gran Bretagna che ne ordinò la demolizione (1948).


CLASSE LITTORIO


VITTORIO VENETO


CARATTERISTICHE TECNICHE


FOTOGRAFIE


SCHEMA COSTRUTTIVO


SCHEMA DI ARMAMENTO


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