REGIA MARINA
CORAZZATA IMPERO
STORIA
IMPERO |
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Nave | Impero |
Tipo | Corazzata |
Cantiere di costruzione | Cantieri Ansaldo (Genova) |
Impostazione | 14 maggio del 1938 |
Varo | 15 novembre del 1939 |
Entrata in servizio | Mai avvenuta |
STORIA
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Le corazzate tipo Vittorio Veneto furono le più grandi e le più armate fra quelle della Marina italiana. Lo scafo aveva il castello che si prolungava nella sovrastruttura centrale, la quale giungeva fino a comprendere la torre di grosso calibro di poppa. A poppa estrema vi era la catapulta per il lancio degli aerei con sottostante aviorimessa.
Vi erano tre timoni: uno centrale e due più piccoli laterali. Non vi erano alberi, ma solo un grande torrione a prora che sosteneva un alberetto, e un secondo torrione, più piccolo, a poppavia dei fumaioli munito di alberetto e picco di carico. L'armamento principale di 9 cannoni da 381 mm era suddiviso in tre torri trinate, due a prora, la prima sul castello e la seconda sopraelevata, e una a poppa anch'essa a livello del ponte di castello.
I
12 cannoni da 152 mm erano in 4 torri trinate ai lati delle torri da 381 mm di
prora e di poppa, mentre i 12 cannoni da 90 mm antiaerei erano in altrettante
torrette singole, sistemate in due file ai lati del torrione e dei fumaioli. Le
mitragliere da 37 mm. erano in postazioni multiple concentrate in plancette ai
lati del torrione. La protezione verticale di murata era costituita da una
cintura inclinata dello spessore di 350 mm sovrastata da una corazza verticale
Nella zona centrale vi era sui due lati la difesa subacquea a cilindri assorbitori.
L'apparato motore su 4 eliche sviluppava la velocità di 30 nodi. L8 Vittorio Veneto fu colpita da siluro nello scontro navale del 14 dicembre 1941 ma fu subito riparata.
La corazzata Impero fu impostata il 14 maggio 1938, il suo varo avvenne il 15
novembre 1939 presso il Cantiere navale di Sestri Ponente (Genova), ma il suo
allestimento venne rinviato dal momento che si preferì concentrare gli sforzi
verso navi in quel momento ritenute più utili allo sforzo bellico come
cacciatorpediniere, torpediniere e navi antisommergibili.
Poco prima dell'inizio della seconda guerra mondiale, la nave venne spostata,
per allontanarla da possibili attacchi da parte francese, in un primo momento a
Brindisi e in seguito, prima a Venezia e successivamente a Trieste, dove giunse
il 22 gennaio 1942. Al momento dell'armistizio dell'8 settembre 1943, però le
condizioni del suo completamento erano così arretrate da farla considerare un
natante praticamente inutilizzabile, tanto che i tedeschi che avevano nel
frattempo occupato Trieste se ne disinteressarono del tutto e successivamente il
suo scafo venne affondato il 20 febbraio 1945 nel corso di un bombardamento
aereo americano. Qualche giorno prima, il 15 febbraio, nel corso di un altro
bombardamento aereo americano su Trieste, analoga sorte era toccata al Conte di
Cavour.
Al termine della guerra il suo scafo venne riportato a galla per essere demolito
presso l'Arsenale di Venezia tra il 1947 e il 1950.