GERMANIA
HOCHSEEFLOTTE
INCROCIATORE DA BATTAGLIA
SMS HINDENBURG
HINDENBURG BATTLECRUISER
HINDENBURG |
( tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/SMS_Hindenburg)
La SMS Hindenburg fu un incrociatore da battaglia (Schlachtkreuzer
in lingua tedesca), terza unità della classe Derfflinger. La nave fu battezzata
in onore del feldmaresciallo Paul von Hindenburg, vincitore della battaglia di
Tannenberg (1914) nella prima guerra mondiale. Fu l'ultima nave da battaglia
costruita dai cantieri tedeschi prima della fine della guerra. L'Hindenburg
entrò in servizio tardi per partecipare alle principali azioni della
Hochseeflotte, come ammiraglia del I. Aufklärungsgruppe (I° Gruppo da
ricognizione) effettuò alcune incursioni tra il 1917 ed il 1918 senza scontri
importanti con il nemico. Alla fine della guerra, L'Hindenburg fu condotta
insieme alla maggior parte dellaHochseeflotte presso la base di Scapa Flow
mentre venivano discusse le clausole deltrattato di Versailles. Il 21 giugno
1919 la flotta preferì autoaffondarsi che cadere in mani britanniche. L'Hindenburg
fu l'ultima nave tedesca ad affondare.
L'Hindenburg fu costruito dai cantieri Schichau-Werft in Danzica. Progettato
come rimpiazzo dell'incrociatore protetto SMS Hertha[Nota 2], l'Hindenburgfu
impostato il 30 giugno 1913. Varato il primo agosto 1915, a causa della
variazione delle priorità delle costruzioni belliche, non poté essere completato
fino al 10 maggio 1917, non potendo partecipare alle più importanti azioni della
flotta tedesca.[1] All'epoca i servizi d'informazione della marina britannica
ritenevano che i ritardi all'entrata in servizio fossero dovuti alla necessità
di usare parti dell'Hindeburg per riparare il Derfflinger danneggiato in seguito
alla battaglia dello Jutland del giugno 1916.[2] Effettivamente l'allestimento
procedette molto lentamente per la mancanza di manodopera.
L'armamento principale dell'Hindenburg era costituito da otto cannoni da 305 mm
30,5 cm SK L/50 posti in quattro torrette binate come nelle altre navi della
classe.[4] L'affusto dei cannoni era però differente, il Drh LC/1913 che era una
versione migliorata del tipo Drh LC/1912 montato sul Derfflinger e sul
Lützow—gli affusti dell'Hindenburg permettevano un'elevazione di 16°,[5] contro
i 13.5° del modello precedente. Questo permetteva ai cannoni installati nelle
torrette Drh LC/1913 un vantaggio nella gittata di circa 2.000 m sui modelli
precedenti.[6][Nota 3][Nota 4] Come ilLützow, era armato con 14 cannoni da 150
mm SK L/45 e quattro tubi lanciasiluri da 600 mm a differenza del Derfflinger
che montava dodici cannoni da 150 mm e i lanciasiluri erano da 500 mm. Più lunga
di 2,5 m e più pesante di 300 t, l'Hindenburg era anche più veloce, raggiunse i
26,6 nodi durante le prove mentre il Derfflinger poteva raggiungere i 25,5 nodi.
Servizio
Prima guerra mondiale
L'Hindenburg fu l'ultima nave da battaglia completata per la marina imperiale
tedesca, ebbe perciò un breve impegno bellico. Pienamente operativa solo per il
20 ottobre 1917 non partecipò alle principali battaglie navali della prima
guerra mondiale. Il 17 novembre l'Hindenburg e la Moltke, insieme agli
incrociatori leggeri del II gruppo da ricognizione, fornivano supporto tattico
ai dragamine a largo della costa tedesca quando questi vennero attaccati da navi
britanniche. la squadra della Royal Navy comprendeva il nuovo incrociatore
Repulse, la Courageous ed la Glorious.[8] La battaglia fu breve, quando l'Hindenburg
e la Moltke arrivarono su luogo dello scontro le navi britanniche si erano già
ritirate.[9] Il 23 novembre, l'Hindenburg sostituì la SMS Seydlitz come
ammiraglia del I Gruppo da ricognizione.
Incursione del 23 aprile 1918
Verso la fine del 1917, le squadre di incrociatori e cacciatorpediniere della
Hochseeflotte iniziarono a disturbare i convogli britannici verso la
Norvegia.[Nota 6] Il 17 ottobre gli incrociatori leggeri Brummer e Bremse
intercettarono uno dei convogli, affondando nove delle 12 navi da trasporto ed i
due cacciatorpediniere di scorta—Mary Rosee Strongbow— per poi far ritorno in
Germania. Il 12 dicembre, quattro cacciatorpediniere tedeschi assalirono un
secondo convoglio britannico composto da cinque trasporti e da due
cacciatorpediniere britannici. Tutte le cinque navi trasporto furono affondate
insieme ad uno dei cacciatorpediniere.[10] In seguito a questi attacchi
l'ammiraglio David Beatty, al comando della Grand Fleet, inviò delle navi da
battaglia per proteggere i convogli.[11] La marina tedesca aveva così
l'opportunità che aveva cercato per tutta la guerra: una parte della superiore
flotta britannica era isolata e poteva essere distrutta. Il viceammiraglio Franz
von Hipper preparò l'operazione: gli incrociatori da battaglia del I gruppo da
ricognizione, con una scorta di incrociatori e cacciatorpediniere, avrebbe
attaccato uno dei grandi convogli, mente il resto della Hochseeflotte rimaneva
in attesa pronta ad attaccare la squadra di navi da battaglia britanniche.[12]
Alle 05:00 del 23 aprile 1918, la flotta tedesca, con l'Hindenburg in testa,
partì dai canali di Schillig, 20 km a nord di Wilhelmshaven. Hipper ordinò di
ridurre al minimo le comunicazioni radio per impedire ai servizi d'informazione
britannici di intercettare messaggi che potessero rivelare le sue
intenzioni.[12] Alle 06:10 la squadra degli incrociatori da battaglia aveva
raggiunto una posizione circa a 60 km a sud-ovest di Bergen, quando il Moltke fu
colpito da un'avaria: l'elica di dritta si sfilò dall'asse, e prima che si
potesse fermare le turbine, un ingranaggio di riduzione andò in pezzi.[12] Le
schegge dell'ingranaggio distrutto penetrarono in un condensatore ausiliario,
che allagò la sala macchine e bloccò il funzionamento delle turbine di dritta e
di centro. L'acqua di mare contaminò le caldaie, la velocità della nave si
ridusse a soli quattro nodi; per le 08:45, il capitano della Moltke trasmise a
Scheer che la sua nave era "fuori controllo",[12] e che era necessario
rimorchiarla. Alle 10:13, la nave da battaglia SMS Oldenburg fu tolta dalla
formazione per rimorchiare la Moltke in porto.[13] Nonostante questi gravi
inconvenienti, Hipper continuò la sua rotta verso nord. Per le 14:10, non era
ancora stato avvistato il convoglio, e così Hipper decise di ritirarsi in acque
tedesche. Fu in seguito scoperto che il convoglio aveva lasciato i porti di
partenza un giorno dopo rispetto a quanto previsto dal comando strategico
tedesco.
Operazioni successive
L'undici agosto 1918, Hipper fu promosso ammiraglio e gli fu affidato il comando
dellaHochseeflotte. il contrammiraglio Ludwig von Reuter sostituì Hipper al
comando del I.Aufklärungsgruppe (I° Gruppo da ricognizione) ; la sua bandiera fu
issata sull'Hindenburg il giorno dopo.
l'Hindenburg avrebbe dovuto partecipare all'ultima azione dellaHochseeflotte.
Dalla base di Wilhelmshaven, la flotta tedesca, si sarebbe diretta in forze
contro le coste inglesi per affrontare la Grand Fleet; Scheer—ora il Großadmiral
della flotta—si proponeva di infliggere il massimo dei danni alla flotta
britannica, per ottenere migliori condizioni di resa, sacrificando la flotta
tedesca.[14] Ma, mentre la flotta si riuniva a Wilhelmshaven, i marinai, stanchi
della guerra, iniziarono a disertare in massa. Mentre la Von der Tann ed la
Derfflinger passavano attraverso le chiuse che dividevano il porto interno di
Wilhelmshaven e i canali esterni, circa 300 uomini, da entrambe le navi, si
calarono dalle murate e scapparono sulle rive.
Il 24 ottobre 1918, fu dato l'ordine di salpare da Wilhelmshaven. Dalla notte
del 29 ottobre, i marinai di numerose navi si ammutinarono; tre navi della III
Squadra si rifiutarono di levare le ancore, ed atti di sabotaggio si
verificarono a bordo delle navi da battaglia SMS Thüringen e SMS Helgoland.
L'ordine di partenza fu ritirato di fronte alla rivolta. Nel primo novembre
1918, iniziò la Rivoluzione tedesca; portò all'Armistizio che pose fine alla
guerra.
Destino finale
L'Hindenburg si arrese, con il resto della Hochseeflotte, il 24 novembre 1918
venendo quindi scortato presso Scapa Flow.[17] Ritenendo che il Trattato di
Versailles fosse stato siglato e le sue navi destinate ad essere requisite dai
britannici, il contrammiraglio von Reuter ordinò l'affondamento della
Hochseeflotte il 21 giugno 1919, mentre la Grand Fleet era in esercitazione. Le
navi affondarono in due ore e quindici minuti.
L'Hindenburg fu l'ultima nave ad affondare, alle 17:00. Fu fatta affondare su di
un fondale basso e uniforme per permettere una facile evacuazione
all'equipaggio.
Fu recuperata il 23 luglio 1930 e demolita presso i cantieri di Rosyth tra il
1930 ed il 1932.
La campana della nave fu restituita alla Marina Federale Tedesca il 28 maggio
1959.
INCROCIATORI DI CLASSE DERFFLINGER