GERMANIA
HOCHSEEFLOTTE
INCROCIATORE DA BATTAGLIA
SMS DERFFLINGER
DERFFLINGER BATTLECRUISER CLASS
SMS DERFFLINGER |
( tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Classe_Derfflinger)
La SMS Derfflinger era un incrociatore da battaglia (Schlachtkreuzer in lingua tedesca) della Kaiserliche Marine costruito appena prima dell'inizio della prima guerra mondiale. Era la prima nave della sua classe comprendente anche la SMS Lützow e la SMS Hindenburg. Il Derfflinger era più grande e comprendeva notevoli miglioramenti rispetto agli incrociatori della classe precedente nell'armamento, la protezione e l'autonomia. La nave fu battezzata in onore del Generalfeldmarschall Georg von Derfflinger.
Il Derfflinger fece parte del I. Aufklärungsgruppe (I° Gruppo da ricognizione)
per la maggior parte della prima guerra mondiale, partecipando alle azioni della
flotta tedesca. Presente nelle azioni di bombardamento della costa inglese, come
nelle battaglie sul Dogger bank e nello Jutland, dove la sua estrema resistenza
gli fece guadagnare il soprannome di Iron dog (cane di ferro in lingua inglese)
da parte degli avversari britannici. Durante la battaglia dello Jutland, insieme
al Seydlitz, distrusse la HMS Queen Mary ed insieme al Lützow affondò il HMS
Invincible. Alla fine della guerra, la Derfflinger fu condotta insieme alla
maggior parte della Hochseeflotte presso la base di Scapa Flow mentre venivano
discusse le clausole del trattato di Versailles. Il 21 giugno 1919 la flotta
preferì autoaffondarsi che cadere in mani britanniche. Il Derfflinger affondò
alle 14.45.
Il Derfflinger fu costruito dai cantieri Blohm & Voss in Amburgo, con il numero
di cantiere 213. Fu la nave meno costosa delle tre della sua classe, con un
costo di 56 milioni di Goldmark.[2] Il varo si tenne il 14 giugno 1913, alla
presenza del generale August von Mackensen,[3], ma durante la cerimonia una
delle slitte in legno che sostenevano la nave si bloccò. Solo un mese dopo, il
12 luglio, fu varata.[4] Entrò in servizio nella Hochseeflotte il 1 settembre
1914, poco dopo l'inizio della prima guerra mondiale. Nell'ottobre fu assegnata
al I. Aufklärungsgruppe, ma un guasto alle turbine, durante le prove, ritardò la
messa in linea fino al 16 novembre.[5] IL Derfflinger misurava 210 m al
galleggiamento e 210,4 m fuori tutta, era largo 29 m, ed aveva un pescaggio di
9,2 m a prua e 9,57 m a poppa. Dislocava 27.000 t standard, e fino a 30.000 t a
pieno carico.[6] L'equipaggio standard era di 44 ufficiali e 1.068 marinai.[7]
Il Derfflinger era propulso da due gruppi di turbine a vapore che azionavano una
coppia di eliche tripala ciascuno.[2] I gruppi erano costituiti da una turbina
per l'alta pressione e una per la bassa pressione. Le turbina ad alta pressione
muovevano gli assi esterni, mentre le turbine a bassa pressione quelli
interni.[8] Il vapore era prodotto da 14 caldaie a tubi d'acqua con doppia
fornace alimentate a carbone.[8] Il Derfflinger sviluppava una velocità 25,5
nodi (47,2 km/h)[Nota 3] e aveva un'autonomia di 5.600 miglia a 14 nodi.[6]
Nell'agosto del 1915, fu installata una a gru a centronave e furono condotte
delle prove con un idrovolante Hansa-Brandenburg W.[8] Con otto cannoni da 305
mm SK L/50[Nota 4] il Derfflinger era il più potente e più grande incrociatore
tedesco dell'epoca.[6] Era, inoltre, dotato di 12 cannoni da 150 mm SK L/45 a
tiro rapido, installati nella casamatta centrale ed otto cannoni da 88 mm SK
L/45 sulla sovrastruttura. Inoltre, erano presenti altri quattro cannoni 88 mm
Flak L/45 antiaerei attorno al fumaiolo anteriore. Dopo il 1916, le quattro armi
da 88 mm nella parte anteriore della sovrastruttura furono rimosse.[9] La nave
erano anche dotata di quattro tubi lanciasiluri da 500 mm al di sotto della
linea di galleggiamento: uno a prua, uno a poppa e due di bordata.
Servizio
Bombardamento di Scarborough, Hartlepool e Whitby
La prima azione del Derfflinger fu un'incursione contro i porti inglesi di
Scarborough, Hartlepool e Whitby. Un attacco contro le coste inglesi era già
stato compiuto dagli incrociatori da battaglia del primo gruppo da ricognizione
contro il porto di Yarmouth nel 1914. L'ammiraglio von Ingenohl decise di
effettuare un altro raid sulle coste inglesi nel tentativo di attirare una parte
della flotta britannica per distruggerla in combattimento.[10] Alle 03:20 del 15
dicembre, gli incrociatori da battaglia Moltke, Seydlitz, Von der Tann,
Derfflinger, e Blücher, insieme agli incrociatori leggeri Kolberg, Strassburg,
Stralsund, e Graudenz, e due squadre di torpediniere lasciarono l'estuario del
Jade.[11] Le navi fecero rotta verso nord passando l'isola di Helgoland, finché
raggiunsero il faro di Horns Rev lungo la costa danese, dove deviarono a ovest
verso Scarborough. dodici ore dopo che Hipper aveva lasciato il porto di Jade,
la Hochseeflotte, comprendente 14 navi da battaglia 8 corazzate e una flotta di
copertura composta da due incrociatori corazzati, 7 incrociatori leggeri, e 54
torpediniere, partì, alla guida dell'ammiraglio Ingenohl, per fornire copertura
tattica.[11] Il 26 agosto 1914, l'incrociatore leggero tedesco SMS Magdeburg si
era arenato nel golfo di Finlandia; Il relitto fu catturato dalla marina russa,
che rinvenì, intatti, i codici della marina tedesca, insieme alle carte di
navigazione del Mare del Nord. Questi documenti furono inviati alla marina
britannica. Il dipartimento di crittoanalisi dell'Ammiragliato, Room 40 (stanza
40 in lingua inglese) iniziò a decrittare i messaggi della marina tedesca ed il
14 dicembre intercettò un messaggio relativo al piano per bombardare
Scarborough.
Comunque i dettagli del piano rimasero sconosciuti, e fu
dedotto che, come nel precedente bombardamento la maggior parte della flotta
tedesca sarebbe rimasta in porto, al sicuro. I quattro incrociatori da battaglia
del viceammiraglio Beatty, scortati dal 3rd Cruiser Squadron (terza squadra
incrociatori) e dal 1st Light Cruiser Squadron (prima squadra incrociatori
leggeri), insieme al 2nd Battle Squadron (seconda squadra da battaglia) composta
da sei navi da battaglia, furono schierate per tendere un'imboscata alla squadra
di Hipper.
Nella notte del 15 dicembre, la Hochseeflotte avvistò i cacciatorpediniere
britannici. Temendo un attacco notturno da parte delle torpediniere,
l'ammiraglio Ingenohl ordinò alle sue navi di ritirarsi. Hipper rimase
all'oscuro della ritirata di Ingenohl, e continuò la sua missione. Prima di
raggiungere la costa inglese, la squadra di Hipper si divise in due gruppi.
Seydlitz, Moltke, e Blücher andarono verso nord per colpire Hartlepool, mentre
Von der Tann e Derfflinger andarono a sud per bombardare Scarborough e
Whitby.[13] durante il bombardamento di Hartlepool, la Moltke fu colpita da un
proiettile da 152 mm delle batterie costiere,[14] che causò pochi danni al ponte
e nessun ferito.[13] La Blücher fu colpita sei volte e la Seydlitz tre volte
dalle batterie costiere.[13] Alle 09:45 del 16 dicembre, i due gruppi si
riunirono e iniziarono a dirigersi verso est.
Mappa che mostra le posizioni delle flotte britannica e tedesca; Gli
incrociatori tedeschi passano in mezzo alle squadre di incrociatori da battaglie
e le navi da battaglia britanniche mentre la squadra di incrociatori da
battaglia tedeschi passano a nord-est. La squadra delle navi da battaglia
tedesche rimane a est.
La posizione reciproca delle flotte in campo la mattina del 16 dicembre
In quel momento, gli incrociatori di Beatty erano già in posizione per bloccare
la rotta di fuga di Hipper, mentre il grosso delle forze britanniche si stava
disponendo per completare l'accerchiamento. Alle 12:25, gli incrociatori leggeri
del II Scouting Group iniziarono ad avanzare davanti alla flotta britannica per
localizzare le navi di Hipper.[16] Uno degli incrociatori della 2nd Light
Cruiser Squadron avvistò l'incrociatore leggero Stralsund e segnalò la sua
posizione al viceammiraglio Beatty. Alle 12:30, Beatty diresse le sue navi verso
la posizione segnalata. Beatty riteneva che lo Stralsund fosse l'avanguardia
della flotta di Hipper, ma, in realtà, gli incrociatori avvistati erano ben 50
km (31 mi) più avanti.[16] Il 2nd Light Cruiser Squadron, che stava scortando le
navi di Beatty, si disimpegnò per inseguire gli incrociatori tedeschi, ma un
segnale mal interpretato li portò a riposizionarsi a protezione della flotta ed
a rinunciare all'inseguimento. Questo errore permise agli incrociatori leggeri
tedeschi di fuggire e permise ad Hipper di conoscere la presenza della squadra
di Beatty. Gli incrociatori da battaglia di Hipper si diressero verso nord-est
evitando la squadra britannica.
Sia i tedeschi che i britannici erano insoddisfatti per non aver ingaggiato
efficacemente l'avversario. La reputazione dell'ammiraglio Ingenohl soffrì della
apparente timidezza mostrata. Il capitano della Moltke espresse tutto il suo
disappunto; affermò che Ingenohl si era ritirato "perché aveva paura di undici
cacciatorpediniere inglesi che potevano essere eliminati ... sotto l'attuale
comando non otterremo nessun risultato.
La storiografia ufficiale tedesca critica Ingenohl per non aver utilizzato le
sue forze da ricognizione per determinare le forze messe in campo dai
britannici: "prese una decisione che, non solo poteva compromettere le sue forze
presso le coste inglesi, ma anche perse l'occasione per ottenere una certa e
importante vittoria."
Battaglia di Dogger Bank
Tre navi procedono in fila, il vento strappa fumo che esce dai fumaioli, la nave
in primo piano mostra i cannoni principali che si protendono verso dritta.
La squadra di incrociatori da battaglia in navigazione verso il Dogger Bank,
nell'ordine: Derfflinger, Moltke, ed il Seydlitz.
Nel gennaio 1915, divenne evidente che le navi britanniche effettuavano azioni
di ricognizione nella zona del Dogger Bank. L'ammiraglio Ingenohl era
inizialmente riluttante a cercare di distruggere queste forze nemiche, poiché la
Von der Tann era in bacino di carenaggio per manutenzione, rendendo più debole
la sua squadra di incrociatori da battaglia. Ma il Konteradmiral Richard
Eckermann, capo di stato maggiore della Hochseeflotte, insitè sull'oppurtunità
dell'operazione, e così Ingenohl cedette e ordinò a Hipper di effettuare un raid
presso il Dogger Bank.
Il 23 gennaio, Hipper uscì, con la sua bandiera sulla Seydlitz, seguita dalla
Moltke, la Derfflinger, e la Blücher, insieme agli incrociatori leggeri Graudenz,
Rostock, Stralsund, e Kolberg scortati da 19 torpediniere della V Flotilla e
della II e XVIII Halß-Flotilla. Il Graudenz e lo Stralsund furono assegnati
all'avanguardia, mentre il Kolberg ed il Rostock tenevano, rispettivamente, il
fianco di sinistra e di dritta. Ogni incrociatore leggero aveva una mezza
flottiglia di torpediniere di scorta.
Di nuovo, l'intercettazione e la decrittazione delle comunicazioni radio della
flotta tedesca giocarono un ruolo importante. Nonostante non fossero riusciti a
scoprire gli esatti piani di battaglia, i crittografi della Room 40 furono in
grado di capire che Hipper avrebbe condotto delle operazioni nella zona del
Dogger Bank.[18] Per contrastarlo la squadra di incrociatori da battaglia di
Beatty (1st Battlecruiser Squadron), quella del contrammiraglio Archibald Moore
(2nd Battlecruiser Squadron) e la squadra di incrociatori leggeri del commodoro
William Goodenough (2nd Light Cruiser Squadron) si sarebbero incontrate con la
Harwich Force del commodoro Reginald Tyrwhitt alle ore 8:00 del 24 gennaio, a
circa 30 miglia a nord del Dogger Bank.
Alle 08:14, il Kolberg avvistò l'incrociatore leggero HMS Aurora ed alcune
cacciatorpediniere della Harwich Force.[19] L'Aurora interrogò il Kolberg con la
fotoelettrica per l'identificazione, così il Kolberg attaccò l'Aurora e la colpì
con due proietti. L'Aurora rispose al fuoco e a sua volta, piazzò due colpi
sull'avversario. Hipper immediatamente si diresse verso dove si stava
combattendo, quando, quasi simultaneamente, lo Stralsund segnalò una grande scia
di fumo a nord-est della sua posizione. Il fumo segnalava la presenza di un gran
numero di navi da battaglia britanniche in rapido avvicinamento.
Hipper virò verso sud per fuggire, ma la velocità della sua squadra era limitata
a 23 nodi, che era la velocità massima del vecchio incrociatore corazzato
Blücher. Gli incrociatori da battaglia britannici inseguivano a 27 nodi, e
presto raggiunsero le navi tedesche. Alle 09:52, la HMS Lion aprì il fuoco sul
Blücher da una distanza di circa 18.300 m; subito dopo, la HMS Queen Mary ed la
HMS Tiger aprirono il fuoco. Alle ore 10:09, le navi britanniche colpirono per
la prima volta il Blücher. Due minuti dopo, le navi tedesche risposero al fuoco,
concentrando il fuoco principalmente sulla Lion, da una distanza di 15.460 m.
Alle 10:28, il Lion fu colpito sulla linea di galleggiamento, si formò una falla
che causò l'allagamento di una stiva del carbone.[20] Per le 10:30, la HMS New
Zealand, la quarta nave nella linea britannica, raggiunse la distanza di tiro
per il Blücher ed aprì il fuoco. Alle 10:35, la distanza di tiro si era ridotta
a 16 000 m, a questa distanza l'intera linea tedesca era sotto il tiro delle
navi britanniche. Beatty ordinò ai suoi incrociatori da battaglia di ingaggiare
le rispettive controparti nella linea tedesca.[Nota 6] Comunque, la confusione
sul Tiger portò il capitano a ritenere di dover colpire il Seydlitz, la
circostanza permise al Moltke di combattere indisturbato.
Alle 10:40, uno dei proietti da 343 mm del Lion colpì il Seydlitz causando un
danno ingente che distrusse le due torrette di poppa ed uccise 159 marinai. Fu
evitata l'esplosione delle santabarbara grazie al tempestivo ordine di
allagamento dato dall'ufficiale di zona.
A questo punto, le navi tedesche avevano iniziato il tiro di distruzione sul
Lion colpendolo ripetutamente. Alle 11:01, un proietto da 150 mm del Seydlitz
colpì il Lion e mise fuori uso due generatori elettrici. Alle 11:18, Lion fu
colpito da due proietti da 305 mm del Derfflinger, uno colpì la linea di
galleggiamento e penetrò la murata, facendo penetrare l'acqua di mare nel
serbatoio di alimentazione delle turbine. Questo danno disabilitò il Lion perché
costrinse l'arresto delle macchine per evitare la contaminazione con l'acqua di
mare.
Una grande nave da guerra si sta rovesciando sul fianco, i marinai affollano il
bordo emerso della nave, aggrappandosi disperatamente alle reti antisiluro.
Sullo sfondo una enorme nube di vapore si leva dal relitto.
A questo punto il Blücher era pesantemente danneggiato dopo aver incassato
numerosi colpi dei massimi calibri britannici. Comunque l'inseguimento si
interruppe quando furono ricevuti diversi avvisi del rilevamento di numerosi
sommergibili tedeschi sulla rotta delle navi britanniche; Beatty ordinò di
effettuare manovre evasive, che permisero alle navi tedesche di aumentare il
distacco. Nel frattempo, l'ultimo generatore funzionante del Lion smise di
funzionare, causando il rallentamento della nave a 15 nodi. Beatty, dal Lion
danneggiato, ordinò al resto della sua squadra di "Engage the enemy's rear"
(Ingaggiate la retroguardia del nemico) ma la confusione dei segnali ottici
portarono le navi a mirare solo al Blücher che fu affondata, permettendo al
Moltke, Seydlitz, ed al Derfflinger di fuggire. Quando Beatty riuscì a
comunicare di nuovo con le sue navi, dopo essersi trasferito sulla Princess
Royal, le navi tedesche erano troppo lontane per poter essere raggiunte; alle
13:50 rinunciò all'inseguimento.
Bombardamento di Yarmouth e Lowestof
Il Derfflinger prese parte al bombardamento di Yarmouth e Lowestoft il 24–25
aprile. Hipper era in licenza per malattia, così la squadra di incrociatori da
battaglia era al comando del Konteradmiral Friedrich Bödicker. Il Derfflinger,
Lützow, Moltke, Seydlitz ed il Von der Tann lasciarono l'estuario del Jade alle
10:55 del 24 aprile, con il supporto di sei incrociatori leggeri e due
flottiglie di torpediniere. Le unità principali della Hochseeflotte partirono
alle 13:40, per fornire supporto a distanza alle navi di Bödicker.
L'Ammiragliato britannico fu informato della sortita tedesca grazie
all'intercettazione delle comunicazioni radio della marina tedesca, ed fece
salpare la Grand Fleet alle 15:50.
Alle 14:00, la squadra di Bödicker aveva raggiunto la posizione a largo di
Norderney, dalla quale virò verso nord per evitare gli osservatori olandesi di
stanza sull'isola di Terschelling. Alle 15:38, la Seydlitz urtò una mina, che
creò una falla di 15 m, appena sotto il portello lanciasiluri di bordata,
facendo imbarcare 1,250 t d'acqua. La Seydlitz tornò indietro, insieme agli
incrociatori leggeri, alla velocità di 15 nodi. Le altre navi della squadra
virarono verso sud, in direzione di Norderney, per evitare ulteriori mine. Alle
16:00, la Seydlitz era in condizioni critiche, così si fermò la nave per
permettere a Bödicker di sbarcare. La torpediniera SMS V28 portò Bödicker alla
Lützow.
Per le 04:50 del 25 aprile, Gli incrociatori da battaglia tedeschi si stavano
avvicinando a Lowestoft quando gli incrociatori leggeri SMS Rostock e SMS Elbing,
che sorvegliavano il fianco meridionale della squadra, avvistarono gli
incrociatori leggerie i cacciatorpediniere del commodoro Tyrwhitt, la Harwich
Force. Bödicker decise di non ingaggiare le navi britanniche, ed iniziò a
bombardare Lowestoft. Le navi tedesche distrussero due batterie costiere da 150
mm e danneggiarono alcuni edifici della città. Alle 05:20, la squadra tedesca si
diresse verso nord, verso Yarmouth, che raggiunse alle 05:42. la visibilità era
così scarsa che le navi tedesche spararono solo una salva ciascuna tranne la
Derfflinger, che sparo 14 colpi dalle sue batterie principali. Le navi tedesche
si dieressero verso sud, e alle 05:47 incontrarono di nuovo l'Harwich Force, che
era stata affrontata dalla squadra dei sei incrociatori leggeri tedeschi. Le
navi di Bödicker aprirono il fuoco da una distanza di 12 000 m.[27] Tyrwhitt
virò immediatamente e fuggì verso sud, ma non prima che l'incrociatore HMS
Conquest subisse gravi danni. In seguito alle comunicazioni dell'attività di
sottomarini e torpediniere, Bödicker rinunciò all'inseguimento e si diresse
verso est verso la Hochseeflotte. A questo punto, Scheer, che era stato
avvertito dell'uscita della Grand Fleet da Scapa Flow, decise di ritirarsi.
Battaglia dello Jutland
La flotta tedesca avanzò verso nord ed incontrò la flotta britannica proveniente
da ovest; entrambe le flotte si impegnarono in numerose manovre nella lunga e
caotica battaglia.
Schema della battaglia dello Jutland
Dopo l'azione su Lowestoft, l'ammiraglio Reinhard Scheer iniziò a programmare
un'altra sortita nel Mare del Nord. Inizialmente programmata per la metà di
maggio, fu rinviata per il danneggiamento, dovuto ad una mina, del Seydlitz che
tardava ad essere riparato—Scheer era riluttante ad affrontare la battaglia
senza la sua squadra di incrociatori da battaglia al completo. Il mezzogiorno
del 28 maggio, vide il Seydlitz finalmente rimesso a posto e la nave tornò a far
parte del I. Aufklärungsgruppe (I Gruppo da ricognizione).
Il Derfflinger , ed il resto del I Gruppo da ricognizione di Hipper, era
all'ancora nell'estuario dello Jade la notte del 30 maggio 1916. Il mattino
dopo, alle 02:00 CET, le navi si diressero, lentamente, verso lo Skagerrak ad
una velocità di 16 nodi.[28] La Derfflinger era la seconda in una linea di
cinque navi, dietro alla Lützow, l'ammiraglia del gruppo. Di scorta seguiva il
II Gruppo da ricognizione, formato dagli incrociatori leggeri Frankfurt,
ammiraglia del comandante di squadra (il contrammiraglio Bödicker), il Wiesbaden,
il Pillau, e l'Elbing, insieme a 30 torpediniere della II, VI, e IX Flottiglia.
Un'ora e mezzo dopo, la Hochseeflotte al comando dell'ammiraglio Scheer lasciò
lo Jade; La flotta era composta da 16 navi da battaglia.[Nota 8] La scorta era
costituita dal IV Gruppo da ricognizione, formato dagli incrociatori leggeri
Stettin, München, Hamburg, Frauenlob, e Stuttgart, con le 31 torpediniere della
I, III, V, e VII Flottiglia, guidate dal Rostock. Le sei navi da battaglia
pre-dreadnoughts della II squadra da battaglia erano partite dai canali dell'Elbe
alle 02:45, e si incontrarono con il resto della flotta alle 5:00.
Poco prima delle 16:00, la squadra di Hipper incontrò la flotta di incrociatori
da battaglia di Beatty. Le navi tedesche aprirono il fuoco per prime, alla
distanza di 14.000 m.
Quando le navi britanniche risposero al fuoco, errori di comunicazione fra gli
incrociatori da battaglia britannici portarono il New Zealand ed il Tiger ad
ingaggiare insieme il Moltke.I telemetristi britannici sbagliarono la distanza
delle navi tedesche e la prima salva cadde miglia dietro i bersagli. A causa di
errori di trasmissione degli ordini tra le navi britanniche, il Derfflinger non
fu ingaggiato per i primi 10 minuti della battaglia. L'ufficiale di tiro del
Derfflinger, il Korvettenkapitän Georg von Hase affermò successivamente: Per
qualche errore fummo lasciati stare. Ebbi un sorriso a denti stretti e mi
apprestai a colpire il nemico con la massima calma, come in un'esercitazione di
tiro, migliorando continuamente la precisione dei colpi.
L'affondamento dell'Indefatigable
Alle 17:03, l'incrociatore da battaglia HMS Indefatigable fu distrutto dopo 15
minuti di fuoco del Von der Tann. A questo punto, gli incrociatori da battaglia
di Hipper entrarono nel raggio d'azione della V squadra da battaglia, formata
dalle nuove navi da battaglia della classe Queen Elizabeth, che erano dotate di
cannoni da 381 mm, ed iniziarono a colpire il Von der Tann ed il Moltke.
In seguito ai danni inflitti dal Lützow sul Lion, il Derfflinger perse la
visuale sulla nave britannica, e così, alle 17:16, trasferì il fuoco sulla Queen
Mary. Anche il Seydlitz stava colpendo la Queen Mary e sotto il fuoco combinato
dei due incrociatori tedeschi, l'unità britannica fu colpita ripetutamente in
rapida successione. Gli osservatori sulla New Zealand e sulla Tiger, le due navi
che precedevano la Queen Mary e la seguivano nella linea, riferirono di tre
colpi, di una salva di quattro, colpirono la nave nello stesso istante. Due
ulteriori colpi seguirono, ed una enorme esplosione si generò a centronave;
dalla nave, spezzata in due, eruppe un'enorme nuvola di fumo nero.
Le prime navi della flotta da battaglia tedesca entrarono per le 18:00 nel
raggio d'azione degli incrociatori britannici e delle navi della classe Queen
Elizabeth ed iniziarono a scambiarsi colpi. Tra le 18:09 e le 18:19, il
Derfflinger fu colpito da un proietto da 381mm sparato o dalla HMS Barham o
dalla HMS Valiant.[34] Alle 18:55, il Derfflinger fu colpito ancora; questo
proietto colpì la prua e creò una falla che fece penetrare 300 t d'acqua.
Per le 19:24, il 3rd Battlecruiser Squadron (terza squadra incrociatori da
battaglia, in lingua inglese) si ricongiunse con le unità rimanenti della
squadra di Beatty di fronte alla linea tedesca. Le navi britanniche avvistarono
per primi il Lützow e il Derfflinger ed iniziarono a colpirli. In otto minuti,
l'incrociatore da battaglia HMS Invincible centrò con otto proietti il Lützow.
Contemporaneamente il Lützow ed il Derfflinger concentrarono il tiro sul proprio
avversario, ed alle 19:31, il Derfflinger lanciò l'ultima salva contro l'Invincible.
Subito dopo, la santabarbara di prua esplose la nave sparì in una sequenza di
enormi esplosioni.
Per le 19:30, la Hochseeflotte, che fino ad allora era all'inseguimento degli
incrociatori da battaglia britannici, non era ancora entrata in contatto con la
Grand Fleet. Scheer stava considerando di ritirarsi prima del tramonto per
evitare gli attacchi notturni delle torpediniere.[37] Comunque, l'incontro delle
sue avanguardie con la Grand Fleet, pose fine alla questione, rendendogli
impossibile la ritirata a meno di sacrificare le lente corazzate della II
squadra da battaglia, oppure coprirne la ritirata con le sue unità migliori
rischiandole contro la superiore potenza di fuoco avversaria
Invece, Scheer ordinò alle sue navi di virare di 16 quarte a dritta, in modo da
porre le corazzate pre-dreadnoughts sul lato opposto del fuoco avversario.
Il Derfflinger e gli altri incrociatori da battaglia eseguirono la manovra
richiesta, che li portò a poppa del König.[40] Gli incrociatori di Hipper, che
avevano subito duri colpi, ebbero un momento di respiro, e le incertezze sulla
posizione e la rotta delle navi di Scheer portarono l'ammiraglio Jellicoe a
portare le sue verso est, per intercettare quella che era la probabile rotta di
fuga delle navi tedesche. Invece la flotta tedesca si dirigeva verso est, ma
Scheer ordinò un'altra inversione di rotta, che la riportò al centro della
flotta britannica.
Sotto l'intenso fuoco delle navi britanniche, Scheer inviò la Moltke, il Von der
Tann, il Seydlitz, ed il Derfflinger contro la linea britannica, tentando di
scompaginarne la formazione e guadagnare tempo per poter ritirarsi. Alle 20:17,
gli incrociatori tedeschi erano a soli 7.000 m dal HMS Colossus, a questo punto
Scheer li diresse verso la nave alla testa della linea britannica.Tre minuti
dopo, virarono in ritirata, coperti da un attacco di torpediniere.
Una pausa nella battaglia, al tramonto, permise al Moltke ed agli altri
incrociatori da battaglia di eliminare i rottami che interferivano con i
cannoni, spegnere gli incendi, riparare i sistemi di puntamento e segnalazione e
preparare le fotoelettriche per il combattimento notturno. Nel frattempo la
flotta tedesca si era ben schierata in ordine inverso e alle 21:00 le
avanguardie leggere tedesche entrarono in contatto con quelle britanniche. Il
rinnovato scambio di artiglieria fu segnalato a Beatty, che inviò i suoi
incrociatori verso est. Per le 21:09, avvistò gli incrociatori da battaglia
tedeschi, e si portò a 7.800 m di distanza prima di aprire il fuoco alle
20:20.[46] Nella mischia, il Derfflinger fu colpito diverse volte; alle 21:34,
un proietto di grosso calibro colpì l'ultima torretta funzionante e la mise
fuori uso.. Le navi tedesche risposero al fuoco con tutti i calibri disponibili,
ed alle 21:32 colpirono, nella notte, sia il Lion che il Princess Royal.
La manovra degli incrociatori da battaglia tedeschi costrinse la I squadra da
battaglia a virare verso est per evitare la collisione, questa manovra portò la
seconda squadra da battaglia direttamente dietro gli incrociatori ed impedì alle
navi inglesi di inseguire gli incrociatori pesanti tedeschi quando questi
virarono verso sud. Gli incrociatori da battaglia di Beatty aprirono il fuoco
sulle vecchie corazzate della seconda squadra da battaglia tedesca che virarono
verso sud-ovest per utilizzare tutti i propri cannoni verso gli incrociatori
britannici.
Questo contatto durò soltanto alcuni minuti prima che l'ammiraglio Mauve facesse
virare le sue navi 8 quarte a dritta; le navi britanniche, inesplicabilmente,
non inseguirono le vecchie corazzate tedesche.
Una grande nave da battaglia quasi affondata; il ponte quasi sommerso. Un denso
fumo nero esce dai fumaioli. Una didascalia vergata sulla foto recita: "Seydlitz
nach der Skaggerack-schlacht", che in lingua tedesca significa "Seydlitz dopo la
battaglia dello Skaggerak."
La Seydlitz, gravemente danneggiata, ritorna in porto dopo la battaglia
Verso la fine della battaglia, alle 03:55, Hipper trasmise una relazione
all'ammiraglio Scheer per informarlo dei gravissimi danni subiti dalle sue navi.
La Derfflinger ed il Von der Tann avevano solo due cannoni operativi ciascuna,
la Moltke aveva imbarcato 1 000 t d'acqua, e la Seydlitz era gravemente
danneggiata.[49] Hipper: "Il I Gruppo da ricognizione non è più di nessun valore
in uno vero scontro, e di conseguenza gli è stato ordinato di fare ritorno in
porto dal suo comandante in capo, il quale attende ulteriori sviluppi presso le
secche di Horns Rev (costa ovest della Danimarca) insieme alla flotta da
battaglia."
Durante la battaglia, il Derfflinger fu colpito 17 volte, da proietti di grosso
calibro e 9 volte da batterie secondarie. Rimase in cantiere per riparazioni
fino al 15 ottobre. Il Derfflinger sparò 385 proietti dalle sue batterie
principali, altri 235 dai cannoni secondari ed un siluro.L'equipaggio perse 157
uomini ed ebbe 26 feriti, furono le perdite più gravi di ogni equipaggio di una
nave non affondata durante la battaglia. Per la sua eccezionale resistenza
durante la battaglia dello Jutland, i britannici la soprannominarono "Iron Dog"
(cane di ferro, in lingua inglese).
Operazioni successive
Durante la seconda battaglia di Helgoland nel novembre 1917, il Derfflinger
lasciò il porto per assistere gli incrociatori leggeri tedeschi del II gruppo da
ricognizione, ma al momento del suo arrivo, insieme agli altri incrociatori da
battaglia, la forza d'attacco britannica si era già ritirata verso nord.
Alla fine del 1917 la Hochseeflotte iniziò una serie di azioni contro i convogli
alleati nel Mare del Nord, tra la Gran Bretagna e la Norvegia. In ottobre ed nel
dicembre 1917, due convogli britannici per la Norvegia furono distrutti da
incrociatori tedeschi, costringendo Beatty, ora comandante in capo della Grand
Fleet, ad assegnare diversi incrociatori da battaglia alla scorta dei convogli.
Questa situazione dette all'ammiraglio Scheer l'opportunità cercata per tutta la
guerra: l'occasione di combattere e distruggere una porzione della Grand Fleet.
Alle 05:00 del 23 aprile 1918, la Hochseeflotte lasciò il porto per intercettare
uno dei convogli pesantemente scortati. Le trasmissioni radio furono ridotte al
minimo per evitare di rendere nota l'operazione ai britannici. Per le 14:10, non
era ancora stato avvistato il convoglio, e così Scheer decise di ritirarsi in
acque tedesche.
Destino finale
A Una fila di grandi navi da battaglia in navigazione. Lunghe scie di fumo nero
escono dai fumaioli mentre avanzano nel mare agitato.
Il Seydlitz guida gli incrociatori da battaglia tedeschi verso Scapa Flow; Il
Derfflinger è la terza nave nella fila.
Il Derfflinger avrebbe dovuto partecipare all'ultima azione della Hochseeflotte.
Dalla base di Wilhelmshaven, la flotta tedesca, si sarebbe diretta in forze
contro le coste inglesi per affrontare la Grand Fleet; Scheer—ora il Großadmiral
della flotta—si proponeva di infliggere il massimo dei danni alla flotta
britannica, per ottenere migliori condizioni di resa, sacrificando la flotta
tedesca.
Ma, mentre la flotta si riuniva a Wilhelmshaven, i marinai, stanchi della
guerra, iniziarono a disertare in massa. Mentre la Von der Tann ed la
Derfflinger passavano attraverso le chiuse che dividevano il porto interno di
Wilhelmshaven e i canali esterni, circa 300 uomini, da entrambe le navi, si
calarono dalle murate e scapparono sulle rive.
Il 24 ottobre 1918, fu dato l'ordine di salpare da Wilhelmshaven. Dalla notte
del 29 ottobre, i marinai di numerose navi si ammutinarono; tre navi della III
Squadra si rifiutarono di levare le ancore, ed atti di sabotaggio si
verificarono a bordo delle navi da battaglia SMS Thüringen e SMS Helgoland.
L'ordine di partenza fu ritirato di fronte alla rivolta. Nel primo novembre
1918, iniziò la Rivoluzione tedesca che portò all'Armistizio, la fine delle
ostilità.
Il Derfflinger si arrese, con il resto della Hochseeflotte, il 24 novembre 1918
venendo quindi scortato presso Scapa Flow. Una volta che le navi furono
internate, furono rimossi tutti gli otturatori dai cannoni, rendendoli
inservibili.
Ritenendo che il Trattato di Versailles fosse stato siglato e le sue navi
destinate ad essere requisite dai britannici, il contrammiraglio von Reuter
ordinò l'affondamento della Hochseeflotte il 21 giugno 1919, mentre la Grand
Fleet era in esercitazione. Le navi affondarono in due ore e quindici minuti.
Il Derfflinger affondò, capovolgendosi, alle 14:45. La chiglia rimase emersa a lungo prima del recupero nel 1939 e fu ancorata, ancora capovolta, a largo dell'isola di Risa fino al 1946 quando fu rimorchiata presso il porto di Faslane per essere demolita, i lavori di demolizione terminarono nel 1948. La campana della nave fu restituita alla Marina Federale Tedesca il 30 agosto 1965.
INCROCIATORI DI CLASSE DERFFLINGER