REGIA MARINA
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PORTEREI AQUILA - AIRCRAFT CARRIER EAGLE - |
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CARATTERISTICHE TECNICHE /
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Nave | Aquila |
Tipo | CV |
Cantiere di trasformazione | Ansaldo, Genova |
Entrata in servizio | 1926 (come nave passeggeri) |
Trasformazione | Dal 1941 al 1943 |
Lunghezza | 232,50 metri |
Larghezza | 30,05 metri |
Immersione | 7,30 metri |
Dislocamento | 27.800 tonnellate a pieno carico (23.350 standard) |
Apparato motore | 4 gruppi turbine, 4 caldaie, 8 eliche |
Potenza | 140.000 cavalli |
Velocità | 30 nodi |
Combustibile | 3660 tonnellate |
Autonomia | 5500 miglia a 18 nodi, 1580 miglia a 29 nodi |
Armamento | 8 cannoni Da135 mm., 12 cannoni da 65 mm. a.a., 132 mitragliere da 20mm., 36 aerei (+15), 2 catapulte, 2 elevatori |
Aerei | 51 |
Protezione verticale | nulla |
Protezione orizzontale | Ponte (parziale) 70-80 mm. |
Equipaggio | 108 ufficiali + 1312 |
La marina italiana negli anni precedenti la guerra non aveva ritenuto necessarie le portaerei per operare in un bacino ristretto come il Mediterraneo, nel quale pensava che la flotta potesse utilmente essere protetta da aerei basati in aeroporti a terra. Dopo l'amara esperienza dei primi scontri navali (vedi Gaudo e Matapan del 28 marzo del 1941) fu deciso di mettere urgentemente in costruzione una nave portaerei . Per accelerare i tempi si decise di utilizzare lo scafo del transatlantico Roma, abolendo tutte le sistemazioni dei passeggeri e cambiando del tutto l'apparato motore, per il quale furono utilizzati due apparati bi elica costruiti per gli incrociatori della classe "Capitani Romani"(Cornelio Silla e Paolo Emilio), la cui costruzione era stata annullata nel 1941. L'unità ebbe un ponte di volo continuo, una grande isola sul lato destro, costituita da un torrione di comando e da un fumaiolo ben separato. I 51 aerei previsti dovevano essere sistemati 10 sul ponte di volo, 26 nell'aviorimessa e 15 sospesi al soffitto della stessa aviorimessa (questo perché gli aerei italiani non avevano le ali ripiegabili.). Il gruppo di volo doveva essere costituito da caccia bombardieri RE 2000 parzialmente navalizzati. L'apparato motore fu realizzato utilizzando due apparati
originariamente destinati a incrociatori leggeri della classe Capitani Romani,
diventati disponibili dopo la cancellazione della costruzione di quattro delle
dodici previste, con otto caldaie e quattro turbine. La potenza di ciascuno dei
gruppi caldaie/turbina venne limitata da 50.000 a 37.500 CV, per un totale di
circa 150.000 CV, consentendo alla nave di raggiungere una velocità massima di
circa 30 nodi. |
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The Italian harbor in the preceding years the war had not held necessary the aircraft carriers to operate in a narrow basin as the Mediterranean, in which he/she thought that the fleet could usefully be protected from based airplanes in the airports to earth. After the bitter experience of the first naval clashes (you see Gaudo and Matapan of 28 March of 1941) it was definite to urgently put in construction an aircraft carrier. To accelerate the times was decided to use the hull in the transatlantic Rome, abolishing all the setups of the passengers and changing entirely the apparatus motor, for which two apparatuses bi was used helix built for the cruisers of the class "Captains Romani"(Cornelio Silla and Paul Emilio), whose construction had been annulled in 1941. The unity had a bridge of continuous flight, a great island on the right side, constituted from a tower of command and from a well separate chimney. The 51 anticipated airplanes had to have systematized 10 on the bridge of flight, 26 in the hangar and 15 suspended to the ceiling of the same hangar (this because the Italian airplanes didn't have the wings ripiegabili.). The group of flight had to partially be constitutes from hunting bombardiers King 2000 navalizzati. |
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PORTAEREI AQUILA / AIRCRAFT CARRIER AQUILA | |
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