In Cina, la mattina presto nei parchi e' facile vedere
uomini anziani fare pratica di una serie di esercizi con
movimenti lenti e circolari, e questo tipo di
esercizi si chiama: Tai ji quan. Il nome Taiji si
riferisce a un concetto dellafilosofia cinese classica
usato per indicare il punto piu' alto del cielo (il
polo) o il lato superiore di un cubo. Taiji e' quindi il
principio attorno al quale tutto ruota, come il centro
di un cerchio che resta sempre nella stessa
posizione anche se il cerchio gira. Questo eserczio
puo' essere praticato da tutte le persone sia
anziane che giovani senza nessuna limitazione. E se la
praticherete per lungo tempo, conoscerete
sicuramente non solamente l'elito di Tai ji quan, ma
anche prolunghera' la vita e eliminera le malattie.
Il Tai ji quan inizia ad essere praticato nel
villaggio Chen jia gou nel distretto di Wen della
provincia di Henan all'inizio della dinasita Ming.
Fu qui che Chen inizio' a creare qualche movimento per
rinforzarsi, che poi venne trasmesso di padre in figlio
. Fin alla nona generazione di questa famiglia,
Chen wang ting mise a punto il metodo originale Chen
wang ting visse alla fine della dinastia Ming e
all'inizio del Qing (1600-1680). Egli imparo' le arti
marziali e la filosofia cinese nella scuola della
regione. Quindi lui avrebbe conosciuto bene il
Confucianesimo e Taismo. Sotto l'influenza
della teoria di Yin - Yang e la medicina
tradizionale cinese, dopo la ricerca profonda dello
spirito di altre arti di lotta, creo' finalemente
il Tai ji quan e Tui shou. Questo gesto e' riuscito a
condurre "Kongfu Interno cinese" a uno livello
alto! Negli ultimi 300 anni, la famiglia Chen non
smesse di sviluppare questa tecnica , la quale
definitivamente formo' deu "Tao Lu".
L'aspetto piu' imporante del Taijiquan e' il punto
centrale sotto l'ombelico.
Chen Changxing (1771-1853) , quattordicesima generazione
della famiglia , insegno' il Tai ji quan a Yang lou chan,
cioe la persona al difuori della sua famiglia. Perche' a
quell' epoca, c'erano invasori stranieri in Cina e la
nazione cinese conobbe gli insulti di altre
nazioni. Per bene difendere lo
stato e rinforzare la salute della nazione cinese,
senz'altro, la generalizzazione del Tai ji quan e'
una attivita' senza precedenti. Verso la meta' del
secolo scorso questa tecnica divenne molto famosa a
Pechino e da li' si diffuse nel resto del paese.
Esistono quattro grandi scuole di Taijiquan: lo stile
yang , con i suoi movimenti quieti e rilassati; lo
stile wu, dai movimenti nobili e contenuti; il veloce e
agile sun; e il tradizionale stile chen. Dallo stile
yang, il piu' popolare dei quattro, sono derivati
24 movimenti, cioe' quelli che si possono vedere
praticamente ovunque. Come in molte altre tecniche wushu
i singoli movimenti sono stati battezzati con nomi
ispirati alla loro origine:"la bianca gru spiega le
sue piume"' bella donna al telaio"' dividere
la criniera di un cavallo selvaggio"' prendere
l'uccello per la coda"' e cosi via. Tai ji
quan e' un sport sul controllo della respirazione
e sulla libera circolazione dell'energia. ci occorre la
massima concentrazione per circolare il Qi in alcune
posizioni del corpo con la mente come detto: unita' di
corpo e mente in movimento, meditazione nel movimento e
sviluppo simultaneo di forze interiori ed esterne
Il Tai ji quan e' composto da una serie di
movimenti circolari ,caratterizzata dalla
morbidezza, la rotondita' e la flessibilita'. Dicono che
tutte queste cose siano superiori alla durezza e
possano spezzare lo slancio dell'attacco avversario e
farlo svanire nell'aria. Percio' Il Taijiquan , con i
suoi gesti lenti e fluidi, comincio' a conquistare il
mondo . All'origine era solo un metodo di autodifesa ,
mentre oggi e' usato per lo piu' dalle persone anziane
per facilitare la meditazione e rinforzare il corpo.
Quinidi e' chiaro che il Tai ji e' basato
sull'idea taoista ( il principio morbido alla fine
prevale su quello violento). Secondo la leggenda e'
stato creato osservando i movimenti degli animali.
Sembra che un monaco che viveva sulle montange 600
anni fa abbia assistito per caso al combattimento fra un
serpente e una gru. Mentre la gru metteva tutta la sua
energia portando colpi violenti e rapidi, il serpente
badava solo a schivarli, finche' la gru fu tanto esausta
da lasciarsi sopraffare. Il monaco interpreto'
tutto cio' come la conferma della credenza taoista. Il
Taijiquan puo' anche essere praticato da soli con
spade e altre armi, oppure con un avversario. La lotta
con le armi ( una delle quattro categorie di wushu) e'
divisa in parecchie sottocategorie: armi lunghe come
lance, bastoni e spade; armi corte come daghe, pugnali e
ganci; e armi flessibili come fruste e scudisci, bastoni
a tre pezzi, e catene a martelli, ovvero catene con
anelli applicando pezzi di ferro a forma di
martello. Chi si avvicina al Tijiquan non deve comunque
mai dimenticarsi di una cosa: il massimo onore non
si raggiunge battendo l'avversario, ma evitando la
lotta. I discepoli vengono accettati in base al loro
atteggiamento e al modo di pensare. In Cina si dice che
il Taijiquan possa rendere un corpo elastico come un
fanciullo, pieno di salute come un boscaiolo e calmo
come un saggio.
Nel caso di malattie psicosomatiche (ma non solo per
queste) il Tai ji quna possono svolgere un'importante
funzione terapeutica . Alcune ricerche effettuate
da medici cinesi hanno stabilito che il Tai jiquan e'
molto efficace nella cura di parecchie malattie. Un
esercizio regolare garantisce la giusta posizione della
colonna vertebrale e positivi effetti sul
metabolismo e sul tasso di colesterolo. Le persone che
praticano il Taijiquan soffrono molto meno degli altri
di alta pressione e di arteriosclerosi, Naturalmente ,
per ogni eta' ci sono le tecniche piu'
adatte ed e' molto importante la sistematicita'
dell'esercizio. Per i metodi che usano l' "approccio
esterno" , il corpo deve essere relativemente
giovane, mentre per quelli cosiddetti dell ' "
approccio interno " non ci sono limiti di eta'.
Una buona ragione per applicarli puo' essere di ordine
terapeutico, ma molti vi si accostano per imparare un
nuovo atteggiamento verso la vita |